The growing wave of student protests that has been moving through the whole province finally this week burst onto the Barga schools. The Scuola Superiore were taken over taken over early this morning by the student body who unfurled banners proclaiming that the school was now occupied and was under their control.
The occupations are part of the protests taking part right through Italy against the so-called “Gelmini reforms”
According to the spokesman who spoke on behalf of the students inside the occupied school, if the Gelmini programme is not defeated, it will mean the sacking of 80,000 teachers and 43,000 non-teaching staff such as secretaries and technicians.
Primary and middle schools, which are at present full time in Italy, will be cut to just 24 hours per week. This would force many parents to make an unpalatable choice – to give up full time work (mostly the mothers), to employ a child-minder or, if the family could afford it, send the children to private schools. A good deal of outrage was also being caused by the planned introduction of “maestro unico” – one teacher for all subjects in the primary schools.
As part of the Gelmini cuts, local schools which risk being a closed for good or amalgamated into other schools include:
Bagni di Lucca istituto comprensivo, Camporgiano istituto comprensivo, Castelnuovo di Garfagnana istituto tecnico commerciale e per geometri Campedelli, Castiglione di Garfagnana istituto comprensivo, Gallicano istituto comprensivo. Lucca istituzione secondaria superiore Civitali. Pescaglia istituto comprensivo Puccini, Piazza al Serchio istituto comprensivo. Pietrasanta istituto d’arte Stagi, Stazzema istituto comprensivo Martiri di S.Anna. Viareggio istituto tecnico nautico Artiglio, istituto tecnico industriale Galilei.
A handwritten sign outside the school proclaiming “the new 68” – obviously referring to the student unrests during 1968 pretty much summed up the feeling in the school this afternoon. At least 500 of the 800 students at the school took part in the occupation with a hardcore probably numbering 50 with sleeping bags and blankets preparing to bed down for the night. Student leaders were emphasising the peaceful nature of their protest but also expressed their determination to stay put until their voices had been heard.
The swift occupation of the Barga school this morning now brings the total of occupied schools in the province to 12 and more are expected to join later on this week.
Click on the link below to hear one of the student leaders, Paolo Marotta talking about some of the reasons behind today’s occupation (in Italiano)
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Everyone who voted for Berlusconi’s coalition — for the party that said ICI and other taxes would be eliminated — is responsible for these cutbacks. Like their American counterparts, Italians have come to believe that money for schools, infrastructure and public services can be conjured up out of nowhere. The fact is that middle- and working-class people who support the right vote consistently against their own interest, while the fat cats get fatter.
Premesso che mi trova d’accordo con gran parte delle cose che dice, anche se purtroppo i tagli sfrenati ai servizi pubblici ormai non sono più monopolio della destra (almeno da noi), sarei curioso di sapere da Monacu cosa intende quando parla di “working” e soprattutto di “middle” class.
Già storicamente sono categorie spesso definite in modi diversi, al giorno d’oggi poi le distinzioni si fanno ancora più ardue.
Tanto per dirne una, i molti precari della scuola possono essere considerati a pieno titolo lavoratori salariati o non avendo reddito garantito fanno parte del sottoproletariato?
APARTHEID IN ITALIAN SCHOOLS
That, in a nutshell, is the proposal of minister Mariastella Gelmini (Forza Italia), the young and energetic lawyer placed by Berlusconi at the helm of the Instruction. Gelmini is trying to pass a law which reduces personnel in public schools by 132,000 units, cutting in the flesh and blood of the schooling system, particularly in elementary and middle schools. High-school and university students are flooding all italian cities protesting against that plan, together with the plan of a reduction of funding to Universities (1.5 billion euros in five years) and the downsizing of research institutes.
The most outrageous proposal, however, is one that attempts to create “bridge classes” for children of immigrants. These separate classes, according to Gelmini, will ease the little rascals’ integration, addressing first their most urgent problems with the language. This will also improve the quality of teaching to italians by descent, who will not have to drag the ballast of children with understanding problems.
