L’esposizione raccoglie 29 ritratti. La maggior parte dei personaggi raffigurati sono contemporanei di Barga di Petra Wend, tra cui un ricco campione dei suoi colleghi artisti e musicisti, insieme a personaggi notevoli dal teatro all’aperto della vita nel centro suggestivo della città. Tutti loro sono immediatamente riconoscibili, e non solo perché Wend è dotata di una meravigliosa capacità di catturare la somiglianza. Molto più importante, ha una sensibilità acuta per ciò che si cela dietro l’aspetto pubblico di un soggetto: carattere, personalità, ombre di dubbio e brillanti correnti di pura gioia contagiosa”. (Frank Viviano, giornalista nominato 8 volte per il Premio Pulitzer e autore di bestseller).
La pittura per Petra è parte di una più ampia analisi umanistica, storica e sociologica.
La ritrattistica ha un’eredità antica quasi quanto la civiltà stessa. Il ritratto realistico risale all’Impero Romano, 2000 anni fa, e all’Egitto faraonico un millennio prima. Venivano raffigurati i potenti e i divi dell’epoca… pensiamo al famoso busto dipinto della Regina Nefertiti (1370 a.C.) e alla scultura tuscolana di Giulio Cesare (50 a.C.); due delle celebrità più imponenti della storia antica sono vividamente vivi e freddamente intimidatori. I ritratti delle loro epoche riflettevano il narcisismo del potere illimitato, ben lontano dal mondo di Petra Wend, nata nelle grigie rovine della Seconda Guerra Mondiale e cresciuta in una casa della classe lavoratrice.
Fin da bambina Petra desiderava ardentemente dipingere anche se fu respinta quando fece il concorso per entrare in una scuola d’arte tedesca per giovani talenti; questo rifiuto non è stato però la deviazione anestetizzante che sembra. Nella visione di Wend, la sua carriera accademica è stata anche un’educazione in corso – anzi, un’immersione – nella cultura europea del XV e XVI secolo. Il titolo della tesi di Wend a Leeds, “La Voce Femminile: Espressione Lirica nei Testi di Cinque Poeti Italiani del Rinascimento”, racconta la storia. Non incidentalmente, è stato proprio in quei due secoli che il ritratto ha ampliato i suoi orizzonti al di là del potere freddo verso l’universo della “ordinaria” umanità in tutta la sua straordinaria diversità. Il sorriso enigmatico e straziante della Gioconda, opera di Leonardo da Vinci, ha sostituito lo sguardo freddo di Nefertiti e Cesare. La sua personalità pittorica oggi, la sua stessa affinità con le tristezze e le gioie della condizione umana, è assolutamente radicata nei suoi studi sul Rinascimento.
Galleria Comunale di Barga 25 luglio – 4 agosto 2024 Orari di apertura: da lunedì a venerdì 11-13 e 15.30- 19.00, sabato e domenica 11-13 e 15.30-20.00
Petra Wend è nata in Germania dove ha studiato letteratura e linguistica italiana e francese e pedagogia all’Università di Münster. Durante gli studi universitari, viene in Italia dove ha l’opportunità di approfondire la sua ricerca all’Università di Bologna per la tesi (“Poesia del Rinascimento”) e all’Università di Siena.
Dal 1986 si trasferisce in Inghilterra dove consegue il Dottorato di ricerca (Università di Leeds) con una tesi su “La poesia femminile del Cinquecento in Italia” e prosegue la sua attività accademica divenendo professoressa di letteratura e linguistica italiana e tedesca (Middlesex University 1989-99), preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e prorettore (University of North London 1999-2005), vicerettore (Oxford Brookes University 2005-2009). Si trasferisce in Scozia ed è nominata Rettore della Queen Margaret University (2009-2019).
È consulente per il ministero d’istruzione del governo tedesco (strategie di ricerca per università), consulente per l’azienda australiana Studiosity (Intelligenza artificiale nel sostegno di studenti universitari), preside del consiglio amministrativo dell’Università di Amburgo, membro del consiglio della London Metropolitan University, contributore dell’European University Association, di varie Università internazionali (anche italiane), auditore di università tedesche (specializzazione tema internazionalizzazione). Svolge il ruolo di relatore in convegni internazionali.
Ha ricevuto l’onorificenza di Commander of the British Empire, consegnata dalla Regina Elisabetta, il dottorato onorario della Queen Margaret University e il Fellow of Royal Society.
