La bella giornata di oggi fa sembrare i 240 millimetri di pioggia caduti ieri sera in tre ore solo una parentesi.
Ma a ricordare la terribile nottata a chi non l’ha vissuta in prima persona ci sono ancora oggi tracce evidenti: strade interrotte o in via di ripristino sono i segni più evidenti, ma anche dove ormai tutto sembra risolto, fango e pietrisco sulla carreggiata, terreni zuppi d’acqua, cumuli di foglie e detriti lungo le cunette ricordano la pioggia torrenziale di ieri notte.
Nel caos della nottata – si ritiene che il Comune di Barga sia stato forse il più colpito nella Valle – sono sicuramente diverse le sciagure “non successe”, quelle cioè che non hanno preso dimensioni di urgenza: almeno due riguardano il centro storico, ma chissà quante altre situazioni di pericolo, poi risoltesi spontaneamente si sono verificate in tutto il comune.
Una su tutte lo smottamento che durante la notte si è verificato sotto il ponte Lombardini a Barga.
Dal lato più vicino a via Pontevecchio, un grande fronte di materiale di riporto si è staccato scivolando più a valle.
La causa sembrerebbe essere l’“esplosione” del tubo che dalla strada e dal ponte sovrastanti raccoglie le acque reflue incanalandole poi verso l’area del Fontanamaggio.
Il danno comunque non è strutturale e quindi le case ed il pilastro del ponte non sono in pericolo: anzi, c’è anche un lato positivo, se proprio vogliamo vederlo, in questo smottamento: sono infatti riaffiorati i resti delle fondamenta medioevali del ponte che unisce il centro storico al Giardino.
Una magra consolazione, ma unita al fatto che il danno non è alle strutture portanti, fa rilassare un po’ tutti.
C’è un po’ più di agitazione, invece, tra gli abitanti di piazza Galletto, all’entrata di via di Borgo. Il problema del lento cedimento della piazza, infatti, con la pioggia della notte si è fatto marcato, e le pietre che compongono la parte anteriore della piazzetta appaiono adesso molto più sconnesse.
Questo ha portato l’allargamento della crepa che divide praticamente in due sezioni il muro di cinta di alcune abitazioni della piazza, più volte segnalato alle autorità.
La pietre della pavimentazione, nell’area più problematica, non sono cementate e questo ha fatto sì che, a causa della tanta pioggia unita alla pendenza innaturale assunta ormai dal piano, il torrente di acqua formatosi dilavasse e si infiltrasse proprio nell’area più delicata.
Lorenza Cardone, ingegnere residente in Piazza Galletto
Stamattina, con la luce del sole, è evidente un ulteriore sprofondamento che ha allarmato chi vive nella piazzetta.
Sicuramente altre situazioni del genere si sono verificate sul territorio, fortunatamente senza recare conseguenze dirette o senza richiedere l’intervento delle autorità; per questo, se volete, potete segnalarci lo ”scampato pericolo” postando un commento qui sotto.