Large crowds this afternoon in Filecchio for a sporting event with a difference. An event which does not appear on television, is hardly reported in newspapers and for many people has acquired the label”an urban myth” as they are unsure if it is a real event or not.
For those in the know, cheese rolling is not a mythical beast. It is not something that was done in the past and in modern Italy no longer exists but is instead a closely contested, dynamic sport with a guiding body laying down strict rules to the competitors. It is not a sport for the weak of heart, poor spirit or weak constitution – and that goes not just for those taking part but also for the spectators lining the route.
As part of the final events (article here) for this years annual sagra della polenta e uccelli, now in its 43rd year, the organisers set up the 1st Filecchio Cheese Rolling competition – Tiro della Forma
Three teams comprising of three athletes, competing against each other in the narrow streets of Filecchio to see which team can move a cheese from one end of the village to the other in the least possible throws.[dw-post-more level=”1″]
To imagine this just think of a game of golf but instead of a tiny white ball being the centre of attention, you have to enlarge your idea and instead replace that tiny object with a huge Parmesan cheese weighing 22 kilos and it not being struck with sticks but is instead thrown and rolled along the ground.
Cheese throwers wrap a long strap around the cheese and attach the free end of the strap to their wrist. There’s a run-up and a jump, launching the cheese and using the leather strap as it unwinds to ‘whip’ it and give it maximum momentum.
The men are not small men – you need a certain physique to be able to throw and control 22 kg of cheese moving at high speed over an uneven ground but as the contest continued through the afternoon it also became obvious that technique is of a vital importance – it is not just about brute force.
For the spectators the sport of Tiro della Forma is not without its dangers as a missed timed throw or a badly deflected fast moving cheese can cause quite severe injuries. Luckily in the narrow streets of Filecchio there were marshals not just guiding the competitors but also making sure that any spectators were out on the danger zone but still it paid to be alert that afternoon.
Parmigiano-Reggiano is a hard granular cheese, cooked but not pressed, named after the producing areas near Parma, Reggio Emilia, Modena, and Bologna (all in Emilia-Romagna), and Mantova (in Lombardia), Italy. Under Italian law only cheese produced in these provinces may be labelled “Parmigiano-Reggiano”, while European law classifies the name as a protected designation of origin. It is informally known as the “king of cheese.”
httpv://www.youtube.com/watch?v=xeDKKJyBP9E
1st Team
Santi Nico
Lazzurri Roberto
Ronei Roberto
2nd Team
Pellegrini Sandro
Pennacchi Pierluigi
Mori Fabrizio
3rd team
Merrighi Davide
Monti Marino
Fornari Mirko
Tanta gente questo pomeriggio in Filecchio per un evento sportivo abbastanza raro. Un evento che non appare in televisione, di cui difficilmente si parla sui giornali e che per molte persone e ha acquisito l’etichetta di un “mito urbano” e che non sono nemmeno sicure se è reale oppure no.
Per coloro che invece lo conoscono il tiro del formaggio non è una creatura mitologica. Non è qualcosa che si faceva in passato e nell’Italia di oggi non esiste più, ma è invece uno sport vivo, forte e dinamico con ferree regole per i suoi partecipanti.
Non è uno sport per deboli di cuore, per coloro dallo spirito povero o di debole costituzione e questo vale non solo per i partecipanti, ma anche per gli spettatori lungo il percorso. Nell’ambito degli eventi finali (articolo qui) dell’annuale sagra della polenta e uccelli, alla sua quarantatreesima edizione, gli organizzatori avevano previsto anche il 1° Concorso Filecchio Tiro della Forma” al quale hanno preso parte tre squadre di tre atleti, che hanno gareggiato lungo un percorso ricavato nelle stradine di Filecchio. La gara consisteva nel “tirare” un formaggio da oltre 22 kg da una parte all’altra del paese.
