Il popolo della montagna è indignato. Un contributo di 3 euro deciso dall’Amministrazione Comunale di Molazzana per raggiungere la località Piglionico e poter poi prendere i sentieri che a piedi conducono al Rifugio Rossi ed al gruppo delle Panie. Non era mai accaduto, almeno da queste parti, che si chiedesse ai visitatori di pagare per poter vivere e conoscere le nostre montagne. Una macchinetta a pagamento è stata posta al bivio che conduce al Piglionico da una parte ed all’Alpe di Sant’Antonio dall’altra. L’amministrazione comunale, si legge in un cartello accanto alla macchina per il pedaggio, si trova costretta, suo malgrado, a chiedere un piccolo contributo giornaliero per la sosta ed il passaggio su questa strada.
Si dice anche, nel cartello, che l’intero ricavato sarà speso per la manutenzione, la messa in sicurezza, la spalatura dalla neve ed il miglioramento ambientale della zona, ma a tutti quelli che abbiamo incontrato salendo verso la Pania della Croce, la decisione dell’Amminstrazuione Comunale viene considerata come una vera e propria gabella per far quadrare i conti comunali. E tutti ritengono scandaloso che si imponga una tassa per poter andare in montagna e visitare le Panie. Oltre tutto per percorrere una strada dove non esistono parcheggi o servizi. Per alcuni degli alpinisti ed appassionati incontrati, compreso un avvocato, chiedere il pagamento di questo contributo è addirittura illegale e qualsiasi ricorso per multe comminate per l’omesso pagamento verrebbe tranquillamente accolto.
Tra i decisamente contratri a questa iniziativa il titolare del Rifugio Rossi che si trova nel cuore del massiccio delle Panie, Antonello Chiodo, secondo il quale questo provvedimento è un duro colpo al sistema turistico dell’intero comune di Molazzana e rischia di mettere in seria difficoltà anche la sua attività. Ecco che cosa ci ha detto in questa audiontervista.
Ci siamo ripromessi di sentire nei prossimi giorni anche il sindaco di Molazzana Rino Simonetti e capire il perché di questa decisione che sicuramente è destinata a fare ancora polemica.
There are some angry people up in the mountains this week after the decision by the Amministrazione Comunale of Molazzana to ask visitors for a contribution to the upkeep of the road leading to Piglionico, one of the main roads leading up to La Pania.
The Comune of Molazzana has installed a toll machine at the start of the road informing people in four languages that it now costs three euros to use the road.
Maybe some background to the story is necessary to understand just how important this change in revenue raising might actually be.
In June of 2008 the Italian government abolished Council Tax (ICI) for residents. ICI stands for “imposta comunale sugli immobili”, that is, a local tax payable on both land and buildings, which had up until then been payable by property owners both residents or owners of a holiday home. It was first introduced in 1993 with the idea of giving more responsibility to the local authorities to create their own income source and to not be as dependant on the central government. The local municipalities used the income generated by the ICI to support local needs, such as improving roads, organising events, maintaining public areas, parks and fountains and contributing towards the salaries to the municipality employees.
Once that tax was abolished, it meant that the local coffers started to empty and a scramble started as Comunes searched around for other means of paying for local services.
The three euro charge to use the road at Molazzana, is one such scheme but traditionally in the holiday season, generally speaking, those who have money go to the sea, those who do not, go to the mountains and so this tax is looked upon by some people as an unfair indirect tax hitting people who are less well off.
Antonello Chiodo, who runs the Rifugio Rossi (site here) up at 1600 metres on the way to Pania della Croce, which provides a stop off point for many of the visitors to the mountain is in no doubt that the tax is unfair and will damage his trade.
Interviewed yesterday he spoke in no uncertain terms about his fears for the future:
Il rifugio Enrico Rossi, mt. 1600, è situato sulle Alpi Apuane all’interno del Parco omonimo nel cuore del massiccio delle Panie, tra la Pania Secca e la Pania della Croce. Si raggiunge a piedi attraverso diversi sentieri di montagna che partono dalla Versilia e dalla Garfagnana. Dotato di 22 posti letto in camerone, più 8 di emergenza, offre una saletta da pranzo e un locale all’ingresso con camino per un totale di 35 posti, illuminazione elettrica, e riscaldamento a stufe biblioteca e servizi igienici. Al rifugio Rossi per avvicinare l’obiettivo emissioni 0 e menù a chilometri …prossimo allo 0! Sono state adottate delle pratiche più attente all’ambiente. Considerata la natura delicata del terreno calcareo e il tempo più lungo che occorre all’ambiente alle quote più alte per neutralizzare e metabolizzare gli agenti chimici, sono stati eliminati delle fonti dirette di inquinamento come i detersivi sintetici ed adottati prodotti per la pulizia, biodegradabili. Inoltre non potendo fare a meno del monouso ( per via della mancanza d’acqua) alimenti e bevande vengono serviti attraverso una linea di stoviglie e bicchieri completamente biodegradabile. Gli alimenti acqua, vino… grappa, verdure, carni, formaggi, pane e farine, miele, marmellate, etc provengono in massima parte da piccoli produttori, da contadini o dai g.a.s della Valle del Serchio o della Toscana. Il sole provvede invece a fornire l’energia necessaria ad alimentare il rifugio.
