Era già accaduto durante il mese di giugno, quando un’immagine simile, realizzata su carta e poi incollata al muro, era apparsa sulla facciata dell’ufficio di Informagiovani lungo la circonvallazione di Viale Marconi, in occasione del referendum per il nucleare. Adesso è toccato al muro della scuola dell’infanzia di piazza Pascoli, in pieno centro a Barga Giardino, dove stamattina è apparsa un’altra immagine, abbastanza simile nel tratto, con la scritta “destroy power not people” (distruggiamo il potere e non la gente).
Le mamme che frequentano la piazza, dove portano a giocare i loro bambini, confermano che il murales ieri sera fino a mezzanotte non c’era. Gli futuro del gesto sono quindi entrati in azione stanotte.
Già in occasione della precedente iniziativa avevamo ragionato sul fatto se questa è una forma di arte e di espressione o puro vandalismo. Non c’è alcun dubbio per l’assessore all’edilizia scolastica, Pietro Onesti che questa mattina si è recato sul posto, in compagnia dell’assessore alla scuola Renzo Pia, ed ha immediatamente staccato il murales: “Questa non è arte, ma deturpazione di un edificio pubblico”, ha detto, abbastanza risentito ed ha anche aggiunto che Barga non può diventare un murales, soprattutto quando si tratta di edifici pubblici.
Potete ascoltare le sue parole anche in questo commento audio:
Non è escluso che l’Amministrazione Comunale presenti denuncia contro ignoti.
Premetto… a me questi tipi di interventi non invasivi , e sottolineo non invasivi piacciono!
Perchè prima di tutto non sono murales ma sono collage, quindi ben rimovibili senza tante problematiche, come ben si nota dalla sequenza fotografica qui sopra riportata, quindi non credo che la parola deturpazione sia la parola più indicata per poter definire questo tipo di azioni artistiche.
Eh si ! perchè io la definisco arte !
Semplicemente perchè contiene un messaggio , perché scuote le coscienze e lo trasmette in maniera non canonica.
Rispondo con una domanda diretta all’assessore Pietro Onesti chiedendo dunque che cosa è arte per lui ? e se conosce il Movimento Artistico della Street Art o del Muralismo sud Americano.
Aspettando notizie in merito
porgo
Cordiali saluti
Ridicola. Sì, non c’è altra parola per descrivere questa sequenza di fotogrammi riportante la rimozione dei nefasti segni vandalici. D’altronde, si sa: i politici, eterni Narcisi, devono farsi vedere, e l’opinione pubblica deve sapere quanto stanno lavorando per il bene comune; dunque, quale occasione migliore se non questa scena da film western dove impavidi Amministratori-sceriffi ristabiliscono l’ordine estetico vigente?
L’insensatezza non sta nell’inquisita forma espressiva, bensì nella goffa risposta che le “istituzioni” ancora una volta malamente approntano; infatti:
punto 1) L’immagine in questione, come afferma Nicola, non è un graffito ma semplicemente una sorta di manifesto facilmente asportabile, e i gravosi costi per la rimozione di cui parla il nostro Assessore e a cui l’intera Comunità dovrebbe far fronte, al massimo sarebbero riducibili al conto per la manicure dell’Assessore impegnato nella certosina e personale rimozione.
punto 2) Gli Assessori non penseranno con il loro clamoroso gesto di aver risolto il problema, vero? Al contrario, con questo grezzo intervento stiamo pure certi di una moltiplicazione di atti del genere che, in quanto risposte al deficit comunicativo delle istituzioni, alla vista della sventolata rimozione certo non mancheranno di rispondere adeguatamente (e non occorre chissà quale formazione in sociologia urbana per capirlo…).
punto 3) Spetta semmai agli Amministratori, e al più presto, trovare luoghi adatti per la LIBERA e GRATUITA espressione artistica, comunicativa, sociale e politica dei giovani del nostro Comune, nel cui territorio non è possibile rinvenire adeguate strutture adibite a ciò.
Quello che voglio dire, in altre parole, è che a domande di riconoscibilità come queste, certo anche dal carattere provocatorio, si devono dare risposte strutturali, non banali e grondanti sensazionalismo, come farsi fotografare mentre si ristabilisce il “pubblico decoro”.
Un pò di serietà, per favore.
Cordiali saluti pure io.
Chiamarla deturpazione mi sembra un po’ esagerato …. forse è stato fatto un collage proprio allo scopo di non deturpare un bel niente.
Per quanto riguarda la Street Art: Nicola, è bellissima e a me piace un sacco e ci sono artisti a Barga che quand’eravamo giovanotti hanno anche fatto dei lavori grandiosi secondo me. Ma un collage di quel tipo ai giardinetti pubblici non ci incastra niente …. mi sembra quasi una sorta di autoerotismo fattosi collage.
Per non parlare poi della banalità del messaggio …..
