È stato reso noto questa mattina durante una conferenza stampa l’esito della raccolta firme promossa dal locale circolo PD per il miglioramento del servizio postale a Barga, il cui ufficio è aperto al pubblico solo al mattino con conseguenti disagi e disservizi per gli utenti; contestualmente, sono state consegnate le schede contenenti le firme nelle mani del sindaco Marco Bonini.
Erano presenti in Sala Magri il coordinatore del circolo di Barga Vincenzo Cardone ed il segretario comunale Oriano Bartolomei assieme ad altri esponenti locali del PD, e soprattutto gli amministratori locali e l’assessore provinciale Francesco Bambini, delegato allo sviluppo economico, che da mesi, assieme alla Regione Toscana, sta seguendo da vicino l’affaire Poste Italiane attraverso incontri periodici con i vertici provinciali della società.
Lo scopo della petizione, come spiegato da Cardone, è quello di poter ottenere almeno due aperture pomeridiane dell’ufficio di Barga, la garanzia di un terzo sportello attivo durante la mattina ed un servizio di distribuzione della corrispondenza efficiente ed affidabile. Il tutto sottoscritto da 1020 firme, raccolte durante il mese di febbraio.
Questo a dimostrazione che il problema dell’efficienza postale esiste ed è sentito dai cittadini, in pieno disaccordo con la politica di Poste Italiane, che invece tende a razionalizzare, chiudendo o riducendo gli orari di quei presidi che non raggiungono certi standard produttivi.
Ovviamente non sappiamo ancora quali saranno gli esiti della raccolta firme, ma il PD assicura che resterà vigile, così come garantito dall’assessore Bambini che appena pochi giorni fa ha avuto un incontro con i vertici provinciali di Poste Italiane, dai quali ha avuto rassicurazioni sull’attivazione del terzo sportello richiesto, ma purtroppo nessun segno positivo su un’eventuale apertura pomeridiana.
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Vero è anche che i dirigenti provinciali hanno poca autonomia nel gestire gli uffici locali, tanto che si è sottolineato come serva un coinvolgimento del governo centrale, tanto più che l’azienda Poste, seppur privatizzata, ha ancora una partecipazione maggioritaria del Ministero dello sviluppo economico, nonché accordi per il mantenimento del servizio postale.
Insomma, gli enti locali stanno facendo il possibile e continueranno a “pressare” per ottenere la conservazione ed il potenziamento del servizio, ma il confronto, perché possa essere davvero efficace, andrà spostato anche a livello nazionale.