A visit to Barga this afternoon from Walter Veltroni, writer, journalist and politician, who served as the first leader of the Democratic Party within the centre-left opposition, until his resignation in 2009. He also served as Mayor of Rome from 2001 to 2008. He was in the area today for a presentation of his latest book “L’inizio del buio”
In 2005, as mayor of Rome, he met in Washington, during a visit to the United States, then Illinois Senator, Barack Obama, being one of his earliest supporters overseas. He also wrote the preface to the Italian edition of The Audacity of Hope in 2007 and has been referred to as “Obama’s European counterpart”.
Veltroni was elected as the first leader of the newly-founded Democratic Party on 14 October 2007. Almost two years later, on 17 February 2009, following clashes within the party and only a day after a heavy defeat of the Democratic Party in a local regional election in Sardinia,Veltroni announced his immediate resignation from his leadership post.The Constituent Assembly of the party subsequently convened on February 21, 2009 and elected Veltroni’s former deputy Dario Franceschini as the new secretary.
For Veltroni, the best way to run a city is to be seen and heard — as often as possible. “He’s always among the people,” says Francesca Filippi, who’s covered city hall for 15 years for the Rome daily Il Messaggero. “You don’t meet anyone who hasn’t met him somewhere, sometime. He’s literally everywhere.” Veltroni even makes a cameo appearance in Ian McEwan’s new bestselling book, Saturday, when the protagonist flashes back to a fond memory of “a quiet, civilized man, with a passion for jazz” opening a medical conference in Rome.
Veltroni, a member of the Left Democratic Party, became Rome’s second directly elected mayor in 2001. Before the introduction of direct elections in 1993, the city council chose the mayor, encouraging a culture in which ambitious politicians devoted more energy to backroom wheeling and dealing than to making their voices heard in the piazzas. That could never be said of Veltroni, whose childhood hero, Robert F. Kennedy, inspired his career in public service. source – time
httpv://www.youtube.com/watch?v=3khoRbw0dlw
Visita barghigiana questo pomeriggio per Walter Veltroni, giornalista, scrittore e politico. Assieme alla sua signora e al senatore Andrea Marcucci (con la famiglia Marcucci del Ciocco Veltroni è amico di lunga data) ed accompagnato anche dai nostri amministratori comunali, ha fatto una breve passeggiata nell’antico Castello, approfittando del fatto che si trova in valle del Serchio docve questa sera, a Borgo a Mozzaano, presenta alle 21 il suo ultimo libro L’inizio del buio. Veltroni a Barga si è poi fermato per la cena ospite dell’Osteria di Riccardo Negri in Piazza Angelio dopo una visita alla Galleria il Marzocco, dove è in corso una mostra dedicata ai macchiaioli.
Walter Veltroni è stato direttore dell’“Unità”, vicepresidente del Consiglio nel governo di Romano Prodi, segretario nazionale dei Democratici di sinistra, sindaco di Roma, segretario nazionale del Partito democratico e candidato premier alle elezioni politiche del 2008. Oltre ad alcuni libri sulla televisione e sul cinema, ha pubblicato per Baldini & Castoldi Il sogno spezzato. Le idee di Robert Kennedy (1993),
La sfida interrotta (1994), Governare da sinistra (1997), I care (2000), per Einaudi il monologo Quando cade l’acrobata, entrano i clown (2010) e per Rizzoli La bella politica (1995), Forse Dio è malato. Diario di un viaggio africano (2000), a cui si è ispirato il regista Franco Brogi Taviani per il film omonimo, Il disco del mondo. Vita breve di Luca Flores, musicista (2003), da cui è stato tratto il film Piano, solo con Kim Rossi Stuart, Senza Patricio (2004), La scoperta dell’alba (2006, tradotto in 8 Paesi), La nuova stagione. Contro tutti i conservatorismi (2007) Noi (2009) e L’inizio del buio (2011).
L’ultimo libro di Walter Veltroni, uscito in libreria a giugno 2011 con Rizzoli, ripercorre le tragedie di Alfredino Rampi e di Roberto Peci, aiutandoci a riflettere sul ruolo dei media e della comunicazione.
“L’inizio del buio” è un testo che ci porta a riflettere sul momento in cui i media e la comunicazione hanno cambiato per sempre il nostro modo di essere. Questa è la storia di due tragedie che corrono parallele tra di loro, avvenute esattamente nello stesso momento e che hanno tenuto l’Italia intera con il fiato sospeso.
10 giugno 1981: Alfredo Rampi, un bambino meglio conosciuto da tutti come Alfredino, cade in un pozzo nella campagna di Vermicino nei pressi di Frascati. Il pozzo, largo soltanto una trentina di centimetri, è profondo ben 80 metri. I soccorritori cercano in ogni modo di salvare Alfredino creando minuto dopo minuto sempre nuovi stratagemmi che però non fanno altro che peggiorare la situazione. I soccorsi vengono seguiti da tutti gli italiani direttamente attraverso le televisioni delle loro abitazioni. Sono ore di angoscia per ognuno, ore in cui la voce del bambino mandata in onda attraverso un microfono calato all’interno del pozzo si fa via via più flebile fino a che alle ore 6.30 del 13 giugno il bambino muore. È la prima volta che un episodio di questa tipologia viene mandato in diretta televisiva, una diretta che dura più di 18 ore. È la prima volta che gli italiani hanno modo di vedere i soccorsi così da vicino, è la prima volta che la tragedia entra veramente nei salotti di ogni cittadino rimanendo per sempre lì, rimanendo per sempre nel cuore di ognuno di noi.
Un’altra tragedia avviene proprio nello stesso giorno: Roberto Peci viene chiamato per la riparazione di un’antenna, ma ad accoglierlo non trova il cliente bensì uomini armati che lo rapiscono. Questi uomini fanno parte delle Brigate Rosse e tengono Roberto Peci prigioniero per ben 54 giorni fino ad ucciderlo, in quanto fratello di un pentito delle Brigate Rosse.
Walter Veltroni ci racconta queste due tragedie attraverso documenti e testimonianze dirette, ci rivela aspetti inediti di queste vicende raccontandocele con una dovizia di dettagli davvero eccezionale, ma ci svela soprattutto il modo in cui queste tragedie mandate in diretta televisiva hanno cambiato per sempre il nostro modo di vedere il mondo.
Secondo Veltroni, queste vicende segnano l’inizio del buio perchè è proprio da quel momento che le tragedie hanno iniziato a diventare di dominio pubblico e il buio ha fatto la comparsa nelle nostre case. Un buio che nessuno di noi può dimenticare, con cui ancora oggi dobbiamo combattere anche perchè nel presente le tragedie purtroppo sempre più numerose (basti pensare ai recenti omicidi di Sarah Scazzi, Yara o Melania Rea) arrivano nelle nostre case quotidianamente – source