Giusto, un collage così ai giardinetti pubblici non ci incastra proprio nulla e il messaggio è forse il più banale che poteva essere trovato.
forse però mi vien da pensare che i giardinetti sono un luogo dove si ottiene visibilità (penso che chi fa queste cose ne cerchi un po’) e il messaggio… bhè non si può attaccare pagine e pagine su un muro (anche perchè nessuno si fermerebbe a leggerle)quindi si opta per uno slogan (tutti gli slogan sono banali), 4 parole banali ma con un senso profondo.
riguardo all’autoerotismo a barga ne abbiamo molti esempi e molto spesso è autoerotismo fattosi musica ma nessuno dice nulla.
penso però anche che infondo gli “amministratori-sceriffi” come qualcuno gli ha chiamati non siano così stupidi e superficiali.
poi alla fine se si elimina quella specie di cartello che tiene in mano il disegno in se non dispiace…
Non condivido personalmente nessuna forma di graffiti, arte o di espressione ecc. sulle mure di proprietà pubblica ne privata però credo che la dichiarazione fatta da parte dell’assessore sia un pò eccessiva. Come mai gli assessori in questione non sono andati nel Parco Kennedy a pulire le parete esterne coperte di graffiti dei “cessi” o i giochi dei bimbi o in altri luoghi dove ci sono evidenti forme di vandalismo ? Oppure nei luoghi pubblici “deturpati” dalla mancanza di manutenzione costante da parte dell’Amministrazione come il Parco Buozzi dove le fontane sono piene di acqua marrone puzzolente ormai da mesi ?
SUPPORT!
Quella dell’autoerotismo in musica la vorrei proprio capire meglio …. poi vorrei capire anche un’altra cosa: “nessuno dice nulla?” .. ma in che senso? ma se ogni due su tre arrivano i carabinieri, i permessi ci sono e non ci sono perchè nessuno vuol prendersi la responsabilità, arrivano secchiate d’acqua al BJC e quest’anno, grande novità, anche in Piazza Angelio.
Direi che si dice anche troppo per i miei gusti….
Non mi scandalizza certo il poster collage (non l’ho visto, mi dispiace) mentre mi chiedo perchè se così solertemente è stato tolto questo ai giardinetti (forse perchè il messaggio era chiaro? forse perchè colpiva direttamente una precisa categoria?) non altrettanto è stato per quello a informagiovani (già, mancando frasi comprensibili non turbava le coscienze…)
Certo, utilizzare superfici pubblici o privati per simili manifestazioni (propagandistiche, più che artistiche, ma in fondo ogni artista vuole inviare un messaggio ed è questa la vera politica e non quella dell’assessore che rimuove…. quella è censura!) è un errore, così come lo è realizzare graffiti (se sono ben fatti potrebbero anche “abbellire” i cessi che di per se sono deprimenti…)su muri, treni o quant’altro; ben venga allora l’idea di spazi aperti per simili iniziative, non costa praticamente niente (Tremonti sarà contento) ma potrebbe rendere molto (in termini non economici, ovvio)
Condivido, Walter. A Barga cis arebbero spazi da riservare agli rtisti, per esprimere tutto quello che pensano o che vogliono dire agli altri. L’Amministrazibne ci dovrebbe fare un pensierino.
Questo è il nocciolo della questione!
Creare spazi per potersi esprimere.
Non censurare!
Andando al di là della consistenza o della validità del messaggio, qualsiasi esso sia, anche perchè non è cancellando o reprimendo un episodio in questo modo che si risolve il problema (se questo viene ritenuto problema).
Il fatto è che c’è un ‘individuo (o un gruppo) che nel nostro paese sente la necessità di esprimere la propria opinione, facendolo con le proprie abilità e competenze.
E soprattutto credo che Barga, paese che si onora del nome di città d’arte dovrebbe avere una sensibilità nel capire i segnali che il proprio territorio invia anche se questi sono segnali inconsueti.
Concordo pienamente con quello che dice Luca e il sig.Valter in merito alla creazione di spazi pubblici dedicati alla Street Art , al Muralismo e al Papier collè.
Per questo mi rivolgo ai nostri amministratori pubblici, pensateci seriamente a questa ipotesi , potrebbe essere un’arricchimento e un fiore all’occhiello per l’intero comune
(e per di più con minimo sforzo!).
Grazie a tutti per l’ attenzione che state dimostrato per questo argomento, non avrei mai pensato di scaturire tanti commenti in merito.
Di nuovo cordiali saluti a tutti
E per curiosità questo spazio chi dovrebbe gestirlo?
ha molto senso per un “artista” che fa sta roba rinchiudersi in quattro mura non potendo lanciare messaggi a chi rimane fuori e (come la maggior parte delle persone) non gli frega assolutamente un cazzo di arte o robe simili?
un’ultima cosa…ha senso aprire spazi per un solo elemento o gruppo che sia?
