Marrakech Express è una canzone del 1969, del gruppo Crosby, Stills, and Nash, ma è anche il titolo del celebre film di Gabriele Salvatores (che dal brano prende spunto) del 1989. Se tanti anni fa ho scelto di venire in Marocco (la prima di una lunga serie di volte) lo devo proprio a questa pellicola che in buona parte ripercorre molti dei luoghi che vi ho raccontato.
Ho voluto dare così questo titolo all’ultimo capitolo del mio diario di viaggio in Marocco dove le tappe che vi racconto sono quelle di Ait Ben Haddou e di Marrakech, una delle città più belle, più affascinanti ed intriganti del Marocco ed anche una delle più faticose da vivere come turista o viaggiatore tanto è alto l’assillo dei venditori (ma non lasciatevi spaventare…).
Partiamo da Ait Ben Haddou dove si trova senza dubbio la Kasbah più famosa del Marocco, una vera e propria fortezza dalle splendide sfumature rosa in una eccellente posizione da cui si domina il deserto circostante ed il fiume sottostante. Secondo gli studi risalirebbe al XI Secolo, ma nonostante l’età gode di ottima salute in quanto più volte “ritoccata” e rimessa a posto… a volte anche con dubbie aggiunte architettoniche.
L’avrete sicuramente vista come sfondo o location di qualche film. A me piace ricordare “L’uomo che volle farsi re” (The Man Who Would Be King), un film del 1975 diretto dal regista John Huston, basato sul romanzo “L’uomo che volle essere re” di Rudyard Kipling del 1888 con Sean Connery e Michael Caine; ma qui sono stati anche girati “Lawrence d’Arabia”, “Il Gladiatore” oppure, per quanto riguarda la cinematografia italiana, il “Gesù di Nazareth” di Zeffirelli. Si deve proprio a Zeffirelli buona parte dello stato di conservazione attuale di questa bellissima Kasbah dato che dietro sua decisione fu ricostruito gran parte del villaggio.
La Kasba di Ait Ben Haddou si trova a 39 km da Ouarzazate ed è oggi patrimonio dell’UNESCO.
La si raggiunge dal polveroso villaggio che sta al di qua del fiume dove troverete anche diverse sistemazioni per la notte ed alcuni negozi. Per visitarla non c’è da pagare niente, ma non mancherete di trovare qualcuno che vi chiederà un contributo di 10 dirham per farvi accedere alla Kasbah da una abitazione privata. Comunque sia una visita questo posto lo merita senza dubbio e fra l’altro, 7 km oltre, potrete visitare anche la Kasbah meno ritoccata e sicuramente suggestiva di Tamdaght. Da qui poi la strada si inerpica nelle montagne dell’Atlante. Un tempo ci voleva il fuoristrada, ma adesso questo tratto vi conduce (più o meno agevolmente…. la strada è in alcuni punti “asfaltata” in modo alquanto relativo…) al villaggio di Telouet e da qui alla strada principale per Marrakech poco sotto il passo di Tizi n’Tichkla, attraversando paesaggi montani e vallate profonde di rara bellezza, costellate di villaggi dai colori ocra e rosa.
E’ proprio da qui che poi abbiamo proseguito verso Marrakech.
Già, Marrakech…. Fin da quando ho iniziato a scrivere questo diario ho avuto questo dubbio: come fare a descrivere questo posto? Sono così forti le sensazioni, le emozioni, sono così tante le distrazioni e le cose da vedere, è così travolgente il caos preordinato che manda avanti da secoli e secoli, come fosse sempre lo stesso giorno, questa città, che non credo di riuscire a raccontarvi tutta la mia Marrakech.
Non resta che darvi un solo, unico consiglio. Venitela a vedere ed a scoprire. A ognuno di voi saprà regalare qualcosa di speciale e ad ognuno di voi, ne sono certo, rimarrà nel cuore. A me, ma anche a Valeria, forse è rimasto il momento del tramonto nel luogo simbolo di questa città, la conturbante piazza Djemaa el-Fna: il suono delle nacchere dei venditori d’acqua, il lamento insistente delle zampogne degli incantatori di serpenti, il ritmo dei tamburi dei musicanti Gnaoua crescono di intensità mentre il sole cala dietro il profilo del minareto della moschea Koutubia e la piazza, sera dopo sera, mese dopo mese, stagione dopo stagione, diventa un grande teatro a cielo aperto dove si ripete immancabile ed immutabile, uno spettacolo che vi coinvolge e vi avvolge.