Gelmini and the right-wing government are defending the law against an uproar of disgust from the opposition, from the catholics, and from all civilized citizens who can still think without the help of a TV set. I think Gelmini and her crooks really overstepped the mark. They have a solid majority in both parliament chambers, but they will go down with this immoral, racist proposal. Or, at least, that is what I hope. Italians, unfortunately, still appear feel more threatened by the economy these days, and many do not feel they care a lot about such a degradation in the public school system. Berlusconi’s government is ranking very high in appreciation. I wonder what country Italy has become.
source – click on my name
Your point is very well-taken, Mato. The terms we use to describe class today have their origins in 19th century industrial and urban circumstances that no longer apply. This is a prime source of the crisis in organized labor, as well as the language of politics. But it’s also true that a more generalized lower third (or even half) of the working population — classified according to income — has shifted its political support to the right chiefly as result of adroit emotional manipulation rather than substantive issues. And in doing so, it tends to vote against its own objective interests time and again. The Berlusconi victory, followed by severe cutbacks in public services that are crucial to many who voted for him, is a classic example. (Fini understands this phenomenon very well, and will one day ride it into power.)
Sebbene voi siate tutti più informati di me lo ammetto anche se con un po di compiacimento..…( ho buttato la televisione nell’orto diversi anni fa per potervi piantare del rosmarino..che peraltro cresce molto bene ) tutte le cose di cui parlate mi suggeriscono che comunque il problema di fondo sia un altro e provo a spostare il topic altrove anche perché credo basta vedere di cosa e per cosa noi tutti viviamo per capire quanto non sia più questione ( a mio modestissimo avviso…) di middle o upper class…Sulla base di quanto asserisce Monacu sembra inevitabile tornare al gioco delle contrapposizioni nella quale la sinistra ( tutta ) non e’ stata in grado di fare alcunché di memorabile paralizzata e logorata dai suoi sensi ddi colpa….Cioè il gioco che antepone una parte all’altra sulla base di cio che una delle due sta facendo, o peggio ancora non ha fatto o si ritiene non sappia fare…
Gia’ … l’altra lo avrebbe fatto meglio… ( ma allora perche non ha governato e non governa ora?) E’ bene portare la gente nelle piazze perche esprima il suo dissenso… Ma e qui mi chiedo …siamo , siete , sono in grado e chi lo e’ in grado di esprimere il suo dissenso?
Sulla base di cosa? DI QUALE DESIDERIO ? di quale rivendicazione?.
La realtà e che di rivendicazioni non siamo capaci di ordirle e di portarle in piazza tantomeno nella vita di tutti i giorni perché siamo fermi alla enunciazione dei problemi.
20 e più anni di berlusconismo televisivo hanno dato finalmente i loro frutti che a me sembrano, maturi , oserei direi transgenicamente perfetti.
E si vorrebbe scendere in piazza contro chi se non contro noi stessi?
Gli unici che possono fare qualcosa sono i ragazzi ed e’ per loro che intendo spezzare tutte le lance che ho a disposizione. Sulla base di cio che scrivete sembra la vs preoccupazione sia quella ragionevole che riguarda i tagli , il maestro unico, le classi per gli immigrati … ma chiedo… e la qualita’ e i contenuti di una istruzione ?
Come mai nessuno comprende che anche il solo porre l’attenzione su questi punti sia il segnale più evidente della mancanza di qualità nella scuola e nella nostra stessa vita? .
Come mai non sono stati mai dei punti da dover mettere come prioritari….l’educazione alla creatività nelle scuole , l’insegnamento delle arti e della vera sperimentazione , il viaggiare, il conoscere, la conoscenza del cinema ,lo sport , la storia dell’arte o i rudimenti della sperimentazione scientifica?
Perche non si e’ mai posto il problema di fondo di come per un ragazzo debba essere prioritario farsi un idea di cosa potrebbe essere il suo futuro attraverso la conoscenza fattiva delle sue qualità attraverso una conoscenza diretta?…
E il porre l’attenzione su una questione di fondo cosi determinante non e’ di per sé un segno di grande debolezza?..
Cioe’…. dovrebbe essere naturale avere una scuola che prepari qualitativamente e proporzionatamente la persona in relazione a quelle che sono le sue capacita innate o meglio , non del tutto note….
Il sospetto è che la realtà non abbia proprio bisogno di qualità seppur la invochi e la necessiti..
In realtà il bisogno di qualità e’ visto con terrore da molti cosi come da altri neanche immaginato o previsto come topic .