Spazi per un solo elemento? E perché mai? Questo dovrebbe essere uno spazio aperto a tutti ed in quanto alla gestione dovrebbe essere assolutamente autogestito. Non si tratta mica di un ghetto… Dovrebbe essere un luogo dove dare a tutti la possibilità di esprimersi e di fare arte.
sarebbe un ottimo progetto uno spazio di aggregazione e cultura completamente autogestito ma l’amministrazione e barga tutta sono pronte ad accogliere un simile progetto?
per un solo elemento intendevo che fino ad ora di “azioni” simili non ce ne sono state se fatta dalla solita persona/gruppo e quindi un po’ pochine per dire che un progetto del genere sia voluto da molti.
*…non ce ne sono stase se non fatta…
*state
Ma ci vuole tutto questo sforzo meningico per immaginare uno spazio/luogo/occasione d’incontro rivolto a tutti, soprattutto per i giovani? E chi ha mai parlato poi di spazi “esclusivi” o preferenziali?
Se per esempio guardiamo a quella che è stata la Consulta Giovanile del Comune di Castelnuovo, lì troviamo un bellissimo esempio di come i giovani del territorio hanno avuto la possibilità di dire la loro su ciò che accade nel Comune, di organizzare eventi specificatamente rivolti ai giovani e non solo, di dare vita a forme allargate di partecipazione ed espressione artistica, di riflettere pubblicamente con importanti personalità della cultura e della politica.
Un esempio che andrebbe seguito, da tutti e insieme.
Certo, forse a qualcuno “non gli fregherebbe assolutamente un cazzo di robe simili”, ma questo qualcuno può benissimo continuare a giocare alla playstation: a me, come a tanti altri, non va proprio di essere annoverato tra i ventenni annichiliti dal mercato, dalla mercificazione di tutto e dall’individualismo più spinto; è proprio quando “non ci frega più un cazzo di robe simili” che la delega e il cinismo subentrano alla responsabilità.
Ma come diceva Don Milani, “I CARE”, me ne importa, mi sta a cuore, che è tutto il contrario di “me ne grego”.
A quando questa Consulta?
bhè basta incontrarsi e parlarne. vedere chi siamo e quali idee abbiamo e se la cosa è fattibile, di sicuro su internet non si organizza nulla.
Però serve a parlarne, a gettare il sasso… da cosa nasce cosa…
giustissimo parlarne! e penso anche che il sasso scagliato da chi ha attaccato queste cose vada raccolto e scagliato ancora più in alto.
cmq prima di consulte etc etc io sarei propenso ad aprire prima uno spazio poi, chi vuole, provare con una cosa simile alla consulta.
Ed è infatti doveroso ringraziare il Giornale di Barga ed il suo Direttore dell’opportunità che dà a noi tutti di poterci confrontare liberamente.
Se ci fosse qualcun altro pronto a sottoscrivere l’idea di una Consulta Giovanile del Comune, lo faccia su queste pagine! Poi magari ci rivolgiamo in qualche modo ai nostri Amministratori qualora potessero dare una mano… chissà…
Al link trovate l’esperienza di Castelnuovo:
http://www.consultagiovanilecastelnuovo.it/
Scusate se mi permetto, ma da dieci anni esiste un’associazione, il Barga Jazz Club, che aggrega persone di tutte le età e sensibilità artistiche. Basti pensare al progetto The Cube, maturato all’interno del Jazz Club dove si sono incontrati due musicisti ( il sottoscritto e Andrea Guzzoletti ) e Keane e hanno dato vita ad uno spettacolo, piaciuto o meno non lo so, di musica e pittura.
Sulle pareti del BJC ci sono dei bellissimi affreschi ( non so se sia il termine più giusto ) abbiamo esibito quadri di artisti, ora abbiamo foto di artisti, in passato c’è stato il cineforum, c’è ancora una sorta di biblioteca, facciamo concerti di musica jazz, di black music, di musica elettronica.
Siamo sempre stati aperti ad offrire uno spazio per chi ne volesse usufruire durante tutta la settimana chiedendo solo una cifra modica che ci permettesse di coprire le spese ….
Il tutto per la cifra ridicola di 10€ in un anno, il costo di una tessera.
Ma mi chiedo ……ve ne siete mai accorti????
Tutti questi signori che reclamano spazi autogestiti … ci sono mai entrati al Barga Jazz Club o si sono lasciati spaventare dal nome Jazz????
forse c’è qualcuno che non vuole frequentare quel posto ma un altro, forse c’è qualcuno che non sopporta le persone che stanno dentro al club, forse è un club, forse l’egemonia culturale del jazz club sta per finire. mi dispiace ma forse c’è qualcuno che vuole farsi anche i cazzi suoi senza andare per forza dietro ad altri…barga è morta, il jazz club è ok ma forse c’è chi vuole altro…
scusate il “cazzi” però nel BJC vedo troppa mania di protagonismo e questo mi ha stancato.
Ti posso assicurare che personalmente non mi preoccupa affatto che ci sia qualcun altro che crei gruppi o situazioni o luoghi dove si diffonde la cultura.