Dal 2019 divide la propria residenza tra Londra e a Barga dove vive la sua “mezza pensione”; qui ha riscoperto la passione giovanile per la pittura e si è rivelata una ritrattista di rara abilità tecnica e potere emotivo. Negli ultimi anni, grazie anche al periodo di lockdown dovuto alla pandemia da Covide19 che ci ha costretto al ritiro domestico, si è dedicata all’arte, principalmente come autodidatta. Petra lavora con diverse tecniche e materiali, principalmente pastelli, grafite, acquerello, acrilico e olio. Sebbene la maggior parte del suo lavoro riguardi i ritratti, dipinge anche paesaggi e nature morte. Il filo comune che lega i suoi soggetti e le sue tecniche è l’amore per i colori vivaci e il desiderio di fornire una rappresentazione realistica di ciò che osserva. Benché i suoi ritratti siano ispirati al realismo, ognuno di essi cerca di andare oltre la semplice rappresentazione fisica dei soggetti. Petra include prospettive provenienti da diverse fonti, cercando di catturare le emozioni provate dal soggetto in un particolare momento e in uno specifico contesto.
The exhibition features 29 portraits. Most of the figures depicted are contemporaries of Barga by Petra Wend, including a rich sample of her artist and musician colleagues, along with notable characters from the outdoor theater of life in the picturesque city center. All of them are immediately recognizable, not just because Wend has a wonderful ability to capture likeness. Much more importantly, she has an acute sensitivity to what lies behind a subject’s public appearance: character, personality, shades of doubt, and brilliant currents of pure contagious joy” (Frank Viviano, journalist nominated 8 times for the Pulitzer Prize and bestselling author).
For Petra, painting is part of a broader humanistic, historical, and sociological analysis.
Portraiture has a legacy almost as ancient as civilization itself. Realistic portraiture dates back to the Roman Empire 2000 years ago, and to Pharaonic Egypt a millennium before. The powerful and celebrities of the time were depicted… think of the famous painted bust of Queen Nefertiti (1370 BC) and the Tusculum portrait of Julius Caesar (50 BC); two of the most imposing celebrities of ancient history are vividly alive and coldly intimidating. Portraits of their eras reflected the narcissism of unlimited power, far removed from the world of Petra Wend, born in the gray ruins of World War II and raised in a working-class home.
From childhood, Petra longed to paint even though she was rejected when she applied to a German art school for young talent; however, this rejection was not the numbing diversion it might seem. In Wend’s view, her academic career has also been an ongoing education – indeed, an immersion – in 15th and 16th century European culture. The title of Wend’s thesis at Leeds, “The Female Voice: Lyrical Expression in the Texts of Five Italian Renaissance Poets,” tells the story. Not incidentally, it was precisely in those two centuries that portraiture expanded its horizons beyond cold power towards the universe of “ordinary” humanity in all its extraordinary diversity. The enigmatic and heartbreaking smile of the Mona Lisa, painted by Leonardo da Vinci, replaced the cold gaze of Nefertiti and Caesar. Her current artistic personality, her very affinity with the sorrows and joys of the human condition, is deeply rooted in her Renaissance studies.
Municipal Gallery of Barga July 25 – August 4, 2024
Opening hours: Monday to Friday 11-13 and 15:30-19:00, Saturday and Sunday 11-13 and 15:30-20:00
Petra Wend was born in Germany where she studied Italian and French literature and linguistics and pedagogy at the University of Münster. During her university studies, she came to Italy where she had the opportunity to further her research at the University of Bologna for her thesis (“Renaissance Poetry”) and at the University of Siena.
Since 1986, she has lived in England where she obtained her PhD (University of Leeds) with a thesis on “Female Poetry of the Sixteenth Century in Italy” and continued her academic career, becoming a professor of Italian and German literature and linguistics (Middlesex University 1989-99), Dean of the Faculty of Arts and Humanities and Pro Vice-Chancellor (University of North London 1999-2005), Vice-Chancellor (Oxford Brookes University 2005-2009). She moved to Scotland and was appointed Rector of Queen Margaret University (2009-2019).
She is a consultant for the German government’s Ministry of Education (research strategies for universities), a consultant for the Australian company Studiosity (Artificial Intelligence in supporting university students), chair of the board of the University of Hamburg, member of the board of London Metropolitan University, contributor to the European University Association, and various international universities (including Italian ones), and an auditor of German universities (specializing in internationalization). She serves as a speaker at international conferences.
She has received the honor of Commander of the British Empire, awarded by Queen Elizabeth, an honorary doctorate from Queen Margaret University, and a Fellowship of the Royal Society.
Since 2019, she has divided her residence between London and Barga where she lives her “semi-retirement”; here she has rediscovered her youthful passion for painting and has emerged as a portrait artist of rare technical skill and emotional power. In recent years, also thanks to the lockdown period due to the Covid-19 pandemic that forced us into domestic retreat, she has dedicated herself to art, mainly as a self-taught artist. Petra works with various techniques and materials, primarily pastels, graphite, watercolor, acrylic, and oil. Although most of her work concerns portraits, she also paints landscapes and still lifes. The common thread that ties her subjects and techniques together is the love for vibrant colors and the desire to provide a realistic representation of what she observes. Even though her portraits are inspired by realism, each of them strives to go beyond the simple physical representation of the subjects. Petra includes perspectives from various sources, seeking to capture the emotions felt by the subject at a particular moment and in a specific context.