Alchimie e rinascimentali e visioni surreali – an exhibition in Barga Vecchia organised by the Bernabò Home Gallery and curated by Silvia Bonomini of Armodio, born Vilmore Schernardi.
Born in Piacenza in 1938, Armodio has spent decades perfecting a style that is as enigmatic as it is accessible, blending refinement with whimsy. His paintings invite viewers into a world where ordinary objects transform into extraordinary musings.
Armodio began his artistic journey at just 13 years old under the tutelage of Gustavo Foppiani. At the famed Studio Spazzali, also known as the Scuola di Piacenza, he honed his craft, developing a unique identity that would come to enchant audiences far beyond his hometown.
His work defies easy categorisation. While some label him a surrealist, Armodio himself offers a different perspective. “I paint objects that exist, with simple shapes,” he explains. “Not impossible—perhaps improbable. They’re drawings a child could make; let’s call them inventions.” These “inventions” include coffee pots, books, and even the occasional pear-saver, rendered with an elegance that belies their playful nature.
Armodio’s mastery has not gone unnoticed.Vittorio Sgarbi once hailed him as a “flawless painter,” drawing parallels to the precision of Renaissance greats like Vasari. Curator Silvia Bonomini describes him as a “painter of perfection,” praising his technical brilliance, the wisdom acquired through years of dedication, and the profound harmony imbued in his work.
The exhibition in Barga Vecchia offers a rare opportunity to immerse oneself in Armodio’s world. Each painting invites contemplation, whether through the poetic arrangement of mundane objects or the meticulous detail that elevates the everyday into the extraordinary. Represented by prominent galleries both in Italy and internationally, Armodio’s influence continues to expand, yet his work retains the intimacy of its origins.
La Perfezione Giocosa di Armodio: Una Celebrazione a Barga Vecchia
Alchimie rinascimentali e visioni surreali – una mostra a Barga Vecchia organizzata dalla Bernabò Home Gallery e curata da Silvia Bonomini, dedicata ad Armodio, nato Vilmore Schernardi.
Nato a Piacenza nel 1938, Armodio ha trascorso decenni perfezionando uno stile tanto enigmatico quanto accessibile, fondendo raffinatezza e leggerezza. I suoi dipinti invitano gli spettatori in un mondo dove gli oggetti quotidiani si trasformano in straordinarie riflessioni artistiche.
Armodio ha iniziato il suo percorso artistico a soli 13 anni sotto la guida di Gustavo Foppiani. Presso il celebre Studio Spazzali, noto anche come Scuola di Piacenza, ha affinato il suo talento, sviluppando un’identità unica che ha affascinato il pubblico ben oltre i confini della sua città natale.
La sua opera sfugge a una facile classificazione. Mentre alcuni lo definiscono surrealista, Armodio stesso offre una diversa interpretazione: “Dipingo oggetti che esistono, con forme semplici,” spiega. “Non impossibili—forse improbabili. Sono disegni che potrebbe fare un bambino; chiamiamole invenzioni.” Queste “invenzioni” includono caffettiere, libri e persino un salva-pera, rese con un’eleganza che cela la loro natura giocosa.
La maestria di Armodio non è passata inosservata. Vittorio Sgarbi lo ha definito un “pittore senza errori,” paragonandolo alla precisione dei grandi del Rinascimento come Vasari. La curatrice Silvia Bonomini lo descrive come un “pittore della perfezione,” lodando la sua brillantezza tecnica, la saggezza acquisita in anni di dedizione e l’armonia profonda che permea le sue opere.
La mostra a Barga Vecchia offre un’opportunità rara per immergersi nel mondo di Armodio. Ogni dipinto invita alla contemplazione, sia attraverso l’armonia poetica degli oggetti comuni, sia grazie al meticoloso dettaglio che eleva l’ordinario allo straordinario. Rappresentato da gallerie di rilievo sia in Italia che all’estero, l’influenza di Armodio continua a crescere, pur mantenendo l’intimità delle sue origini.