Il Tirreno, 3 agosto 2010
“VOTO A PRIMAVERA ANCHE PER IL COMUNE”
Crisi conclamata, il senatore Marcucci propone le urne insieme alle provinciali
Comunali e provinciali in primavera. In una tornata elettorale unica. Il senatore del Pd Andrea Marcucci, esponente di spicco del centrosinistra, lancia l’idea del voto anticipato per Palazzo Orsetti, convinto che le turbolenze locali e quelle nazionali del centrodestra impediranno all’attuale amministrazione comunale di concludere qualcosa entro il 2012.
Di questo, in realtà, ha consapevolezza anche il sindaco Mauro Favilla, che proprio sul Tirreno pochi giorni fa ha lanciato un ultimatum ai suoi: o c’è una maggioranza solida o si va tutti a casa.
Per Marcucci questo non è un ultimatum ma l’unica opzione possibile per Lucca. Anche perchè i candidati naturali del centrosinistra già ci sarebbero: Alessandro Tambellini per il Comune e Stefano Baccelli per la Provincia. Sui nomi comunque Marcucci non si sbilancia mentre non usa mezzi termini per gli scenari politici.
Senatore Marcucci, lei propone le elezioni anticipate a Lucca come unica soluzione possibile alla crisi in corso. Perchè?
Perchè il progetto politico del centrodestra è fallito sia a livello nazionale che a livello locale. La tanto sbandierata linea del fare in realtà sta portando il nostro paese e anche il nostro territorio al blocco totale, politico e amministrativo. A livello nazionale la crisi interna alla destra come minimo indebolisce la maggioranza e un governo che, grazie a numeri eccezionali, avrebbe dovuto essere il più forte e solido dal dopoguerra ad oggi, quello capace di grandi riforme e grandi decisioni: invece è al palo. A livello locale si sta verificando una situazione analoga.
Lucca è senza governo?
Direi piuttosto che la giunta che amministra il Comune non è in grado di prendere alcuna decisione. E’ affetta da un immobilismo totale, le cui conseguenze le paga la comunità locale. I grandi interventi promessi in campagna elettorale non ci sono stati: basta pensare alla grande viabilità. Nonostante le promesse (anche di soldi) del ministro delle infrastrutture Altero Matteoli, non è stato concluso niente.
Ritiene che a Lucca si potrebbe parlare di elezioni anticipate solo se cadesse il governo?
Credo che la politica regionale e nazionale avranno un peso su quello che accadrà a livello locale. A Lucca infatti dopo tanto tempo si rivedono parlamentari di centrodestra che non bazzicavano più in zona, da Amato a Massimo Baldini a Roberto Tortoli. Non so se questo basterà a ricucire gli strappi cittadini, ma ho anche l’impressione che se questa amministrazione trovasse una soluzione per resistere, non troverebbe il modo per amministrare in modo incisivo. Anche una soluzione che nasconda in qualche modo le difficoltà numeriche della maggioranza, non riuscirebbe ad incidere sulla capacità reale di governo. Per questo, nell’interesse di tutti, si dovrebbe prendere atto del quadro attuale ed ipotizzare le elezioni anticipate.
Anticipate a quando?
Le comunali dovrebbero tenersi insieme alle provinciali, in primavera.
Se il sindaco cadesse sarebbe colpa del centrodestra o merito del centrosinistra? Da tempo si polemizza sull’inefficacia dell’opposizione?
Credo che l’opposizione abbia lavorato concretamente, soprattutto su problemi importanti come l’urbanistica. Ma con la legge elettorale attuale non si può bloccare nulla: è una questione di numeri. Il Pd ha un capogruppo molto attivo ed un gruppo valido, ma nessuno nega che il Pd abbia difficoltà a comunicare quello che fa
Ilaria Bonuccelli