Istituzioni nazionali, regionali, provinciali e locali riunite a Palazzo Pancrazi per trovare una soluzione alla questione Luvata. L’azienda non ha ancora chiarito la sorte degli operai occupati: dei 65 a rischio lavoro (nella fase iniziale di acquisizione tre anni fa gli occupati erano oltre 100) in questi giorni 12 sono passati al gruppo KME. Rimangono adesso 53 famiglie con un futuro non chiaro.
In crisi anche l’indotto di Luvata: la ditta CS di Piano di Coreglia, nata con Luvata, che produce i rivestimenti tessili dei fili supeconduttori ha messo in cassa integrazione fino a luglio 14 lavoratrici.
Per trovare una soluzione e analizzare la situazione il Comune di Barga, la Provincia e la Comunità Montana della Media Valle hanno aperto ieri a Palazzo Pancrazi, sede comunale a Barga, un tavolo di concertazione che ha visto partecipare il sindaco Umberto Sereni, l’assessore provinciale Gabriella Pedreschi, il presidente della Comunità Montana Marco Bonini, il senatore Andrea Marcucci, l’onorevole Raffaella Mariani, l’onorevole Pino Lucchesi, i consiglieri regionali Giuliana Baudone, Marco Remaschi e Ardelio Pellegrinotti.
Presenti anche le rappresentanze sindacali FIOM CGIL, CISL e della Luvata. L’apertura al sindaco Sereni: “oggi assistiamo – ha detto – a una mobilitazione istituzionale che dimostra l’attenzione verso questo problema. Oggi difendiamo un centro di eccellenza produttiva della regione e nazionale visto che a Fornaci si producono superconduttori unici a livello nazionale e mondiale. Quello che vogliamo far capire alla dirigenza è che le istituzioni nazionali, regionali, provinciali e locali sono impegnate per aiutare la Luvata a rimanere a Fornaci. Vogliamo costruire un rapporto positivo con la dirigenza finlandese dell’aziendaâ€.
Per questo è stato aperto un tavolo istituzionale dove intervengono anche i parlamentari che dovrà in tempi rapidi coinvolgere la Luvata con la dirigenza locale e finlandese per capire come affrontare l’emergenza occupazione. Per superare anche la difficoltà di dialogare con una multinazionale che ha sede in Finlandia e stabilimenti in America e Cina.
Lo stabilimento di Fornaci, che produce con tecnologia all’avanguardia dei termoconduttoti, ha problemi di mercato per le difficoltà legate al dollaro e al mercato americano. A questo si aggiunge che la Siemens, attuale cliente fondamentale, da ottobre acquisterà da Luvata ma in America e non più a Fornaci. Anche General Electric, altro cliente, sta ormai uscendo da questo mercato. Un danno per la produzione. Rimangono per Fornaci dei progetti speciali anche con ENEA che al momento sono in stallo. Una situazione che potrebbe portare alla chiusura: il lavoro è in programma infatti ormai per pochi mesi visto che anche la produzione attuale si sta riducendo. Adesso l’obiettivo è di dare fiducia alla dirigenza dell’azienda e, attraverso il tavolo istituzionale, verificare la reale situazione e le future prospettive di Luvata a Fornaci. A breve l’incontro ufficiale azienda-istituzioni.
article by Flavio Guidi