La chiesa del Crocifisso ha aperto i battenti ad un atteso appuntamento che da anni si rinnova ogni estate: la mostra allestita a cura della sezione barghigiana dell’Istituto Storico Lucchese, che quest’anno è dedicata al legame instauratosi a partire dal Tardo Medioevo tra il libero comune di Barga e la città di Firenze, le cui sorti sono state legate sino alla nascita dell’Italia unita.
La monografica, presentata dal direttore della sezione Antonio Nardini e dal curatore Angelo Pellegrini, conduce per mano il visitatore in un viaggio nei cinque secoli di vita fiorentina di Barga attraverso la storia, l’architettura, l’arte, la religione; immagini di Barga, dei suoi monumenti e delle sue chiese si alternano a riproduzioni di documenti archivistici e di materiale di interesse bibliologico e cartografico.
Un’occasione, come ha sottolineato il vicesindaco Alberto Giovannetti, presente in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale assieme all’assessore Renzo Pia, per ricordare non solo la peculiarità e la bellezza del patrimonio storico e morale di Barga, ma anche il forte e determinante legame con la città del Giglio, stigmatizzato nelle date di intitolazione della mostra, vale a dire 1331 (l’anno in cui Barga si assoggettò volontariamente a Firenze) e il 1861 (unità d’Italia; Barga dunque come culla non solo del Rinascimento, ma anche del Risorgimento); legame che domenica prossima sarà nuovamente sancito con la consegna del San Cristoforo d’Oro al sindaco di Firenze.
Mons. Stefano Serafini e don Silvio Baldisseri hanno poi tenuto un intervento di interesse storico, dedicando un pensiero alle mille bellezze presenti nella cittadina, così cariche di significati e storia quanto bisognose di una costante cura; tanto preziose (opere d’arte di matrice barghigiana si trovano in molti musei italiani ed esteri) quanto spesso dimenticate e sconosciute proprio da chi vi vive accanto. Infatti la mostra, che rimane aperta per tutto il mese di luglio e di agosto, vuole essere un’offerta di guida e accoglienza per gli ospiti che visitano Barga nel periodo estivo, ma anche un’occasione per tutti di conoscere e riscoprire le bellezze della cittadina che troviamo quotidianamente sotto i nostri occhi e spesso non siamo in grado di apprezzare.