Non credo nemmeno che ci sia un’egemonia del Barga Jazz Club … credo solo che ci siano un gruppo di persone che amano la musica e cercano, anche se con difficoltà, di tirare avanti un posto dove si fa musica …..
Il fatto poi che chi vuole organizzare qualcosa che riguarda la musica spesso si rivolga a noi perchè conosciamo parecchi musicisti, perchè magari possiamo fornire ( e non noleggiare ) un impianto .. quello è un altro discorso …
Ben vengano altri spazi che accolgano persone e in cui si parli d’arte. Per quanto mi riguarda non potrebbe far altro che bene a Barga e alla cultura di Barga il BJC è un club come lo sono la stragrande maggioranza dei locali nella zona … tutti quelli che ti fanno fare una tessera ( ACSI, ARCI, UISP ecc. ecc. ) lo sono …
Le manie di protagonismo quali sarebbero …. sponsorizzare i nostri concerti? Organizzare la musica alle piazzette??? Questo è protagonismo? Oltretutto che facciamo tutto questo per volontariato, con il solo spirito di fare un po’ di musica …senza guadagnarci niente … questo è protagonismo? Forse hai mal interpretato il vero spirito che anima il Barga Jazz Club. Forse prima di giudicare un salto ce lo dovresti fare, anche solo così … per fare una chiacchierata con tutta questa gente che non sopporti ( il che mi sembra incredibile …. 800 iscritti … e non ne sopporti neanche uno? )
Che presunzione, però, amici del Barga Jazz: non è da voi.
Come si può esordire con un “scusate se mi permetto” e finire con una tale sbrodolata autoreferenziale?
E che noia darebbe uno spazio di aggregazione in più nella desolazione barghigiana? Quale incognita sociale rappresenterebbe una Consulta dove, oltre al suonare e alla liberazione artistica, si affronterebbero i problemi del nostro territorio?
Non capisco questa avversione…
Fortunatamente non faccio parte della categoria dei “Signori”, ma al contempo è vero, non sono mai entrato al BargaJazz, e per un semplice motivo: il jazz non mi piace, e proprio non mi ha mai spaventato; come potrebbe infatti spaventarmi il fraseggio estremamente ridotto, il trito “divertissement” meccanico delle sincopi, le proporzioni armoniche piuttosto limitate, sensazionalismo camuffato nella ripetizione: il tutto presentato per libera e fluente improvvisazione?
Mi dispiace entrare così nel merito, ma questa è semplicemente una risposta a chi, come l’amico del Barga Jazz che scrive, pensa che il “nome Jazz” sia una esperienza universalmente apprezzabile, dunque l’unica degna di nota.
Meglio non sopravvalutarsi troppo e relativizzare, sempre.
Beh Andrea, non ti conosco, ma lo stesso discorso lo faccio anche a te: ben vengano altri luoghi di aggregazione …. assolutamente, non sono in concorrenza e non danno alcun fastidio al Barga Jazz Club che parliamoci chiaro … finchè c’è bene, se poi un giorno dovesse chiudere perchè non ci viene più gente sarà un gran dispiacere, ma chi ci “lavora dentro” di sicuro non ci perderà dei soldi … non avendoceli mai fatti.
Non replico al brutto dipinto che hai fatto del Jazz che ovviamente non condivido, per me il Jazz è altro e chiaramente non pretendo che piaccia a tutti, ci mancherebbe, tra l’altro non si fa solo Jazz nel club … ma non ci sei mai entrato, parli senza sapere … e non parli solo di Jazz purtroppo.
Detto ciò, rivolgo anche a te l’invito che ho rivolto a GIovanni Albertini … fai un salto al club quando riapriremo, sarò felice di regalartela io la tessera e sarò altresi felice di farti conoscere una realtà che forse hai mal interpretato.
Caro Salvoni forse quello che cerchi te e’ un centro sociale dove solo certe idee sono ammesse. Il jazz club non fa solo musica jazz ma anche soul e altri tipi di musica. I ragazzi che lo gestiscono si danno un gran da fare per mantenere forse l unico locale che porta gente d’inverno a Barga. Vedrai che non rimarrai deluso se un giorno entrerari nel club. Io quando torno in Italia per un breve periodo non perdo l occasione per andare.
Che bello! É tornato il mio amico Marroni, sempre pronto a darmi dello stalinista e fraintendendo sempre le mie opinioni! Buona permanenza all’estero.
Caro Giammarco ti aspettiamo al club… anche se ti ricordo che alcuni di noi sono gli stessi che negli ormai lontani anni ’90 dettero vita alla strampalata esperienza di “centro sociale” barghigiano che si chiamava Il Globulo della quale personalmente niente rinnego. Per quanto riguarda l’egemonia culturale del jazz… magari!!!
Comunista!
partendo dal presupposto che questo tipo di “vandalismo” com’è stato definito, ha suscitato polemiche possiamo dire off-topic, bisogna che spezzi una lancia in favore di chiunque l’abbia realizzato.
