Alla Villa di Riposo Giovanni Pascoli sono sempre molte le attività di educazione all’immagine e di animazione che in particolare Sandra Rigali e Chiara Casci organizzano e che spesso coinvolgono anche i familiari degli ospiti o i bambini delle scuole elementari.
Uno dei frutti di queste attività è il giornalino mensile stampato con lo scopo di mettere su carta quanto successo nel mese precedente, oppure l’agenda o il calendario che ogni anno esce per Natale come sintesi dei progetti realizzati durante l’anno.
Per questo 2012 però il lavoro dei “nonni” della Villa è stato una cosa quanto mai pregevole e come risultato finale ha dato un bel calendario dedicato a Giovanni Pascoli.
Potrebbe sembrare un’iniziativa di cornice a questo importante centenario che ci accingiamo a vivere, ma in realtà è molto di più, dato che a monte ci sono intere giornate di “lavoro” (in realtà, però, un piacere) svolte dagli anziani guidati
da Chiara e Sandra.
I dodici mesi che compongono il calendario, infatti, sono illustrati con disegni di Sandra Rigali e poi colorati dagli ospiti della Villa durante i pomeriggi di educazione all’immagine: ognuno di questi disegni illustra la poesia scelta per il mese, rispettando anche, quando possibile, il periodo. Ecco quindi che gennaio si apre con la poesia “la Befana” e l’immagine di due belle calze appese al caminetto; marzo – doverosamente – riporta la “Canzone di Marzo” ed è descritta dall’immagine di una ragazza che getta al vento la pezzuola come narrato nella poesia e così via, comprendendo tutte quelle poesie che meglio descrivono i periodi dell’anno e le abitudini della Valle.
In più, ogni pagina del calendario, oltre alla poesia e all’illustrazione, ha una chicca in più: i ricordi raccolti tra gli anziani durante i momenti di animazione condotti da Chiara Casci, durante i quali si sono sviluppati veri e propri dibattiti su questo o quell’argomento, sempre relativo alle tematiche di Giovanni Pascoli.
Ecco dunque che – ad esempio – il mese di giugno, dedicato alla poesia La Cucitrice, è accompagnato dalle parole di un’anziana ospite che ricorda come “ai suoi tempi” era ovvio per tutte le ragazze saper cucire e preparare il corredo ancora da ragazzine; oppure agosto, che ospita la poesia Il Soldato di San Pietro in Campo, è raccontato da un ricordo di Elvia Buriani che ripercorre i tempi in cui si aspettavano notizie dal fronte di guerra nella speranza che fossero buone.
Così per dodici mesi non solo scorrono i giorni, ma anche poesie, disegni e ricordi, a volte anche preziosi, che riportano alla mente come era la vita un tempo, e nel caso di alcuni, come fu la permanenza del Poeta a Castelvecchio secondo quanto vissuto dai genitori degli ospiti.
Il pregio di questo calendario non è solo quello di essere un bel prodotto – curato nella grafica da ArteImmagine – dato che a monte c’è stato un grande coinvolgimento degli anziani della Villa, che hanno potuto ricordare, dibattere, rivivere la quotidianità della loro vita da giovani, restituendo ai posteri 12 ricordi sulla vita e le abitudini passate.