Avevo deciso di evitare con estrema cura l’attuale situazione politica. Non tanto per non aver nulla da dire, figuriamoci, ma perché davvero lo spettacolo è oltremodo disdicevole. Mentre stiamo perdendo di credibilità in tutto il mondo Silvio B. ha cambiato tremilacinquecentosedici volte la manovrina inchiappettina, grondante sangue, si il nostro. Non ci capisce più nulla nemmeno lui. Probabilmente nella confusione riuscirà ad autotassarsi, speriamo. Piccoli Comuni e Province sono abolite: no, si, forse, no, si. Taglio dei parlamentari, si ma fra qualche anno. Vai con il rebus pensioni. L’unica certezza è che stiamo pagando gli odiosi ticket sanitari dichiarando allegramente al nostro caro farmacista in che fascia di reddito stiamo. Lla cosa mi fa alquanto schifo, tanto più a Barga dove tutti ci conosciamo. Gli impiegati pubblici, ebbene anche il sottoscritto non lo nascondo, devono aspettare due anni per il tfr: ma che significa? Un parlamentare prende 16mila euro al mese e io devo aspettare due anni. Non che la cosa mi tocchi però, così come la storia delle pensioni, perché, appunto, io morirò sulla mia scrivania a ottanta anni compiuti. Apportando, fra l’altro, vecchio rincoglionito, un gran contributo di idee nuove e fresche al mio lavoro. La cosa più bella poi era l’idea di pubblicare i redditi di tutti così potevamo additare senza pietà l’evasore: tutti novelli investigatori impegnati a spiare il vicino che, ahimè, si è permesso di fare una grigliata di pesce dichiarando 10 mila euro l’anno. Come potrà permettersela? Nel dubbio chiamo il sindaco, l’assessore comunale al bilancio, il presidente della Provincia, l’assessore provinciale al Bilancio, in Regione (non si sa mai); avviso l’agenzia delle entrate, la Guardia di Finanza e poi, che gli vada di traverso al vicino grigliatore, i vigili del Fuoco che gli spengano il maledetto grill. Ma che diamine. Chi evade le tasse è un ladro, ruba a noi e va trovato, sono d’accordo. Con altri metodi però.
Siamo su una macchina in discesa senza freni, e con la frizione rotta. Speriamo almeno che qualcuno ci rimanga sotto, metaforicamente parlando si intende. Avrei una proposta: l’attuale opposizione la metterei tutta sulla traiettoria della macchina….. sono morti con onore, per la Patria, si sono sacrificati ma hanno fermato l’auto. Tutto azzerato: Silvio B. e amici a casa, nuove facce nel centro sinistra vittorioso alle elezioni di marzo 2012. Ops, la sveglia; cavolo, mi devo alzare per andare al lavoro.
Si… però non ti far fregare anche te dal “comodo luogo comune” che va di moda adesso: “tanto son tutti uguali” o da quell’altro: “… si, perchè quando c’erano quell’altri, che han fatto?”
Tutti quelli che l’hanno in bocca, han votato Silvio!
Siamo in due, Flavio. E purtroppo le cose non cambieranno mai finchè non si riuscirà a tornare a votare (non certo nel 2013, non sono quelle le elezioni): cambieranno solo se ai sudditi di Loro Maestà gli Eletti (da chi non si sa, visto che di fatto si nominano da loro e a noi lasciano solo, per chi lo ha fatto ancora e sono poco più della metà degli italiani) la misera scelta di dire se sono più di qua o più di la, visto che poi chi va in parlamento, ma anche in regioni, province, comuni) lo decidono loro dimettendosi da questo o quel collegio) si decideranno una volta per tutte a mettersi da parte e far votare liberamente la plebe.
SVEGLIATI VALTER, dormivi ancora: per 16000 euro al mese non lo lasceresti neanche tu quel posto, neppure con la forza, è solo invidia la tua…