Ok, forse il posto non è dei migliori (magari proprio il giardino andava evitato), ma almeno è visibile, anche se non per tutti condivisibile…
devo dire però che rimango basito a leggere tutto quello che è stato detto sul BJC.
basito.
Ciao a tutti,
io trovo che a Barga ci sia bisogno di gente che invece di discorrere si metta attivamente a costruire qualcosa. Personalmente il cartello in questione ne mi infastidisce ne penso che sia un atto vandalico,bensì un segnale da ascoltare e valutare ma non ne condivido il messaggio in alcun modo, se poi parliamo d’arte ci possiamo anche fare notte. Io credo che non ci sia niente da distruggere, ma che l’atteggiamento giusto sia quello di costruire. Non è il potere da distruggere bensì della gente integra da costruire, solo in questo modo potremo avere un potere giusto. Caro Andrea apprezzo molto la tua spinta interiore di fare qualcosa, e sono d’accordo che nessuno dovrebbe fregarsene della vita di tutti i giorni, ma se ne sei veramente convinto fai qualcosa! Aprilo te uno spazio che ti sembra opportuno, perchè protestare e basta senza proporre niente serve a poco ed è poco credibile, io vedo che quando c’è da rimboccarsi le maniche per fare qualcosa ci sono sempre i soliti a farsi il culo e questo ormai da vent’anni, sarebbe l’ora che qualcuno delle nuove leve cominciasse a darsi da fare per quello che vuole e per quello in cui crede, io come altri nel mio piccolo l’ho fatto e quello che mi interessava l’ho parzialmente ottenuto ma continuo a darmi da fare per le cose che mi piacciono e per quelle in cui credo. Non voglio entrare nel merito dei giudizi sprecati sulla musica jazz piuttosto che sul Barga Jazz Club che in ogni caso si difendono da soli ma io sono abituato a parlare con cognizione di causa e non per sentito dire, quindi ti consiglio e questo è un primo passo per “distruggere il potere” come dici te, di parlare di cose che conosci ma soprattutto di lasciare l’insofferenza a casa perchè più che altro è di propositività che c’è bisogno. E’ capitato che quando per diverse manifestazioni si è chiesto aiuto a qualche “ventenne” non solo se n’è fregato ma avrebbe anche preteso di essere pagato. Concludendo io credo che sia necessario prima di tutto dimostrare che si è capaci di fare qualcosa prima di sparare a zero su tutti, prima si costruisce qualcosa, ci si comporta da persone che vogliono cambiare qualcosa, si fa di tutto per dimostrare che le cose ci stanno a cuore e dopo ci si lamenta con più autorevolezza e di qualcosa di specifico perchè è troppo semplice dire che tutto va male e che bisogna “distruggere il potere”, se vuoi distruggere il potere devi fare di tutto per farne parte ed inserirci dentro un virus positivo che si mangi tutto il marcio, e si comincia dal piccolo, dalle cose di tutti i giorni, diversamente sono solo discorsi che non portano a niente.
E pensare che la mia era solo una semplice idea, senza alcuna pretesa, solo un sasso tirato là per vedere cosa sarebbe successo.
A quanto pare non ha sortito un buon effetto: mi dispiace, e mi scuso un pò con tutti, a cominciare dagli utenti del GiornalediBarganews, che si sono dovuti sorbire tutto questo isterismo collettivo.
Mi dispiace pure avere tirato in ballo giudizi estetici sul jazz, che sono personalissimi e che volevo tenere per me, ma erano la migliore risposta alla supponenza di qualcuno.
Non sono uno di quei ventenni che si fa pagare per fare qualcosa, caro Andrea, e prima di dare per scontato che fino ad ora sono stato qui a girarmi i pollici, a divertirmi e a sparare a zero su tutto, sarebbe opportuna una cognizione un pochino più ampia, altrimenti, come si vede, si mette sempre al centro il proprio Sè e tutto quello che di buono e giusto si è fatto (i vari “mi sono fatto il culo”, etc…)e si schiaccia l’Altro su un presunto lassismo e disfattismo (una vecchia tecnica da democristiani, attualmente in gran voga).
E chi vuole “distruggere il potere”? Più volte mi allinei su questa frase, e non riesco a capire da dove trai il parallelo (e pensare che è da anni che studio e mi impegno nei movimenti nonviolenti…).
E’ pur vero che non pensavo di sollevare un vespaio del genere con una semplice idea però, alla fin fine, è servito a capire che il vero disfattismo è proprio quello di coloro che vogliono lasciare tutto così come.
Mi taccio,e un saluto a tutti.
Anch’io concludo, giusto per chiarire e poi mi taccio.
