È facile immaginare cosa gli operai di AIMERI ogni giorno si trovino a dover raccogliere dentro e fuori i cassonetti dei rifiuti.
Nella migliore ipotesi rifiuti non differenziati, a volte oggetti impropriamente abbandonati vicino ai contenitori, altre volte oggetti strani, bizzarri o semplicemente ancora utili.
Ma quello che ha trovato Steffy (il suo nome tedesco difficile da memorizzare ed il suo essere l’unica ragazza della ditta ci permette di identificarla semplicemente con il diminutivo) è difficle da categorizzare con un aggettivo.
Ieri, a Ponte all’Ania, in Via del Mulino, il “solito” sacco nero era stato depositato fuori dal cassonetto. Quando Steffy si è avvicinata per raccoglierlo e gettarlo nel compattatore ha visto che era aperto e si intravedeva una gabbia. In buono stato, per di più. Allora ha guardato meglio e ha scoperto che quel sacco nero conteneva non solo una gabbia, ma una coppia di criceti – vivi – con i loro piccoli appena nati, ancora senza pelo.
Il fatto che, pietosamente, era stato messo nel sacco anche una busta di mangime non allevia affatto l’indignazione e tutto il corrimi dietro di emozioni che tutti noi dovremmo provare nel sentir raccontare questa cosa.
Qualcuno si era liberato dei suoi criceti e della cucciolata portandoli al cassonetto. Come una scarpa vecchia, come una damigiana sfonfata.
Certo esistono cose di molto peggiori che uccidere vigliaccamente dei criceti, ma sono i presupposti che stanno alla base di una decisione del genere che devono far riflettere.
Buttare via degli essere viventi?
Possiamo intuire perchè la bestia più bestia dei suoi criceti volesse liberarsene: magari stava andando in vacanza o forse la famigia si era allargata troppo per continuare a mantere criceti e cricetini.
Tralasciando il discorso trito e ritrito – non perchè banale ma perchè dovrebbe essere ovvio – della possibilità di lasciarli al vicino di casa o cercare di regalarli, perchè gettarli?
Perchè, piuttosto non contattare un’associazione di animali – l’Arca della Valle è ben presente da queste parti – perchè non scongiurare un veterinario di prendersene cura, perchè non tappezzare il paese con un volantino “regalo criceti”?
Piuttosto liberiamoli in natura, non saranno in grado di sopravvivere – forse – ma almeno manterrebbero la loro dignità di animali e farebbero la fine di un essere vivente che ha diritto di stare in un ciclo naturale.
Immagino che questa ipotesi sia ritenuta da alcuni un po’ cruda, ma ritengo che comunque sia civile: ti rispetto come animale, mi voglio sbarazzare di te, arrangiati in un habitat che forse ti sarà ostile ma che comuqnue è il tuo.
Un sacco nero nei pressi di un cassonetto, nella speranza che nessuno si accorga di cosa c’è dentro toglie alle bestiole il loro diritto di essere animali (e quindi esseri viventi) e li classifica, anzi, degrada a oggetto da butatre in un inceneritore.
Non è grave sbarazzarsi di un criceto o due.
È grave pensare che lo si possa fare gettandolo in un cassonetto, perchè se ci si sente legittimati a compiere questo gesto incivile (io riterrei anche immorale, ma ognuno ha il suo metro in queste cose) quante altre azioni e decisioni nella vita possono seguire questa linea di pensiero?
p.s.: Tutte quante le bestiole sono state portate da Steffy all’Agraria Biffoni a Fornaci, dove sono stati accuditi e curati e, quando la cucciolata sarà svezzata, saranno a disposizione per eventuali adzioni.
Ciao,
ho appreso la notizia questa mattina da una volontaria dell’Arca della Valle…veramente sconcertante, condivido le tue riflessioni.
Se posso permettermi vorrei aggiungere alcune cose come ad esempio l’invito a tutti i cittadini che si dovessero trovare in simili circostanze in futuro a denunciare l’accaduto alle autorità competenti.