Meglio essere visibili e riconoscibili ( si venderanno di sicuro più looks a costi contenuti, considerata la quantità , anche per chi non avesse abbastanza soldi magari con un buon finanziamento a tasso zero che piaciona tanto anche a sinistra.. ) , meglio non avere troppi elementi critici della interpretazione della realtà ( la sinistra e la destra non sono gia perfette per prenderci per i fondelli sul fatto che in effetti non serve essere migliori – come dargli torto?) e poi diciamocelo francamente chi ha interesse a coltivare nel suo orto delle teste consapevoli e che magari sappiano fare comprendere cosa vogliono sperando che al Ministro della pubblica Ostruzione si dilatino le gonadi una volta per tutte????
Piu che con la destra o la sinistra i nostri ragazzi dovrebbero prendersela con chi ha votato questi governi indecenti , queste coalizioni assassine di virtù e di desideri…cioè con i loro genitori e non con chi scalda la poltrona che lì è stato messo proprio da questi . La middle class ha un codice a barre probabilmente piu adatto all’ufficio relazioni con l’estero.Ed e’ li che dovrebbe recarsi non solo nelle domeniche di Aprile in cui veniva invitata ad andare al mare invece che andare a votare… Diciamo per l’export? Puo essere tranquillamente esportata dove può essere significativa e meno ingombrante e dove il suo esasperante bisogno di apparire non rovini l’inconscio delle sue creature in tenera età . Ha un suo assai frequentato ufficio rapporti con il pubblico dove il codice viene sostituito con altri a più breve scadenza.
Coraggio ragazzi non vi fate infinocchiare ma soprattutto siate costanti in cio che desiderate e volete per voi stessi perché l’ufficio estero vi tiene sotto mira . Fate che nessuno vi rubi le vostre idee e se qualcuno ne ha bisogno che le compri a caro prezzo e non smettete mai di sognare ..
Personalmente, come semplice cittadino con idee “di sinistra”, mi sento un po’ preso in mezzo fra la difficoltà ad abbandonare categorie ormai inadeguate a spiegare l’odierno quadro sociale ed il pericolo di confondere la realtà con la sua rappresentazione fornita dai mezzi di informazione, sempre più ridotti a semplici portavoce del potente di turno.
In questi giorni, non è raro imbattersi in titoli di giornali i quali, pur riconoscendo l’esistenza di una protesta (le scuole occupate ed i ragazzi in piazza non sono invisibili), si affrettano a sottolineare che i sondaggi sono dalla parte del governo e della Gelmini, come se un punto percentuale (percentuale di cosa, poi?) contasse di più di 10, 100, 1000 persone in carne e ossa. Dimenticando (o fingendo di dimenticare) che questi “sacri” sondaggi sono soltanto il termometro della capacità persuasiva di chi li ha commissionati.
Non credo sia solo un problema di linguaggio della politica. Per evitare che le risposte della destra vengano ritenute credibili anche da chi alla fine poi dovrà pagarne il conto, forse a sinistra sarebbe il caso di ricominciare a concentrarsi su contenuti reali (non solo legalità ed immigrazione, please) invece di prendere per buone le regole di una politica-spettacolo imposte da chi lo spettacolo lo produce per professione.
Alla fine, però, probabilmente ha ragione jon barleicorn: pur intendole nel senso più ampio del termine, né destra né sinistra sembrano avere la lungimiranza necessaria per elaborare progetti adeguati nel campo della formazione delle nuove generazioni.
Fra l’altro, da genitore di due figli che l’hanno frequentata, non ho avuto l’impressione che la nostra scuola elementare (la più toccata dalla controriforma della Gelimini) avesse tutto questo bisogno di essere “riformata”. Mi pare sia citata come esempio da seguire anche all’estero…
Penso infine che jon barleicorn sia nel giusto nell’identificare nei ragazzi gli unici che possono fare qualcosa. Se non fosse che proprio loro sono le prime vittime di “20 e più anni di berlusconismo televisivo”, come lo chiama lui. E così siamo da capo…
ma la sinistra ricordatevi avrebbe fatto la stessa cosa.E’ cher in italia non c’è piu differenza tra destra e sinistra.Resta il fatto che tanti insegnanti sono di sinistra e lavano il cervello agli studenti.Per il fatto anche io odio berlusconi ma ricordatevi che prodi,bertinotti e company sono uguali.Il comunismo è fallito aprite li occhi e ricordatevi che il 68 ha portato a insegnare gente totalmente incapace e le conseguenze si vedono.Attenzione a non fare li stessi errori