Ancora nessun comunicato ufficiale a proposito dell’incontro, avvenuto ieri e conclusosi in tarda serata, nel quale si sono confrontati KME e i sindacati. Il 13 febbraio era infatti in programma un vertice tra azienda e coordinamento nazionale FIM FIOM e UILM per discutere sul piano industriale proposto che, come noto, individua numerosi esuberi negli stabilimenti italiani, 142 dei quali a Fornaci di Barga.
Da commenti ufficiosi postati sulla pagina facebook “Salviamo KME Italy” si evince che un qualche spiraglio, forse, è stato trovato e si intuisce che finalmente si è aperta una trattativa tra azienda e sindacati per scongiurare la chiusura del forno Asarco.
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Pare infatti che KME si sia dimostrata disponibile a lasciare in funzione il forno fusorio di Fornaci di Barga – il più grande e quindi potenzialmente più produttivo del cluster italiano – riducendo il numero di esuberi previsti.
Non si sa però a quale prezzo per i dipendenti, si parla infatti, sempre sul social network, di “abbattimento del costo del lavoro” e quindi di riduzione dei salari.
La trattativa riprenderà il 19 febbraio prossimo, con un incontro ristretto sempre tra azienda e coordinamento nazionale dei sindacati.
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