As we have been reporting since December 2006, it is more than likely that the Sereni administration will be remembered in the future for being involved in what will probably be the largest bio engineering project ever undertaken in this area. It would not be an over exaggeration to say that at the completion of this project, costing over €13 million, Barga as we know it, will never be the same again.
This morning at Palazzo Pancrazi at the third press conference concerning the developments in Rio Fontanamaggio finally a more “concrete” idea was put forward of how much Barga will be changed by this project over the next couple of years.
A computer generated image was shown to all present showing just how the engineers and architects envisage the filling in and leveling of the Rio Fontanamaggio. The image, projected up on a screen by the geologist Carlo Chines indicated more or less flat park area with a small stream connecting Piangrande and Barga Vecchia with a few trees dotted around and what looked like a road connecting the hospital to Barga Giardino.
The first part of the project shoring up the road around Barga Vecchia has already been completed
and as new public money arrives the project will then move onto the next stage where larger construction and consolidation work will be taking place.
Presentato a Barga il nuovo progetto per la realizzazione di un Parco del sistema storico e ambientale di Barga. L’investimento è di 1 milione e mezzo di euro. Il primo lotto per 1 milione è già oggetto di gara e il via dei lavori è previsto entro luglio. Il secondo lotto per 500mila euro partirà a settembre. L’obiettivo futuro è arrivare ad avere un prato al posto di un enorme solco in mezzo a Barga, che collegherà il centro storico e la zona del Piangrande. Il tutto, come illustrato dal geologo Carlo Chines, riempiendo questa pericolosa ferita con materiali idonei.
Quello presentato ieri in Comune è un progetto che riguarda la creazione di un Parco a ridosso del centro storico di Barga che si colloca appunto nell’ambito del più ampio progetto, per un costo di 13 milioni di euro, destinato alla messa in sicurezza dei due versanti del Rio Fontanamaggio. Ad oggi per la messa in sicurezza sono già stati spesi 700mila euro con interventi puntuali su zone a maggior rischio.
“Si tratta – ha detto il sindaco Sereni – di una tappa attesa dell’operazione iniziata nel dicembre 2006, un’operazione strategica per la rimodulazione dell’assetto urbano di Barga e la messa in sicurezza dei due versanti. Gli interventi già realizzati sono piaciuti ai cittadini per l’estetica, il basso impatto ambientale, la qualità delle opereâ€. Dello stesso avviso il presidente della Comunità Montana Media Valle, Marco Bonini: “ è un grosso impegno per Barga e per l’intera Valle che vede collaborare in un gruppo di lavoro il Comune e la Comunità Montana. Un grande impegno e per questo ringrazio, anche a nome del sindaco Sereni, il consigliere regionale Marco Remaschi che ha seguito il progetto in Regione e tutti i tecnici. I lavori che presentiamo stamattina sono finanziati sul programma per i Beni culturali delle Regione Toscana per 1,5 milioni di euro. Abbiamo in cantiere anche altre richieste di finanziamento al Ministero dell’Ambiente per circa 800mila euroâ€.
I lavori di messa in sicurezza ad oggi già fatti, come spiegato dall’ing Daisy Ricci, sono invece quello sull’ansa di Via Marconi con strutture in pietra a ridosso della parete che sostiene tutto il centro storico e quello in via del Giardino di consolidamento del versante a rischio.
L’architetto Angela Piano ha illustrato invece il progetto Parco. Sul versante del Fontanamaggio saranno realizzati dei gradoni di contenimento per la messa in sicurezza con la creazione di un’area da destinare a spettacoli all’aperto e nella parte bassa una zona d’acqua. Da un lato quindi la messa in sicurezza, ma dall’altro la costruzione di collegamenti e percorsi strutturati come un sistema, con aree ricreative e culturali. I percorsi uniranno l’attuale Parco Kennedy, l’area dell’ospedale, il centro storico, il Piangrande dove si punta a valorizzare il patrimonio edilizio di pregio delle ville del Novecento. Attenzione particolare per i materiali: pietre, una pavimentazione come quella usata nella parte antica di Barga, panchine che sono muretti e che si collocano nel parco senza impatto ambientale. E poi pannelli informativi e illuminazione come quelli che ora sono nel centro storico.
Il secondo lotto di 500mila euro, illustrato dall’ing. Ceccarelli, prevede la messa in sicurezza e consolidamento del versante di Via Puccini e la creazione di un nuovo sentiero che da S. Bernardino scende per poi collegarsi ai percorsi del nuovo Parco e al centro di Barga.
“Un progetto innovativo e che deve diventare un progetto pilota per la salvezza del territorioâ€, così l’ha definito l’assessore provinciale Alessandro Adami.
Alla presentazione sono intervenuti anche rappresentanti dell’Associazione Industriali di Lucca, dell’Autorità di Bacino del Serchio, l’arch di fama nazionale Borsi; un sostegno è arrivato anche dall’on Ermete Realacci. L’impegno adesso è proseguire nella ricerca di finanziamenti coinvolgendo l’Autorità di Bacino e il Ministero visto che si tratta di sicurezza ambientale. – article by Flavio Guidi
Dec 2006 – first press conference
October 2007 – work starts
November 2007 – second press conference
March 2008 – first project completed
come mai nessuno dice niente su questo scempio?
vogliono letteralmente sommergerci, sotto una colata di cemento (augurandosi che a nessuno venga l’ idea di sfruttare la ghiotta occasione per altri fini, vista l’emergenza di questi giorni nel paese) e nessuno agisce o meglio reagisce?
credevo che in democrazia per progetti di questa portata fosse necessario consultare i cittadini, evidentemente c’e’ chi ritiene che non sia necessario …..mi auguro sinceramnente che debbano presto ricredersi..
