Ormai è fatta, la firma c’è stata, il Ciocco Hotel & Resort può da oggi vantare un partner importante come Marriott, colosso americano nel campo della ricettività di lusso.
Il magnate Lance Shaner, leader della Shaner Hotel Group che gestisce negli Stati Uniti 32 alberghi con marchio Marriott, ha passato al Ciocco alcuni degli ultimi giorni innamorandosi della zona – Barga compresa – entrando in contatto con le diverse realtà del luogo e rafforzando così l’idea della bontà di questa partecipazione che apre grandi prospettive per entrambe le parti.
Il Ciocco Hotel e Resort diventerà così il Ciocco Reinassance, brand con cui Marriott porta in dote gli standard ed il know-how di un colosso che ogni anno può contare su decine di migliaia di ospiti dai quattro angoli del mondo.
Una precisazione però è d’obbligo, dato che Marriott interverrà solo sulla gestione della parte classificata “quattro stelle” – cioè sulle stanze del corpo centrale – che verranno ristrutturate per essere allineate alle caratteristiche di accoglienza di lusso previste, lasciando alla gestione di sempre, invece, gli appartamenti e gli chalet presenti nella tenuta; il tutto con interventi che non implicheranno la chiusura dell’hotel e che si svolgeranno nell’arco di poco più di un anno, seguiti da un team di architetti britannici già collaboratori di Marriott e da Paola Sausa dello studio lucchese Momus Architetti. Investimento previsto: fino a 10milioni di euro.
Se l’hotel subirà ristrutturazione, così non sarà per il personale, che anzi, in virtù dell’inserimento nel network di Marriott, avrà grandi possibilità di crescita e opportunità di esperienze nel grande mondo del Gruppo Shaner.
Resta però una curiosità: come sono entrate in contatto due realtà geograficamente così lontane?
Merito della Fondazione Campus, corso di laurea in Scienze del turismo con sede a Lucca, che, sbarcando negli Stati Uniti ha fatto conoscere il Ciocco all’università del Delaware, (dove i corsi di laurea sul Turismo sono tra i migliori) e dove Marriott non solo ha un resort all’interno del Campus, ma collabora anche attivamente.
Da questo incontro tra autorità del settore è nato dunque quello che la stampa ha più volte definito un “matrimonio”, e che quindi disporrà di grandi professionalità nel campo dell’accoglienza, mirando a un nuovo successo per il Ciocco, con miglioramenti non solo strutturali ma anche con upgrading tecnologici e con un occhio all’ecosostenibilità, questione per cui il gruppo Shaner è molto sensibile.
Ma questa nuova collaborazione non cambierà volto al Ciocco che i clienti hanno fin qui conosciuto: verrà mantenuta l’identità della struttura, verranno mantenute le offerte di soggiorno congressuale e per i più piccoli, continuerà ad essere luogo privilegiato per i ritiri sportivi come è stato in tutti questi anni; il cambiamento sta di fatto solo nell’inserimento nel circuito Marriott, che ne aumenterà la visibilità a livelli ancor più elevati.
Il nuovo consiglio di amministrazione del Ciocco Reinassance sarà composto da rappresentanti delle due parti in gioco, con Amministratore delegato lo stesso Lance T. Shaner affiancato da Plato Ghinos, mentre il consiglio di amministrazione vedrà la presenza di Justin Shaner – erede di Mr. Shaner ed esperto in business sales e marketing – Marialina e Andrea Marcucci e gli avvocati Nicola Paglietti e Silvia Ricci.
A margine dell’incontro tenuto con i giornalisti alla presenza dei vertici del Gruppo Shaner, la stessa Marialina Marcucci ha poi voluto precisare quanto apparso sulla stampa a proposito della ristrutturazione dei metati e dei rustici presenti nella tenuta de Il Ciocco che, in un primo momento sembravano far parte di questo nuovo progetto con Marriott: in realtà i Marcucci, che rimangono i proprietari del colle di San Quirico, restaureranno le costruzioni presenti per riqualificare l’intera collina e renderla più fruibile dagli ospiti, e non per ciò che in principio poteva apparire una speculazione edilizia; a questi interventi, infatti, si affiancheranno anche lavori di manutenzione agli impianti sportivi presenti nella proprietà, proprio nell’ottica del miglioramento dell’offerta che l’entrata in campo di Marriott ha innescato.