Per immaginare questo tipo di competizione basta fare riferimento ad una partita di golf, ma invece di una piccola pallina bianca che sta al centro dell’attenzione, è necessario allargare la tua immaginazione e sostituire quel piccolo oggetto con un enorme parmigiano; una forma che non essere colpita con le mazze, ma che invece viene fatta rotolare per terra. Ma che ugualmente deve percorrere con il minor numero di lanci un percorso prestabilito..
I lanciatori di formaggio avvolgono una lunga cinghia intorno alla forma, collegando l’estremità libera della cinghia al loro polso. Dopo una rincorsa ed un salto finale lanciano la forma utilizzando la fune che alla fine viene usata quasi come una frusta per dare slancio massimo alla spinta.
Non si tratta di piccoli uomini – hai bisogno di una certa fisico per essere in grado di lanciare e controllare 22 kg di formaggio ad alta velocità su un terreno irregolare – ma come si è visto durante la gara che è andata avanti per tutto il pomeriggio, non basta solo la forza bruta; è di vitale importanza anche la tecnica.
Per gli spettatori lo sport del Tiro della Forma non è senza pericoli perché se non si presta attenzione, mentre si assiste alla gara lungo il percorso, si può anche venir colpiti dalla pesante forma in caso sia stata lanciata male ed esca dal suo percorso.
Per fortuna nei vicoli di Filecchio c’erano i “marescialli” non solo a guidare i concorrenti ma anche fare in modo che qualsiasi spettatori si tenesse a debita distanza dalla zona di pericolo.
prima squadra classificata:
Santi Nico
Lazzurri Roberto
Ronei Roberto
Seconda squadra:
Pellegrini Sandro
Pennacchi Pierluigi
Mori Fabrizio
Terza squadra:
Merrighi Davide
Monti Marino
Fornari Mirko
lancio della forma di formaggio
1. II gioco del lancio della forma di formaggio viene effettuato con forme di formaggio dello stesso peso e dimensioni (diametro e spessore) ed una cordella o fettuccia per effettuare il lancio;
2. Poiché le forme di formaggio (pecorino, asiago, parmigiano ecc.) sono create con i pesi e misure notevolmente diverse, le gare vengono suddivise per categorie (leggera fino a kg 1,500, media leggera fino a kg 3, media fino a kg 6,500, pesante fino a kg 16 e massima oltre kg 25) secondo il peso, nell’ambito di ciascuna categoria debbono essere scelte forme uguali che dopo ogni gioco vengono scambiate tra i contendenti:
per facilitare il lancio, il lanciatore avvolge intorno alla forma una fettuccia o cordella sia per facilitare la presa sia per imprimere una maggior forza rotativa;
3. II campo di gioco in genere è una strada campestre oppure delle piste in terra battuta;
4. Ogni gara consiste nel lanciare la forma il più lontano possibile con un numero prefissato di lanci;
5. Ogni partita o gara viene disputata in più giochi; por ogni. gioco vengono effettuati vari lanci a seguire, si aggiudica il gioco il lanciatore o la squadra che, dopo il numero di lanci prefissato ha percorso la maggior distanza;
6. Le origini di questo gioco, per le gare amatoriali non di campionato, impongono il rispetto delle regole tradizionali locali che diversificano nel numero di lanci e nel modo di percorrere la strada.
La regola comune per tutte le gare di lancio della forma di formaggio è quella che il vincitore riceve in premio la forma di formaggio giocata dall’avversario;
7. In caso di rottura della forma durante il gioco, la parte maggiore determina il segno per ripartire con il tiro successivo, mentre i rimanenti pezzi sono a disposizione degli spettatori che seguono la gara per essere subito mangiati.
Inoltre è tradizione che il vincitore, in segno di rispetto ed amicizia, al termine della gara oltre a stringere la mano al vinto offre a questo un bicchiere di vino.
Per tutte le norme di gara, vale l’apposito Regolamento del lancio della Forma di Formaggio. – source FIG e ST
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