prima di presentare un progetto si dovrebbe spiegare perche’ questo e’ necessario, quali sono le ragioni, i problemi, le cause e le possibili alternative, con un accurata e certificata valutazione di tutti i rischi connessi .
e’ stato fatto? qualcuno ha avuto la possibilita’ di valutare con persone esperte e associazioni idonee, la verifica di impatto ambientale per questo progetto?
faremmo bene a non fidarci di coloro che in passato hanno dimostrato di non avere la competenza e la capacita’ necessarie per la realizzazione di queste opere, anche se in buona fede, altrimenti rischiamo un altro vajont (puo’ sembrare un’esagerazione ma anche allora si garantiva non ci fossero rischi).
come si puo’ pensare di stravolgere il naturale assetto idrogeologico del territorio senza pagarne le conseguenze? quanti illustri pareri sono stati ascoltati prima di giungere alla conclusione che questa era l’unica soluzione possibile? sarebbe interessante scoprire meglio anche i dettagli del problema visto che queste cose sembrano accadere solo da noi.
cosa ci tocca sentire – l’obiettivo futuro è arrivare ad avere un prato al posto di un enorme solco in mezzo a Barga, che collegherà il centro storico e la zona del piangrande. il tutto, come illustrato dal geologo carlo chines, riempiendo questa pericolosa ferita con materiali idonei – ma chi e’ carlo chines ? come si permette?
perche’ non riempie la sua di pericolosa ferita?
mi domando come mai tutte le valli del pianeta non presentino gli stessi problemi e come mai non sia necessario ricoprirle tutte per farne un prato?
l’enorme solco di cui si parla e’ un parco di rara bellezza gia’ abbondantemente violentato e la pericolosa ferita e’ forse diventata tale (oppure e’ notevomente peggiorata) dopo la costruzione del parcheggio?
questa e’ la nostra terra, il nostro territorio e nessuno, ma proprio nessuno, e’ autorizzato a firmare assegni in bianco con le nostre risorse.
la montagna, i boschi, gli alberi, il verde, i fiumi e tutto il resto sono il patrimonio di tutti e a noi spetta il compito di vigilare e di tutelarlo.
dopo sara’ troppo tardi per intervenire e per lamentarsi, questo e’ il momento di agire e di mettere in discussione in modo deciso e concreto l’intero progetto.
so che molti condividono le mie preoccupazioni ma che hanno difficolta’ ad esporsi per svariate e suppongo valide ragioni, tipiche di una cittadina come la nostra. per questo credo che l’obiettivo debba essere quello di creare consenso intorno a un movimento trasversale che abbia come unico fine la difesa ad oltranza del territorio, sulla falsa riga del movimento no tav dove le minoranze diventano maggioranze grazie ad una informazione corretta, tempestiva ed effiicace, non politica ne’ tantomeno faziosa.
i politici tendono a schierarsi con chi ha il consenso e non contro, quindi se saremo in molti riusciremo alla fine anche ad avere il loro sostegno, non e’ accaduto lo stesso con l’ospedale?
sono pazzo? se cosi’ fosse sono felice di esserlo, ma spero sinceramente di non esser il solo.
Salviamo poses very good and very important questions. Is there a comprehensive plan at work? It seems unlikely that this “park,” so suddenly announced, is a one-off. What, then, are the larger objectives? And why, indeed, has there been virtually no consultation with the public? Is anyone thinking, clearly, about the longterm consequences for Barga — it’s patrimony, as Salviamo notes, but also its fundamental identity? A lot is at stake in what seems like a simple bit of public land-use improvement, but which is also necessarily a step (among many other steps) toward defining what Barga will be in a decade. The only thing that seems certain is that it will not be what it is now.
can’t remember the exact wording; but the saying goes something like:
“follow the money-trail”
Veramente Barga non sara’ piu la stessa? Per noi barghigiani che viviamo all’ estero sarebbe terribile tornare e scoprire un posto molto diverso da quello che abbiamo lasciato. Io ci andavo a raccogliere i funghi in quella selva !!!
E’ possibile avere piu’ informazioni su questi progetti?
Vi sarei grato se potete andare in comune per chiedere una copia della documentazione a supporto di questi lavori, forse riusciremo a capire meglio .
Per favore teneteci informati e fateci sapere se possiamo fare qualcosa anche noi !!!!!!!!
Grazie tante…..
P.S. chi non ha letto questo sito e’ stato informato di quello che sta per succedere a BARGA?
i funghi lì??
..dopo oggi alle 6, non piu.
Non ci posso credere che ci siano state così poche reazioni dopo tanto discorrere su fatti molto più astratti e lontani da noi in altri luoghi di questo sito. Anch’io sto lontano da Barga ma muoio dalla voglia di fare qualcosa per fermare questo progetto. Intanto bisognerebbe cominciare a raccogliere le firme di protesta e poi cercare il sostegno di qualche associazione ambientalista. Legambiente nella persone di Ermete Realacci sembrerebbe aver già dato la sua benedizione al comune… mi sembra che Italia Nostra sia più seria. Poi un po’ di volantinaggio in giro per Barga per mettere a conoscenza la cittadinanza e poi… nessuno altro ha qualche idea….?
P.S. Fungaio, quanti ne hai trovati…?
Per poter discutere di argomenti simili al di fuori di ogni demagogia è richiesta una conoscenza prima tecnica e poi dei documenti che per quanto mi riguarda non ritengo di avere. Per questo non sono ancora riuscito a farmi un’opinione in proposito (anche se sento puzza di bruciato).
Se oltre alla campana ufficiale se ne facesse sentire una alternativa, a patto che sia competente, documentata e sgombra da ogni preconcetto, magari sarebbe più facile aggregare persone su questo tema…