Posto che io, o io insieme ad altri del Jazz Club non ti stiamo simpatici ( non so perchè visto che neanche ci conosciamo, forse non sopporti il nostro essere orgogliosi di quello che stiamo facendo … mi dispiace, la prossima volte che organizzeremo qualcosa prima chiederemo scusa ), il mio era un tentativo di dire che uno spazio da sfruttare gestito da un’associazione culturale senza scopo di lucro c’è, era un tentativo di aprire le porte ad altre realtà per creare un progetto comune, l’abbiamo già fatto in passato, qualcuno ha portato avanti dei progetti con noi, è entrato anche nel consiglio direttivo ( penso a Bookstock, al cineforum, ai Lake Angels e ad altri progetti ).
Semplicemente perchè più persone siamo a portare avanti un progetto artistico, che non includa esclusivamente il Jazz ma possa essere una miscela di molte forme d’arte, dalla musica alla pittura al cinema ecc. ecc., più il progetto diventa importante ed interessante.
Poi se c’è la volontà di fare un progetto indipendente perchè delle “persone che stanno dentro il club” non se ne vuole sentir parlare, benissmo, fatelo però, ma fatelo senza chiedere qualcosa a qualcuno, apritevi un posto, pagatevi un affitto, rompetevi la testa a cercare di capire come non colare a picco, non state li ad aspettare che il comune vi trovi un posto … non succederà ….
I ragazzi di Inspired By Barga, ad esempio, lo stanno facendo per conto loro, senza collaborare con il BJC e il progetto è ganzissimo ed io lo appoggio in pieno proprio perchè Barga è piena di artisti e non c’è solo il Jazz, noi ci occupiamo di quello e di musica in generale, perchè è la musica che ci interessa, dovessi occuparmi di pittura, non saprei neanche da che parte rifarmi ( così come di cinema ecc. ecc. ). Dico la verità, spero un giorno di poter fare qualcosa insieme con Nora e gli altri ragazzi, proprio perchè sono sicuro che verrebbe qualcosa di estremamente interessante, ma questa, come le mie precedenti, è una proposta, non un tentativo di “estendere l’egemonia del Barga Jazz Club” ( mi viene da ridere quando ripenso a questa frase … ti dico la verità .. ), per me il BJC è un posto dove si fa e si ascolta musica, si fanno due chiacchiere, due risate, si beve qualcosa, si sta insieme, ci si confronta … e quello è lo scopo per cui è nata e continua ( finchè regge ) ad esistere l’associazione.
Fai qualcosa, invece di sparare a zero sugli altri ( senza conoscerli )…e quando l’hai fatto, faccelo sapere.
tralascio discorsi sul BJC (che manco volevo tirare in ballo se non ci fosse stata la sbrodolata autoreferenziale), sull’idea di cosa sia un Centro sociale e faccio anche finta di non aver letto quel “non chiedete nulla a nessuno, trovatevi un posto, pagatevi un affitto” (è un mio diritto chiedere ad un’istituzione le cose e se si parte già con la menata economica bhè non ho soldi da mettere in un affitto visto che già si arriva male a fine mese). comunque, SALVONI io te l’ho già detto se sei interessato a fare qualcosa incontriamoci, parliamone, troviamo altre persone che siano più o meno sulla stessa linea e proviamo a fare qualcosa. Poi se riusciremo anche in un solo misero progetto lo faremo sapere all’amico Venturi e al BJC tutto e magari un giorno potremmo anche organizzare qualcosa con gli amici del jazz.
ma cristo santo proviamoci!
andreasalvoni2001@yahoo.it sentiamoci, ma intanto prova a dare un’occhiata al sito della consulta giovanile di Castelnuovo, che poi magari incontriamo visto che piú o meno li conosco tutti.
Ma pensi che l’affitto del Jazz Club lo paghi io o gli altri ragazzi che ne fanno parte? Si paga con le tessere, con il bar, con le cene, con tutte le cose per cui, come qualsiasi associazione, ci sbattiamo.
Non è sbagliato chiedere ad un ente pubblico, è legittimo, quello che non è legittimo è pensare che se non ci pensa l’ente pubblico per te allora non ne fai di niente.
Quanto alla sbrodolata autoreferenziale … sei veramente ridicolo, dopo che hai sputtanato un posto che non consci ed etichettato senza distinzioni le persone che ne fanno parte, a continuare a dare lezioni di come ci si pone nei confronti degli altri. Io mi sono limtato a dire quello che per me il Jazz club è, tu hai solo potuto fare una critica sterile e offensiva .
E con questo per me la discussione è veramente esaurita.
Caro Salvoni non fraintendo le tue parole, a voi giovani vi si deve tutto e non date niente in cambio e’ facile sparare e non fare nulla per ottenere quello che volete. Alessandro lo sai che io vengo al Jazz club per stare in compagnia e ascoltare buona musica per quanto riguarda il globulo sai bene perche’ non ho mai fatto parte.
Via compagno Marroni, non ti nascondere dietro le opinioni venute fuori!
Non è la prima volta che lasci parlare le viscere in maniera gratuita contro di me, e l’ultima volta era perchè attaccavo Guzzanti.
