Non sanno proprio quale sarà il loro destino i dipendenti dello scatolificio Corsonna, che anche questa mattina sono scesi in strada per manifestare la loro preoccupazione.
Prima del corteo – sciolto dall’arrivo dei carabinieri pochi minuti dopo in quanto manifestazione non autorizzata – i dipendenti si sono riuniti in assemblea per valutare il da farsi, dato che si sentono abbandonati a se stessi e temono per gli stipendi, che, almeno fino a stamani, non sono stati accreditati; i dipendenti non sanno neanche chi tra il vecchio proprietario e quello che probabilmente subentrerà avrà l’onere di versare.
Questa l’ultima preoccupazione in ordine di tempo, alla quale si aggiunge l’ansia di sapere chi saranno i 45 “fortunati” che potranno mantenere il posto e a quali condizioni. Secondo le ipotesi avanzate dall’acquirente veneto, infatti, una delle conditio sine qua non per rilevare l’azienda sarebbe il licenziamento di tutti i dipendenti e la riassunzione, che andrebbe ad azzerare gli scatti di carriera fino ad oggi acquisiti.
La nomina del commissario giudiziale avvenuta ieri dovrebbe comunque scogliere presto molti di questi interrogativi, e proprio oggi è stato reso noto il nome del commissario: è il dott. Donato Bellomo, un libero professionista di Lucca che domani è atteso in un incontro convocato dalla Provincia di Lucca con la partecipazione delle istituzioni, oltre che dei sindacati e dove praticamente si darà il via alla trattativa sul concordato preventivo.
Per adesso comunque, solo incertezze, speranze, timori e preoccupazioni soprattutto per gli 89 dipendenti del Corsonna, la maggior parte dei quali non sono sufficientemente anziani per la pensione o addirittura sono giovani capifamiglia davvero spaventati per il loro futuro.
La difficile situazione dei dipendenti del Corsonna è una crisi che tocca tutta la nostra comunità. E’ davvero un brutto periodo quello che stiamo vivendo. La mia solidarietà a tutti i lavoratori.