Lisandro Rota è nato a Lucca nel 1946. Fieramente autodidatta, inizia l’attività pittorica a partire dal 1969 alternando periodi di prolificità a pause anche abbastanza lunghe.
In quest’arte l’ironia, sdrammatizzazione salvifica e beata, penetra fin dentro ai titoli per farsi dolce schernire delle manie e dei vezzi umani, senza per questo scadere in abusate e trite volgarità. Lisandro Rota è un artista più che raro, che mette la voglia di levare alto il mio alleluja: per fortuna, la razza dei veri pittori non si è ancora estinta – Marco Palamidessi
Partecipa a mostre personali, collettive e premi in varie città italiane, ricevendo sempre consensi più che lusinghieri di critica e di pubblico.
Inizialmente attratto dal filone paesaggistico, gradualmente la sua pittura ha sterzato su di un mondo più surreale e inquieto; dai primissimi anni del nuovo millennio Rota approda, con rinnovato slancio creativo, allo stile e ai modi attuali, per una figurazione molto più rasserenante ed ironica, con cui schernire affettuosamente l’uomo e le sue irrinunciabili abitudini.