L’iniziativa prevista per oggi presso lo stabilimento KME di Fornaci e denominata “Bimbi in ufficio con mamma e papà”, di cui abbiamo parlato ieri, non piace alla FIOM della rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento. Lo afferma in una nota inviata alla stampa: “Ci sembra giusto sottolineare come, a nostro avviso, questa iniziativa mal si concilia con l’attuale situazione che operai e soprattutto impiegati, stanno vivendo all’interno di un gruppo in cassa integrazione guadagni, che ha trovato in maniera più che difficoltosa un accordo sindacale per far fronte ad imminenti esuberi e licenziamenti. Non ci pare questo il momento per dedicarsi a tali iniziative, crediamo che prima di spendere ulteriori risorse in festeggiamenti di questo tipo, KME dovrebbe principalmente dedicarsi a ben altri problemi, quali portare lavoro per tutti, evitare gli sprechi e migliorare sicurezza e ambiente sul lavoro”.
L’azienda fa comunque sapere che l’iniziativa di oggi è praticamente a costo 0 (se si esclude qualche decina di euro per le bibite) e sottolinea che l’evento fa parte di un progetto che coinvolge non solo KME, ma le aziende metal meccaniche lucchesi nell’ambito del progetto LU.ME.
La cassa integrazione di cui parla invece il comunicato della RSU FIOM, è un provvedimento partito con il mese di maggio. Una cassa integrazione a rotazione per 13 settimane che riguarderà buona parte di operai ed impiegati in modo particolare.
[dw-post-more level=”1″] Si tratta di uno dei provvedimenti inserito nell’accordo siglato ad aprile tra KME e sindacati, come ci spiega il segretario provinciale di FIOM, Massimo Braccini: uno dei sacrifici per scongiurare i licenziamenti; sicuramente inevitabile visto che rimane precaria la capacità produttiva e la richiesta di mercato”.
“L’accordo – aggiunge però Braccini – ha segnato certamente un punto di garanzia, ma va monitorato costantemente, per arrivare all’appuntamento ripresa con tutti i lavoratori. Vedremo come si comincerà a favorire il rientro produttivo perché attualmente permane una seria fase di incertezza”.
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