DIALOGHI was the exhibition of artists Giorgia Madiai and Fabrizio Da Prato, staged in the Abate Emanuele Gerini Civic Library, in the thirteenth-century spaces of the ancient former Augustinian Convent of Fivizzano.
It included a corpus of mostly unpublished works, realized on various media including plaster, posters, papers, canvases, and fabrics.
The purpose of the exhibition was to create a multifaceted dialogue. Not only between the two artists and the numerous techniques they used, but also between works and works, works and exhibition space, individual artists and the territory, weaving an intimate and creative relationship with history, agri-food traditions, architectural details, cultural and artistic heritage, the surrounding landscape, and the people.
In recent months, in fact, Fabrizio Da Prato and Giorgia Madiai have visited Lunigiana repeatedly and, especially, the historic center of Fivizzano and many of the hamlets that make up the territory embraced by two Natural Parks: the Tosco Emiliano National Park and the Apuan Alps Regional Park.
They got out of the car, walked through the villages, took notes, took photos, met people, tasted products, read books, discovered places, visited museums, ancient parish churches, drew sketches, listened to stories, sought inspirations…
The suggestions experienced during these stages, the impressions, the memories were then elaborated in their studio in Garfagnana over the following months, in a completely intimate and personal way, outside of any rigid disciplinary framework.
Today, this journey – physical and mental, personal and collective – is returned in the form of works of art that ideally start from Lunigiana but go beyond.
An exhibition that is also, in short, a small journey, ideally divided into stages, following the environments of the Library.
To urge us to live and scrutinize the territory with creative eyes. To reflect on the meaning of culture.
DIALOGHI è stata la mostra degli artisti Giorgia Madiai e Fabrizio Da Prato, allestita nella Biblioteca Civica Abate Emanuele Gerini, negli spazi trecenteschi dell’antico ex Convento degli Agostiniani di Fivizzano.
Essa includeva un corpus di opere per la maggior parte inedite, realizzate su diversi supporti tra cui intonaci, manifesti, carte, tele e stoffe.
Lo scopo della mostra era quello di creare un dialogo sfaccettato. Non solo tra i due artisti e le numerose tecniche da loro utilizzate, ma anche tra opere e opere, opere e spazio espositivo, singoli artisti e territorio, intrecciando un rapporto intimo e creativo con la storia, le tradizioni agroalimentari, i dettagli architettonici, il patrimonio culturale e artistico, il paesaggio circostante e le persone.
Negli ultimi mesi, infatti, Fabrizio Da Prato e Giorgia Madiai hanno visitato la Lunigiana ripetutamente e, in particolare, il centro storico di Fivizzano e molti dei borghi che compongono il territorio abbracciato da due Parchi Naturali: il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e il Parco Regionale delle Alpi Apuane.
Sono scesi dall’auto, hanno passeggiato per i paesi, preso appunti, scattato foto, incontrato persone, assaggiato prodotti, letto libri, scoperto luoghi, visitato musei, antiche pievi, disegnato bozzetti, ascoltato racconti, cercato ispirazioni…
Le suggestioni vissute durante queste tappe, le impressioni, i ricordi sono stati poi elaborati nel loro studio in Garfagnana nel corso dei mesi successivi, in maniera completamente intima e personale, al di fuori di qualsiasi rigido schema disciplinare.
Oggi, questo viaggio – fisico e mentale, personale e collettivo – si riflette sotto forma di opere d’arte che idealmente partono dalla Lunigiana ma vanno oltre.
Una mostra che è anche, in breve, un piccolo viaggio, idealmente diviso in tappe, seguendo gli ambienti della Biblioteca.
Per spingerci a vivere e scrutare il territorio con occhi creativi. Per riflettere sul significato della cultura.