Secondo me ti sposta l’umore il fatto che sono di Rifondazione Comunista…
Scusate se intervengo …. non sono purtroppo più giovane però capisco perfettamente il bisogno di creare nel nostro Comune uno spazio per tutti – giovani – e meno giovani – dove le persone di tutte le età si possono incontrarsi, confrontarsi, crescere insieme e sviluppare delle idee e dei progetti nuovi per il bene di tutta la comunità. E’ già da qualche anno che, per quanto mi riguarda, nel nostro Comune c’è il bisogno della creazione di un centro per i vari gruppi sportivi, culturali ecc. e associazioni di volontariato presenti sul territorio dando a tutti la possibilità di usufruire delle stanze gratuitamente per svolgere le loro varie attività magari a turni durante la settimana. Ho già chiesto questa cosa nel passato ma non ho mai avuto una risposta. Vedo che le idee e la voglia di cambiare e di maturare socialmente e culturalmente non mancano quindi chiedo all’Amministrazione perché non prendere seriamente in considerazione questa richiesta ?
Ps. Mi permetto di fare una modesta osservazione alla Redazione – non ci dovrebbe essere dei limiti sul tipo di linguaggio che viene usato ? Ho notato in alcuni commenti di questa lunga conversazione, con grande dispiacere, la presenza di alcune “parole” non molto piacevoli che forse andrebbero cancellati o modificati prima della pubblicazione.
via, per favore…
non stiamo a giudicare le idoli musicali e politiche di nessuno, stiamo discutendo (più o meno adeguatamente, con questo concordo con sonia) di aprire uno spazio per qualcuno che voglia far trapelare il suo entusiasmo nel fare qualcosa di nuovo…
alla fine bisogna parlarsi chiaro: se uno vuole fare qualcosa, si rimbocca le maniche e la fa, altrimenti vuol dire che ha voglia di parlare da seduto… e lo dico da ventenne che si da da fare un’estate insieme ad altre persone, proprio per evitare pessimismi della serie “barga è morta”. fino a che si continuerà a dire così è inutile organizzare cose come le piazzette… è morta no, allora lasciamo stare tutto e aggiriamoci per i bar a fare il karaoke la sera, che sicuramente da soddisfazione, soprattutto per i turisti che vengono qui per passare le vacanze.
Anche da questa discussione si evince quanto Barga sia in un momento di svolta. Ragazzi dobbiamo rendere merito all’associazione del BJ di aver tenuto in questi anni di oblio “la cenere ardente”, così come Barganews, OperaBarga e le altre poche associazioni che si sono prese la briga di organizzare cose a loro rischio. Adesso se vogliamo che il fuoco divampi dobbiamo unire le forze, pur mantenendo la propria attività e associazione che però devono diventare ben coordinate fra loro, e gli eventi avere una programmazione annuale in modo da poter essere comunicati e promossi. Proprio per questa ragione è da molto tempo che proponiamo la ricostituzione della Proloco. avremmo anche individuato una personalità garante che potrebbe condurla con onestà e competenza. La persona in questione è Lucia Morelli che a dirla tutta non ha ancora risposto alla nostra candidatura.
Totalmente d’accordo. Lavoriamo tutti insieme, , ognuno con la sua associazione, le sue persone, la sua personalià e quello di buono che può portare, ma cominciamo a pensare tutti insieme.
Quanto alla Proloco, è un argomento di cui so talmente poco che non saprei cosa risponedere. Purtroppo non ho nemmeno il piacere di conoscere Lucia Morelli ma perchè no … valutiamo anche questo.
Ciao ispirati, avanti così 😉
Anzi, ora ho capito anche chi è … l’ho trovata a Fornaci In Canto se non sbaglio 🙂
Grazie del supporto Simone. Lucia assieme a Nicola Salotti e Massimo Salotti si è data molto da fare negli ultimi anni a organizzare e promuovere manifestazioni di carattere culturale vedi Fornaci in Canto e Spasso tra l’arte. Ha collaborato sia con le istituzioni che con le associazioni dei commercianti. Sarebbe al di fuori delle logiche politiche ed è una ragazza giovane. Comunque è solo una proposta, però ci crediamo molto.
Non tocchiamo l’argomento della Proloco per favore ! E’ già qualche anno che richiedo la ricostituzione di questo ente. Proprio l’altro giorno ho affrontato l’argomento con il Comune senza nessun esito. Io ho fatto parte di un gruppo di persone che hanno cercato di farlo funzionare ma non era così semplice. Comunque mi fa molto piacere che sono altre persone come me che credono in questa cosa e sarebbe opportuno affrontarla seriamente. Comunque vorrei sottolineare che la Proloco ha uno suo statuto specifico e che le persone devono essere elette democraticamente secondo quanto previsto dallo statuto stesso. Senza entrare in merito alla vostra “candidatura”, ci sono tante persone valide che potrebbe condurla con la stessa competenza e onestà che citi … il problema non è questo purtroppo.
