L’esperienza pilota del servizio di salute mentale del Valle del Serchio, sul territorio dell’Azienda USL 2 di Lucca, ha trovato una ribalta nazionale nel convegno “Salute mentale e convivenza”, che si è svolto a Firenze, presso l’Auditorium di Rifredi del Monte dei Paschi, il 10 e 11 novembre scorsi, organizzato da CittadinanzAattiva
Importanti sono state soprattutto le parole pronunciate nell’occasione dall’assessore regionale alla sanità Daniela Scaramuccia che ha detto:
“Quella di Schesis è un’esperienza pilota nel campo della salute mentale, unica a livello nazionale e, credo, anche internazionale. Un’esperienza che nasce dal territorio ed è intimamente collegata con le risorse sociali, professionali, strutturali e strumentali. Mi auguro che questo modello faccia scuola e che progetti analoghi possano nascere nel resto della Toscana e in altre regioni d’Italia. Sicuramente, di questa esperienza terremo conto nella formulazione del nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale”.
“Schesis – ha inoltre affermato la Scaramuccia – si è impianta su un servizio che risponde alle esigenze della comunità dov’è insediato e che, funzionando 24 ore su 24, per tutti i giorni dell’anno, ha reso sempre meno necessario il ricorso al servizio psichiatrico di diagnosi e cura ospedaliero”.
La Scuola è aperta a Fornaci dsi Barga dal 2009. E’ diretta dal dottor Mario Betti e questa iniziativa si è posta fin dall’inizio lo scopo di promuovere un nuovo modello organizzativo ed operativo per la salute mentale. Al percorso formativo partecipano ogni anno medici, psicologi ed altre figure professionali provenienti da tutta Italia che operano, o intendono operare, nei servizi pubblici territoriali. Accanto all’approfondimento teorico, vengono offerte occasioni di formazione pratica ed esperienziale.
In realtà già dal 2005 in Valle del Serchio era stata avviata una sperimentazione regionale incentrata sull’applicazione di nuove modalità e su nuovi criteri di trattamento.
Particolarmente importante è l’integrazione coerente dei vari interventi terapeutici e riabilitativi. Alle classiche terapie farmacologiche si abbinano altre forme di trattamento, quali la Light Therapy, la Ionorisonanza Ciclotronica, la Cromoterapia e le Medicine Complementari, insieme alle più avanzate psicoterapie relazionali e costruttiviste, che trovano il loro armonico completamento nei trattamenti corporei e transpersonali e nelle psicoterapie a mediazione artistica.
Si tratta di un’iniziativa innovativa nel panorama culturale italiano e forse anche in ambito internazionale. Viene infatti proposto un corso di perfezionamento di carattere pubblico, svincolato dai classici schemi di formazione delle università e delle scuole private. La scuola vuole offrire una formazione articolata ed approfondita, in grado di incidere sia sulle competenze tecniche che sulle abilità relazionali ed empatiche. I partecipanti hanno modo di apprendere sul campo le modalità organizzative, gestionali ed operative dei servizi per la salute mentale. Viene offerta la possibilità di impostare colloqui interpersonali e di cimentarsi con la complessità dei gruppi, contando sul supporto di una supervisione diretta. Si porta quindi avanti un percorso esperienziale, volto a potenziare la capacità di gestire le proprie emozioni e di offrire contenimento relazionale al paziente ed ai familiari.
La novità di Schesis è che nasce “dal territorio” ed è intimamente collegata con le risorse sociali, professionali, strutturali e strumentali presenti e attivate “sul territorio” stesso.
La Scuola è anche e soprattutto pratica, perché è inserita in un servizio che risponde alle necessità e alle esigenze della comunità e che, funzionando 24 ore su 24, per tutti i giorni dell’anno, ha reso sempre meno necessario il ricorso al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura ospedaliero.