Si è rinnovato anche quest’anno l’appuntamento a casa Pascoli durante il quale i bambini delle scuole elementari sono invitati a ricordare il poeta attraverso il simbolo dell’aquilone. Ovviamente in onore alla celebre poesia con la quale Giovanni Pascoli volle immortalare l’innocente libertà dei fanciulli. Nell’anno del centenario l’appuntamento è stato reso più solenne dalla celebrazione della messa officiata dal vescovo di Pisa monsignor Paolo Benotto, che ha celebrato assieme al parroco di San Niccolò, don Ruggero Bencivenni e al proposto di Barga don Stefano Serafini.
Decine i bambini che sono arrivati alla chiesina sul colle di Caprona, ognuno con il proprio aquilone colorato e un mazzolino di fiori di campo da deporre presso la cappellina dove riposano Giovanni e Mariù Pascoli.
Presenti anche gli amministratori comunali, la Fondazione Pascoli, il presidente dell’Unione dei Comuni e la dirigente scolastica che, assieme al vescovo, hanno anche effettuato una visita alla casa museo e al parco circostante.
Poi il momento più divertente: il lancio di palloncini in cielo che come tanti aquiloni colorati si sono alzati sopra le teste dei bambini fino a scomparire in un garrulo vocio di fanciulli.
(foto Massimo Pia)
L’aquilone
C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d’antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.Son nate nella selva del convento
dei cappuccini, tra le morte foglie
che al ceppo delle quercie agita il vento.Si respira una dolce aria che scioglie
le dure zolle, e visita le chiese
di campagna, ch’erbose hanno le soglie:un’aria d’altro luogo e d’altro mese
e d’altra vita: un’aria celestina
che regga molte bianche ali sospese…sì, gli aquiloni! È questa una mattina
che non c’è scuola. Siamo usciti a schiera
tra le siepi di rovo e d’albaspina.