sentite ualleri! lasciamo stare parole e offese tirate a caso (preso un attimo male e quindi aggressivo personalmente, lasciamo stare anche la politica (poi nel caso al sig. marroni spieghiamo bene cosa si fa in un centro sociale e che esistono dall’estrema destra all’estrema sinistra quindi non so di quali idee parlasse), siccome le parole stanno a zero non è che faremmo prima a discuterne tutti di persona su quel che vogliamo fare?
sono d’accordo con te ! Ci sono troppi argomenti da affrontare ed ovviamente così è non è possibile. Qui non devo entrare la politica, ne interessi personali ecc. ma solo la voglia di fare per il bene del nostro comune. Quindi dato che le idee ci sono e anche le persone allora organizziamo un incontro !
Non ci trovo niente di strano nel discutere, e non ritengo che si siano usate parole offensive o altro caso mai ognuno ha parlato con fervore il che denota interesse nelle cose e non può essere altro che positivo. Non credo quindi che sia necessario chiedere scusa a nessuno. Mi rivolgo ad Andrea, non credo che i tuoi interventi abbiamo sortito un cattivo effetto, quando si parla di qualcosa è sempre positivo, ci tengo a precisare che non ho detto che stai lì a girarti i pollici il mio era un discorso più generale che esulava da giudizi sulla tua persona, visto che nemmeno ti conosco non mi permetterei mai, ma piuttosto su una situazione giovanile abbastanza diffusa. Per il resto quello che ho detto non voleva essere un’ostentazione ma semplicemente un elenco di fatti concreti, che non vanno presi come un tentativo di schiacciare nessuno, ma semplicemente per quello che sono, fatti incontestabili, non vedo perché non si possa dire quello che è stato fatto senza che nessuno si senta schiacciato o che venga avvertita come una sbrodolata autoreferenziale, di solito quando qualcuno prende le cose in questo modo è perché tutto sommato non si è impegnato così tanto in concreto per qualcosa e di conseguenza ha la coda di paglia, e scarica le proprie frustrazioni su chi qualcosa di concreto l’ha fatto, se così non è chiedo scusa ma allora evitate di dire stronzate perché di quello allora si tratta. Sulla tecnica da democristiani lascerei perdere non mi addentrerei in speculazioni politiche a mio avviso inutili in questo contesto. Se ti ho accostato al messaggio è perché mi sembrava tu fossi d’accordo con quell’operazione, premetto che in ogni caso non ci vedo niente di violento nemmeno nella frase che di per se può avere diversi significati, la mia in ogni caso era una valutazione che rivolgevo a te ma che voleva essere di senso generale, quindi non prenderla sul personale non era mia intenzione, per il resto non credo sia stato sollevato nessun vespaio si ragiona semplicemente sulle cose come sarebbe normale fare sempre, e non credo che negli intervenuti ci sia nessuno che vuole lasciare le cose così come sono, questa forma di vittimismo francamente non la condivido. Nessuno mi sembra che abbia chiesto a nessun altro di tacere, quindi ben vengano gli interventi, se poi si può portare la questione più in concreto io sono qua, insieme a molti altri siamo sempre ad incontrarci di persona per decidere cosa vogliamo fare non vedo perché sia così difficile farlo in questo caso. Per quanto riguarda la Pro-Loco io sono d’accordissimo che ci debba essere.
A proposito ho visto bene le foto del collage e devo dire che era ben fatto, complimenti!
E, aggiungo, in luoghi magari più adatti e creati appositamente, MAGARI NE VENISSERO PROPOSTI ALTRI.
Meglio di tanti manifesti UFFICIALI che si vedono in giro.
Leggo solo adesso tutte le opinioni scaturite dall’articolo in questione e, al di la di candidature varie per la costruzione di un organo di coordinamento, occorre prendere atto dell’evidente “emergenza espressiva e comunicativa”. Per costruire un percorso di futuro è necessario leggere i segnali. Occorre a questo punto davvero aprirci alla ricchezza del confronto per far comprendere agli scettici che, in questo momento di ridefinizione di valori, l’arte e la cultura possono davvero assumere ruolo determinante per la trasformazione sociale.
La sequenza del’assessore intento nella rimozione del graffito è grottesca.Complimenti a chi l’ha attaccato,non ha deturpato niente e il lavoro è di buona fattura.Così come il messaggio:semplice ed efficace.
A me invece la sequenza fotografica è piaciuta molto.
Se qualcuno avesse tempo, voglia, talento e senso dell’umorismo per trasformarla in una striscia tipo le vecchie “Da Aristo” viste su barganews, potrebbe diventare ancora più divertente.
Magari si potrebbe organizzare un “concorso di idee” come quello per il rilancio dell’area del Giardino… Anzi, forse l’autore del murales aveva proprio in mente di valorizzare la zona con la sua opera, fra l’altro regalata alla collettività senza chiedere fondi o finanziamenti a nessuno.
Da Aristo is here