Onestamente non mi sono piaciuti gli ultimi interventi apparsi sulla stampa, nei quali in parole povere si dice che il marciapiede tra Fornaci e Ponte all’Ania sarebbe utile, ma vi sono motivi tecnici (alberi e ristrettezza della strada) che ne impediscono la realizzazione.
Questo è palesemente falso, ma andiamo per ordine. Durante ogni ora del giorno o della notte, chi transita sulla regionale che attraversa sia Fornaci di Barga che Ponte all’Ania, noterà che su questo pericolosissimo tratto, vi sono sempre alcuni pedoni e ciclisti che a loro rischio e pericolo camminano sui cigli per raggiungere una delle due località. Infatti i due centri del barghigiano confinano l’uno con l’altro, anzi sono ormai un’unica frazione.
Una frazione che però manca di collegamento pedonale. Del marciapiede e della sua necessità se ne parla ogni volta che si avvicinano le elezioni, poi cala il silenzio.
Eppure questa è un’opera indispensabile che salda assieme due frazioni ormai di fatto già unite, e che tutela i pedoni oggi costretti ad affrontare con rischi e disagi questo breve tratto. E c’è pericolo, perché i sogli sono sconnessi e disastrati, e perché troppo spesso le auto sfrecciano incuranti dei limiti di velocità.
Cosa si aspetta per intervenire? Che qualche malcapitato venga investito? (in passato mi dicono sia già successo). La realizzazione dei marciapiedi sui due lati della strada è possibile e fattibile.
Gli alberi che costeggiano la regionale, non sono certo di gran valore: possono esser tranquillamente abbattuti, basta che al loro posto se ne pianti un numero non uguale, ma superiore.
Pensate che in val di Serchio la Provincia ha abbattuto tutti i pini che costeggiavano le strade principali senza ripiantarne altrettanti (e purtroppo poche voci si sono alzate in proposito).
Vi sono poi alcuni ostacoli in muratura, e forse questo è un problema? Si tratta di abbattere al massimo tre angoli, cosa di ordinaria amministrazione quando si fanno lavori del genere.
Sulla regionale al confine con Pian di Coreglia fu abbattuta un’intera abitazione, e forse non ce ne era la necessità. Tutte scuse per non attuare un progetto indispensabile per le due frazioni del barghigiano, tra l’altro fortemente voluto dalla popolazione.
Vittorio Baccelli