Sia che si tratti di cani, gatti o criceti siamo comunque di fronte ad abbandono di animali, reato punibile penalmente!
Denunciare, denunciare ed ancora denunciare per dare un segnale forte.
Riguardo l’Arca della Valle, da tempo presente sul territorio vorrei, dopo averla ringraziata per ciò che fa ogni giorno, ricordare a tutti che questa associazione non si può e non deve farsi carico di tutti i problemi riguardanti i casi di abbandono. Sta a noi cittadini bussare anche ad altre porte o comunque rivolgersi all’Arca solo nei casi più complicati per non compromettere l’attività di un’associazione che è comunque fatta da persone che svolgono questa attività nel proprio tempo libero utilizzando fondi raccolti con sempre maggior fatica.
Grazie Elena per aver affrontato, seppur riprendendo un fatto di cronaca, un argomento davvero importante e pieno di risvolti che meriterebbero davvero un grande approfondimento.
buon lavoro
Carlo
Quando mi hanno raccontato mercoledì sera la storia dell’abbandono dei cricetti, da parte di una nostra volontaria, potete immaginare la mia reazione …. disgusto … incredulità …. rassegnazione ! Vi ringrazio per aver pubblicato questa storia e per averla messa nella sezione “attualità” …. perché purtroppo queste storie patetiche fanno ormai parte della nostra vita quotidiana e della nostra società ormai priva di civiltà, senso di responsabilità e rispetto nei confronti di altri esseri viventi. Se c’è qualcosa che non ci piace più o che ci da fastidio si fa sparire … se c’è qualcosa che ci crea solo problemi la ignoriamo …. questo episodio non è purtroppo isolato …. quando squilla il telefono dell’Associazione mi vengono sempre i brividi …. circa un mese fa due ragazzi di passaggio mi chiamarano da Fornoli perché avevano trovato accanto al cassonetto della spazzatura un sacchetto con dentro 3 splendidi gattini sopra un cuscino ed una copertina ! Una settimana fa una ragazza di Castelnuovo mi chiamò perché aveva trovato un gattino abbandonato nel parcheggio della Clap e solo una settimana fa a Barga fu trovato un bellissimo gattino domestico di 3 mesi circa abbandonato vicino alla palestra ! E non ci dimentichiamo della nota gattina nera abbandonata sul Fosso,da qualche mese accudita dai nostri volontari. Purtroppo è stata investita da una macchina la scorsa settimana – è stata operata al femore ed ora sta bene ma senza di noi chissà quale sarebbe stata la sua fine. Qui non si tratta di animali randagi o capitati lì per caso ma animali domestici “abbandonati” volontariamente nei luoghi dove si spera che qualcuno li raccolga ! Ovviamente questa è una soluzione migliore e meno “vigliacca” della maggior parte dei casi dove l’abbandono avviene spesso nei posti isolati o per la strada dove gli animali rischiano di sparire per sempre uccisi dal loro maledetto destino.
Dalla fondazione della nostra Associazione abbiamo ricevuto delle chiamate più varie da persone che non possono più prendere cura dei loro “amici” animali a segnalazioni di animali abbandonati come quelli sopra citati e mi chiedo sempre “ma come si fa a dare via o abbandonare un animale (qualunque sia) che vi è stato affianco per mesi o per anni, che hai visto crescere, che ti ha fatto sempre compagnia, che l’unica cosa che ti chiede è una ciottola di cibo e di acqua al giorno ed una carezza, che quando ti guarda cerca solo il tuo affetto senza tante altre pretese ?”.
Come dice Carlo cerchiamo tutti insieme di combattare questo delitto dell’abbandono iniziando con le denuncie alle istituzioni !
Un ringraziamento comunque di cuore per le vostre belle parole di sostegno a favore della nostra associazione ed a tutti coloro che ci ci aiutano a percorrere questo lunga ed difficile strada per tutelare i nostri amici animali
Sonia Ercolini
Segretaria Arca della Valle