Villa Gherardi è tornata finalmente a disposizione della comunità: gli importanti interventi di recupero ed adeguamento sono stati inaugurati questa mattina, alla presenza di tanti cittadini, di altrettanti studenti e dei molti amministratori dei vari enti che in un modo o nell’altro hanno contribuito al compimento dell’ambizioso progetto di adeguare la villa secentesca agli standard di sicurezza del presente.
Assieme a loro molti sindaci dei comuni vicini e il gruppo degli Alpini di Barga, che nell’operazione hanno avuto un ruolo di rilievo recuperando la magnifica fontana pompeiana che si trova nel parco della Villa.
Il corteo dei molti che hanno preso parte all’inaugurazione è stato guidato dalla banda Luporini, che durante la mattinata ha accompagnato la cerimonia eseguendo l’inno degli alpini e l’inno d’Italia, rendendo solenne il taglio del nastro che ha riportato la struttura alle scuole e alla popolazione.
Grandi progetti sono infatti in cantiere per quanto riguarda la destinazione di Villa Gherardi. Il primo e secondo piano diventeranno un ostello per incentivare il turismo giovanile e il piano terra rimarrà probabilmente a disposizione dell’Istituto alberghiero, che ha utilizzato la villa fino alla sua chiusura per ristrutturazione.
Con questi locali a disposizione è intenzione della dirigente scolastica creare un polo tecnologico che innalzi ancora di più la qualità della didattica degli Istituti Superiori di Barga, facendone un’eccellenza in tutta la provincia.
Prima del taglio del nastro si sono tenuti gli interventi del Sindaco Marco Bonini, dell’assessore Pietro Onesti, della dirigente scolastica Giovanna Mannelli, del presidente dell’Unione dei Comuni Nicola Boggi, del presidente della provincia Stefano Baccelli e del senatore Andrea Marcucci, ognuno dei quali ha ricordato l’importanza di tale recupero e la portata dell’investimento, reso possibile da una sinergia tra comune di Barga, provincia di Lucca e regione Toscana.
Infine la benedizione impartita da don Stefano Serafini ed il taglio del nastro, che ha aperto la villa alla visita delle autorità civili e militari e di tutti i cittadini intervenuti.
Molti i ringraziamenti espressi, a partire dalle ditte esecutrici dei lavori fino alle passate giunte comunali che hanno avviato la ristrutturazione, passando per tutti i tecnici di Comune, Provincia e Regione che hanno lavorato affinché villa Gherardi tornasse al suo splendore.
Perché il progetto sia completo manca ancora la ristrutturazione del piano interrato e dell’antica filanda ma l’amministrazione comunale conta di poter giungere al completamento entro pochi mesi: si tratta infatti di lavori già finanziati e quindi di prossima esecuzione, e permetteranno a Barga di avere un’ampia sala conferenze e spazi da sfruttare per molteplici attività, oltre che un magnifico giardino pubblico.
Utilizzata per le attività didattiche della scuola alberghiera, Villa Gherardi venne chiusa per la mancanza dei requisiti di sicurezza antisismica nel 2002, dopo la tragedia di San Giuliano di Puglia, dove il terremoto causò vittime sotto il crollo di una scuola elementare.
I lavori hanno preso inizio nel 2008 e l’investimento finale sarà di circa 1 milione e 300 mila euro; ad oggi l’intervento principale è costato circa 800 mila euro e riguarda l’edificio centrale della Villa, il primo e secondo piano. Il rimanente intervento riguarderà invece il piano terra e il recupero della filanda che fu in attività fino all’inizio del 1900. I finanziamenti per l’adeguamento sismico e la ristrutturazione sono venuti principalmente dalla Regione Toscana con fondi accordo quadro CIPE e in parte dalla Provincia di Lucca e dal Comune di Barga con fondi propri.
mi permetto di lanciare una provocazione, esperire un’osservazione: si parla di turismo giovane, ma, e mi considero giovane avendo 27 anni, per portare turismo giovane bisogna creare le opportunità e gli interessi per i giovani. nella realtà Barga al momento non ha stimoli per un simile servizio, nè ha investito in questa vocazione turistica, accontentandosi del profilo “slow” tipico del turismo familiare, mentre le opportunità e gli sfoghi della “movida” giovanile si sono concentrati a Fornaci e a Castelnuovo. ormai quasi tutti i ragazzi barghigiani la sera escono dal copoluogo verso altri lidi e il sabato sera chiunque può osservare la tristezza del giardino che, quando io ero piccolo (e si parla di 10 anni fa) era pieno di vita, mentre adesso è un vero e proprio “deserto dei tartari”, con pochissimi giovani e sempre meno anziani, data l’età. a mio giudizio un investimento turistico in un momento di crisi del settore è una mazzata nei confronti di chi realmente investe nel settore turistico mettendoci la faccia e i soldi in prima persona, che si trova di fronte un nuovo concorrente nel settore a spese della comunità e di chi ha cacciato i soldi con le proprie tasse. io dunque, alla luce di queste osservazioni, penso alla vocazione e all’utilizzo di un simile edificio nei pressi del plesso scolastico. non sarebbe stato forse più utile destinarlo come dormitorio (a pagamento ben s’intende, magari a tariffa agevolata) per i numerosi studenti fuori sede dell’alberghiero? numerosi ragazzi vengono a Barga da comuni molto distanti, penso Altopascio o Viareggio, e devono ritornare a casa tardi, senza contare l’alzataccia. una simile destinazione avrebbe un duplice interesse e un duplice guadagno: eviterebbe la saturazione di un settore come quello alberghiero, e allo stesso tempo permetterebbe ai ragazzi pendolari, che usufruiscono di un servizio simile, di ravvivare veramente Barga, creando alla lunga indotto commerciale e veramente una vita sociale più giovane, senza contare gli eventuali arrivi dei familiari nel week end o comunque l’indotto che si verrebbe a creare intorno. questa forse, a mio giudizio, sarebbe dovuta essere una corretta destinazione dell’edificio. è stata presa un’altra dcisione, ai posteri l’ardua sentenza.
ovviamente il mio giudizio sulla miopia della scelta di una ismile destinazione di villa Gherardi è una mera opinione dettata dalla mia semplice e profana osservazione. spero che verrà confutata dalla prova dei fatti o da chi, gentilmente, vorrà smontare ciò che ho scritto. perdonate la lunghezza.