Dopo un periodo di riposo, forse troppo lungo, ieri mattina i bambini della scuola di Nave (LU) sono tornati al lavoro nell’Orto delle Meraviglie, un orto un po’ speciale che da quattro anni occupa un angolo del giardino della Scuola dell’Infanzia.
A pochi chilometri da Lucca e poche decine di metri dagli argini del Serchio, due cassoni di legno alti quarantacinque centimetri, larghi un metro e lunghi tre metri, per un totale di ben sei metri quadrati, sono l’anima pulsante delle attività didattiche del progetto “Coltiviamo il sapere“. Si tratta di un’esperienza appagante e preziosa che vede il contributo entusiasta di decine di bambini, sei bravissime insegnanti, due bidelle (noi usiamo ancora questo nome dal sapore autentico) e qualche volontario dell’Associazione AT&NA.
L’orto in questi anni ha visto crescere piante aromatiche, pomodori, girasoli, grano (da cui è stata ottenuta la farina!), zucchine, cavoli e molti altri ortaggi. Ma c’è di più: è cresciuto un senso civico che porta ad un attento rispetto dell’orto in quanto bene collettivo. A dispetto di una frequentazione massiccia dello spazio in cui si trova l’orto (circa 200 bambini tra scuola dell’infanzia e scuola elementare), in questi anni non ci sono stati danni apprezzabili e molte sono state le occasioni in cui i bambini hanno dimostrato una protezione istintiva del prodotto del loro pluriennale lavoro. L’orto è stato al centro dell’attività didattica anche al di fuori del progetto ispirando i personaggi della sfilata di carnevale, offrendo spunti per una prima matematica in erba, introducendo “temi difficili” come la malattia e la morte in un contesto delicato come quello scolastico. L’orto ha insegnato che il nostro cibo può essere prodotto a casa nostra secondo una logica vicina al concetto di “km zero” e “filiera corta”. I bambini hanno imparato che nessun risultato è certo, che il cibo è frutto del lavoro di persone e natura e merita rispetto. Molti bambini che ora frequentano la scuola elementare, quindi che non lavorano più nell’orto, ne portano il ricordo manifestandolo con orgoglio e non sono pochi i genitori che ancora oggi di fronte alle resistenze dei figli li convincono a mangiare verdure dicendo loro “guarda che viene dall’Orto delle Meraviglie!”.
Forti di tutto questo, ieri mattina, i lavori sono ripresi. Il livellamento del terriccio dopo una piccola aggiunta, un po’ di lavoro di zappa nel cassone delle aromatiche per ricavare spazio utile per una nuova coltura e… 20 piante di fragola e altrettante insalate sono andate a dimora. Ogni bambino ha dato il proprio contributo: chi ha aiutato a posizionare le piante, chi ha dato acqua, chi ha controllato lo stato di salute delle “vecchie” aromatiche e poi fornito loro l’acqua che da troppo tempo manca a causa delle scarse piogge. Il tutto in un momento di entusiasmo e condivisione che solo l’Orto delle Meraviglie sa dare.
La stagione dell’orto è appena iniziata e sarà nostra premura aggiornarvi. Intanto un ringraziamento doveroso va agli sponsor che hanno fornito in questi anni materiali e consulenza: l’Agricola Natali, Papeschi tutto per il fai da te e Ecoland. Tutti loro hanno contribuito a trasformare un’idea in una splendida realtà.