Potete salire in una delle tante terrazze dei ristoranti e bar che circondano la piazza per ammirare il tutto. Noi abbiamo scelto la terrazza del caffè CTM dove però nelle “ore cruciali” vi chiederanno in anticipo i soldi della consumazione. Prima ancora di entrare sulla terrazza… Mi ha fatto impressione vedere tra le altre cose la facciata nascosta del ristorante Argana, distrutto nella primavera scorsa da un attentato…
L’aspetto della piazza cambia durante la giornata: di mattina e pomeriggio è sede di un vasto mercato all’aperto, con bancarelle che vendono le merci più svariate (dalle stoffe ai datteri, alle spettacolari spremute d’arancia, ed alle escargot, le lumache cdhe qui vanno di gran moda come in Fracia) e da “professionisti” dediti alle attività più svariate: le decorazioni con l’henné, i cavadenti, suonatori, incantatori di serpenti…
Verso sera le bancarelle si ritirano e subentrano banchetti con tavole e panche per mangiare cibi preparati al momento e, più tardi, arrivano musicanti e cantastorie e lo spettacolo… è in scena
Solo poche di queste attività sono indirizzate ai turisti (più che altro gli incantatori di serpenti, i saltimbanchi ed i venditori d’acqua): la piazza è infatti molto vissuta dai locali, mentre i venditori di souvenir per turisti sono allineati lungo il lato nord, dove iniziano i suq (mercati coperti, sempre ad uso dei marocchini più che per i turisti).
Inutile dire che le attività pensate per i turisti sono quelle dove probabilmente prenderete qualche fregatura. Non provate mai a fotografare gli incantatori di serpenti, i venditori d’acqua, le scimmie ammaestrate, gli Gnaoua se prima non avrete concordato il prezzo; vi troverete altrimenti a sentirvi chiedere oltre 200 dirham per uno scatto ed a spiacevoli discussioni (che spesso non eviterete anche se il prezzo lo avrete contrattato). Non vi perdete d’animo! Con qualche astuzia, oppure con una buona dose di decisione, pazienza ed abile arte di contrattazione, ce la potete fare…
Non vi tragga in inganno quanto detto sopra, nonostante assilli di questo genere a Marrakech non manchino, il gioco vale la candela e la piazza è uno spettacolo da non perdere. Basterebbe solo questo luogo per raccontarvi la bellezza di Marrakech. Basterebbe una giornata intera in questa piazza per rendere il vostro viaggio indimenticabile.
Ma se non siete ancora sazi, Marrakech ha tanto altro da offrirvi ed un’altra esperienza da non mancare è il perdersi nelle labirintiche vie dell’attiguo mercato coperto o nei luoghi che lo circondano, magari ad osservare dall’alto della terrazza di qualche locale, mentre sorbite un aromatico caffè alla cannella, il brulicare ed il via vai sottostante. Faranno di tutto i venditori dei vari souq a convincervi a visitare i loro negozi ed a comprare, ma rispetto a qualche anno fa (nonostante una buona dose di pazienza sia ancora necessaria) sarà abbastanza divertente contrattare e scambiarsi battute con loro e troverete un sacco di cose veramente originali da portarvi a casa… peccato per le restrizioni sul peso dei bagagli del volo Ryanair, vi verrà da dire….
Se poi siete appassionati di architettura, di storia e monumenti, troverete quello che cercate. Non perdetevi la perfezione e la meraviglia architettonica della Medersa (scuola coranica) di Ali ben Youssef con gli intagli intricati delle cupole in legno di cedro ed i balconi delle piccole celle dove erano ospitati gli studenti con le grate in legno traforate; o l’imponenza della moschea della Koutoubia; o i bellissimi soffitti dorati ed i intarsiati del Palais de Bahia; o la cupola dipinta della camera nuziale del Dar Si Said che vi farà dimenticare, tanto è strabiliante, quanto visto in precedenza. Ma non perdetevi anche la suntuosa sala delle dodici colonne delle Tombe dei Saaditi ricca di marmi di Carrara e arcate decorate di rara eleganza.