….Ero ancora ragazzo, nel panorama che mi si parava davanti, il sole ancora luminoso, al di là dei bruni profili del Pizzo e del Sumbra, passava dietro la punta del Sagro in un cielo tinto di ori e di rosso. Lentamente le luci orlarono di nero, strettissime fasce di nubi, e anche se quel bagliore si attenuava Paolo, continuava a fotografare, perchè i crepuscoli di luglio dai prati del Naso sono interminabili… (A. Guidugli)
Il 29 giugno 2011, il Comune di Molazzana, con delibera della Giunta, ha istituito nel tratto di strada tra Bivio Alpe di Sant’Antonio e Piglionico, un area destinata a parcheggio per gli autoveicoli con sosta a pagamento. In seguito ha installato un parchimetro con tariffa giornaliera di 3,00 euro. Secondo me si tratta di una vera e propria tassa che colpirà i frequentatori di uno degli ambienti più belli e suggestivi della Garfagnana. Secondo le motivazioni della Giunta Comunale, la “gabella” si è resa necessaria per regolamentare un traffico che sarebbe ormai incontrollabile. Tra le righe di questa motivazione si legge, evidente, la facile equazione che ha stimolato gli amministratori: tanto traffico uguale tanti soldi. Ma Sindaco e Assessori, ben consapevoli di cosa stavano per fare, hanno offerto zucchero a chi dovrà masticare amaro, aggiungendo, nella delibera, che i proventi saranno utilizzati per la stessa strada del Piglionico. Concetto, questo, che hanno anche scritto nei due cartelli che avvisano gli automobilisti della nuova regola. Peccato, però, che quei cartelli sono posizionati al bivio per l’Alpe di Sant’Antonio e se non si hanno i 3 euro in monete, si dovrà rinunciare a proseguire, visto che il parchimetro non consente l’uso delle banconote. Ecco quindi un primo errore: la Giunta doveva prevedere la regola per cui, se un’auto viene trovata sprovvista del tagliando per la sosta, si chiede, con un avviso, il tempestivo pagamento della quota giornaliera a mezzo conto corrente o polizia municipale: tracorsi 10 giorni viene elevata la contravvenzione.
Secondo errore: con l’avvento del parchimetro è stato eliminato il divieto d’accesso in caso di neve. Certo, altrimenti addio all’incasso di alcuni mesi invernali. Ma la strada del Piglionico è priva di parapetti, sassi e rami cadono in continuazione, soprattutto l’inverno. Quel divieto era sicuramente frutto del buon senso di un amministatore locale, toglierlo è un invito al rischio.
Terzo errore: esenzione per i residenti nel Comune di Molazzana. Questa è la prova del nove. Se il problema è regolamentare un traffico incontrollato, che differenza c’è tra l’auto di un residente e quella di un altro qualsiasi italiano o straniero?
Mi chiedo: perchè non è stato fatto un parcheggio gratuito prima del bivio dell’Alpe di Sant’Antonio che potesse far scegliere gli avventori tra camminare per 4 chilometri o pagare 3 euro?
Perchè lungo la strada del Piglionico è assente la segnaletica orizzontale e, soprattutto, è assente quella verticale che limita la velocità, che avverte dei pericoli di caduta massi, passaggio animali, cigli franosi, cunette e dossi, che avverte che la strada è senza uscita, che avvisa dell’obbligo delle catene nel periodo invernale?
Perchè, ora che la sosta è a pagamento, non è stata riservata, nei pressi del Santuario della Madonna della Salute, un’area per i portatori di handicap?
Signor Sindaco, Signori Assessori, per quelle poche centinaia di euro che incasserete di anno anno, non era meglio organizzare ogni mese una tombola in piazza o una lotteria durante le feste paesane?
Ripensateci! così come invito tutti gli amanti della montagna a ripensare all’itinerario per raggiungere la Pania, scegliendo, fra i tanti disponibili, i sentieri CAI 130 o 134 da Fornovolasco, 132 da Vergemoli, 133 o 138 lungo la strada di Arni.
Gabriele Turri
Presidente sezione CAI Castelnuovo di Garfagnana