Barga Through the Eyes of Artists: A Tribute to Vittorini
Nestled in the heart of Tuscany, the picturesque city of Barga continues to inspire artists and storytellers alike. This afternoon, Via dell’Acquedotto became the stage for an intimate exhibition by the Vittorini Barga Collection, curated by Cristian Tognarelli. This showcase of graphic artworks pays homage to Vittorini’s deep connection to Barga, his “place of the heart,” while also celebrating the artistic dialogue that thrives within the region.
The exhibition features a remarkable range of works—not just by Vittorini himself, but also by notable names such as Magri, Balduini, Benvenuti, Grubisy, and Viani. Alongside these familiar figures are many unpublished pieces by lesser-known or anonymous artists, lending a sense of discovery to the collection. Of particular note are two panels that explore the intricate techniques of etching and woodcut, giving visitors a glimpse into the craftsmanship behind the art.
What makes this exhibition especially compelling is its thematic approach. While exhibitions dedicated to a single artist often center on personal narratives, this one reaches beyond individual stories to highlight the shared experiences and connections among artists. Through these works, visitors can sense the collective love for Barga’s land, culture, and timeless charm.
A standout theme within the exhibition is the recognition of “domestic work.” This is brought to life through the interplay of Adolfo Balduini’s woodcut and Vittorini’s Woman at Work. In 1950, when businessman Giuseppe Verzocchi invited 70 of Italy’s leading artists to create works on the theme of labor, Vittorini revisited Woman at Work. His subject was always his wife, a choice that infused the piece with personal and universal resonance. Vittorini sought to elevate women’s domestic labour, describing it as noble and deserving of equal recognition alongside any other form of work. This powerful piece was showcased at the 1950 Venice Biennale and now resides in the Verzocchi Collection at the museum in Forlì.
The Vittorini Barga Collection, supported by the Comune of Barga and the Ricci Foundation, offers a permanent exhibition for those who wish to delve deeper into the artistic soul of this enchanting Tuscan city. Whether you’re an art enthusiast or a curious traveler, this exhibition is an evocative reminder of the ways art and place intertwine, leaving their mark on those who pause to observe.
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Barga attraverso gli occhi degli artisti: un omaggio a Vittorini
Immersa nel cuore della Toscana, la pittoresca cittadina di Barga continua a ispirare artisti e narratori. Questo pomeriggio, Via dell’Acquedotto è diventata il palcoscenico di una mostra intima della Collezione Vittorini Barga, curata da Cristian Tognarelli. Questa rassegna di opere grafiche rende omaggio al profondo legame di Vittorini con Barga, il suo “luogo del cuore,” celebrando al contempo il dialogo artistico che prospera in questa regione.
La mostra presenta una straordinaria varietà di opere, non solo di Vittorini, ma anche di artisti noti come Magri, Balduini, Benvenuti, Grubisy e Viani. Accanto a questi nomi celebri si trovano molte opere inedite di artisti meno conosciuti o anonimi, che aggiungono un senso di scoperta all’esposizione. Di particolare interesse sono due pannelli che esplorano le tecniche dell’acquaforte e della xilografia, offrendo ai visitatori uno sguardo sull’artigianalità che sta dietro a queste opere.
Ciò che rende questa mostra particolarmente affascinante è il suo approccio tematico. Mentre le esposizioni dedicate a un singolo artista spesso si concentrano su narrazioni personali, questa va oltre le storie individuali per mettere in evidenza le esperienze condivise e le connessioni tra artisti. Attraverso queste opere, i visitatori possono percepire l’amore collettivo per la terra di Barga, per la sua cultura e il suo fascino senza tempo.
Un tema di spicco all’interno della mostra è il riconoscimento del “lavoro domestico.” Questo è evidenziato dall’interazione tra la xilografia di Adolfo Balduini e Donna che lavora di Vittorini. Nel 1950, quando l’imprenditore Giuseppe Verzocchi invitò 70 dei principali artisti italiani a creare opere sul tema del lavoro, Vittorini riprese Donna che lavora. La persona ritratta era sempre sua moglie, una scelta che infondeva all’opera sia un significato personale che universale. Vittorini cercava di valorizzare il lavoro domestico delle donne, descrivendolo come nobile e meritevole di riconoscimento al pari di qualsiasi altra forma di lavoro. Questo potente dipinto fu esposto alla Biennale di Venezia del 1950 e oggi si trova nella Collezione Verzocchi al museo di Forlì.
La Collezione Vittorini Barga, sostenuta dal Comune di Barga e dalla Fondazione Ricci, offre un’esposizione permanente per chi desidera approfondire l’anima artistica di questa incantevole cittadina toscana. Che siate appassionati d’arte o semplici viaggiatori curiosi, questa mostra è un evocativo promemoria di come l’arte e i luoghi si intreccino, lasciando un segno in chi si ferma a osservare.