Marrakech è un luogo ideale anche per gli appassionati della buona tavola e tra le cose da non perdersi, se non altro per lo spettacolo, quella diconcedersi una cena in un ristorantino affacciato su Palce Djemaa el-Fna oppure sedersi a cenari ad uno dei tanti ristoranti volanti che la sera animano la piazza.
L’ultima cosa che mi ricordo di questo viaggio in Marocco è il canto del Muezzin nella giornata prefestiva del giovedì, ascoltato seduto al ristorante nella grande piazza. Una costante di ogni viaggio in Marocco ed anche una delle cose che vi porterete per sempre nel cuore insieme al grande bagaglio di bellezzze ed emozioni che (a dispetto delle limitazioni di peso della Ryanair), ritornerà a casa con voi.
Bslama, arrivederci, Marrakech,
Che ci siano una nuova occasione di incontrarci… inshallah!
PERNOTTAMENTI E PASTI
Ait Ben Haddou
Auberge SouSou, sulla strada. Omelette berbere a 40 dirham. Locale trasandato, ma personale gentile e simpatico.Auberge Baraka (tel. 024 890305 – sulla strada). 400 dirham in due in mezza pensione. La scelta peggiore tra quelle di questo viaggio. La cena nel salone marocchino sotto la tenda da cerimonia non è stata male, ma la gestione un po’ troppo “giovanile” di questo locale (che ai tempi d’oro che mi ricordavo doveva essere gestito dai genitori degli attuali proprietari), lascia un po’ a desiderare in puntualità e soprattutto in pulizia. E’ comunque la migliore scelta economica per chi decida di fermarsi ad Ait ben Addou e a parte i lenzuoli “non proprio di bucato” offre camere con doccia e acqua calda.
Marrakech
Disdetta! Non mi ricordo come si chiama! In un paio di occasioni abbiamo pranzato e cenato in uno dei ristorantini che si affacciano sulla piazza con prezzi in due che sono variati da 90 a 100 dirham tutto compreso. E’ il secondo sulla destra appena entrati sulla piazza provenendo da Rue Riad Zitoun el-kedim e sulla tende vedrete che è uno di quelli consigliati dalla guide Routard.Aqua. Place Djemaa el-Fna, 68. Un caffè moderno con terrazza panoramica. Ideale per spuntini veloci a pranzo o, se avete proprio nostalgia, per una pizza. Prezzi nella media marocchina.
La Maison du Couscus (tel 024386892 – Rue Bab Agnau). Couscous da 60 a 85 dirham. A prima vista si potrebbe pemnszare ad un classico luogo acchiappaturisti, ma il couscous che si mangia qui non ha eguali e comunque il solene marocchino pè accogliente. Per una esperienza del palato unica prendete uil coucous Royal, quello spexiato con salsiccia di Merguez.
Riad Des Eaux (24, Derb Lakhdar – Riad Zitoune Lakdim – tel. 0524428072; cell. 0667661855 – www.riaddeseaux.com – riad.eaux@menara.ma). L’ultima concessione al lusso di questo viaggio in un bellissimo riad nel cuore della Medina, ma veramente a due passi da Place Djemaa el-Fna. Posizione eccellente. Costo per due notti con pernottamento e prima colazione 1200 dirham. Centoventi euri spesi bene.
Mustapha si farà in quattro per voi; la colazione suntuosa è servita in un patio che da sul cortile e vi farà iniziare bene la giornata. Dispone di camere per tutti i gusti (e lussi) ed anche di una piccola Spa. La doccia della nostra camera era…matrimoniale!
INFO UTILI
Voli: Voli diretti da Pisa per Fes e Marrakech con Ryanair
Taxi: a Marrakech come anche a Fes se deciderete di prendere i taxi per raggiungere o lasciare l’aeroporto non dimenticatevi di insistere perché attivino il tassametro. Se non lo fanno dovrete contrattare il prezzo prima di partire, altrimenti vi troverete in discussioni…
Pericoli: fate attenzione ai calessi e soprattutto a motorini, scooter e biciclette, a Marrakech. Sono un vero e proprio pericolo pubblico e praticamente vi troverete circondati da mezzi più o meno improbabili a due ruote che sfrecciano a pochi centimetri da voi da tutte le parti.
httpv://www.youtube.com/watch?v=FYD5stX1Q_E