I prossimi mesi saranno decisivi perché la Regione approvi definitivamente il progetto del nuovo ospedale unico della Valle. Sindaci e istituzioni della Valle sono d’accordo ma ancora ignota sembra essere la sua ubicazione. Così non la pensa il Comune di Castelnuovo che fin dall’inizio ha le idee chiare. Anzi, il primo cittadino Gaddi e la sua Giunta hanno fatto di più, presentando pubblicamente, presso la Sala Suffredini, lo studio di fattibilità per la realizzazione della struttura unica che dovrà sorgere in località Piano Pieve.
Alla presentazione, svoltasi giovedì sera, erano presenti pressochè tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza del Comune di Castelnuovo, vari esponenti politici della zona, come il consigliere provinciale Comparini, oltre a rappresentanti di varie associazioni e comitati cittadini. Sala gremita ma completamente assenti i sindaci (o chi ne facesse le veci) degli altri comuni della Valle del Serchio, che erano stati invitati.
L’ing. Tognini dell’Ufficio Tecnico di Castelnuovo ha presentato, attraverso alcune slides, il progetto di fattibilità dell’ospedale unico, evidenziando come la zona prescelta, il Piano Pieve, presenti tutte le peculiarità necessarie ad una struttura del genere. L’area interessata, che si trova adiacente alla nuova variante stradale, copre circa 46.000 metri quadrati, compresi 11.000 metri quadrati come area di tolleranza. La zona presenta livelli di pericolosità bassi per quanto riguarda la geomorfologia, la franosità e il rischio idrogeologico. L’edificio si dovrà sviluppare su 4 piani, coprendo una superficie edificata di 5.000 metri quadrati.
C’è anche un piano B che riguarda la zona di Piano Pieve, che interessa anche il Comune di Pieve Fosciana.
Il primo cittadino ha sottolineato, ancora una volta, il totale disinteresse da parte degli altri sindaci della Valle del Serchio, in particolare della Garfagnana, per le iniziative che riguardano la sanità della zona: “Non credo che esistano aree più adatte di quella da noi presentata per la realizzazione del nuovo ospedale. Il Piano Pieve è facilmente raggiungibile da tutte le zone della Garfagnana, è servito dalla variante, è dotato di eliporto (utilizzabile anche per volo notturno) e di altri servizi, come il centro di protezione civile o la caserma dei vigili del fuoco”.
Il consigliere provinciale Alberto Compatini di SEL: “Oggi più che mai dico a voce alta che l’ospedale unico va fatto nella zona di Piano Pieve. Sono disgustato per l’assenza, completa, dei sindaci della Valle, ma anche dei politici che dicono di rappresentare la nostra terra, parlamentari compresi. Non è un caso isolato, solo la scorsa settimana si era registrata la completa assenza anche dal consiglio per i lavoratori della Cartiera di Castelnuovo. Sono molto deluso da questo atteggimento, i sindaci e i politici devono finirla di fare campanilismo e pensare esclusivamente al bene dei cittadini. Parlando di ospedale, mi pare non ci siano dubbi sulla sua futura ubicazione, del resto la zona di Mologno presenta rischi idrogeologici”.
Sono poi intervenuti, tra gli altri, la signora Lupetti dei Volontari Ospedalieri, l’Avv. Ugo Mazzei del Comitato popolare sorto in difeso dell’ospedale a Castelnuovo, Francolino Bondi di Prima Castelnuovo (“Se non ci riuscirà la politica, saranno i cittadini a coinvolgere i propri amministratori!”), l’ex consigliere provinciale e comunale Gabriella Pedreschi che ha posto l’accento sui contenuti che dovrà avere un futuro ospedale unico, infine Sauro Bonaldi di “Insieme per Castelnuovo”, che ha auspicato il coinvolgimento degli altri rappresentanti della Valle, anche tramite l’opera di sensibilizzazione del nuovo Comitato.
Leggo sul Gdbnews quanto scritto da Simone Pierotti. Nulla contro l’autore. Solo alcune deduzioni su quanto raccontato.
– Presenti alla presentazione (scusate il bisticcio di parole) del “progetto” i consiglieri comunali di Castelnuovo (è normale) e vari esponenti politici della
zona tra cui il Sig. Comparini del SEL. Poi non sono citati altri, quindi si desume che era l’unico tra gli altri esponenti politici della zona.
– Assenti i sindaci degli altri Comuni della Valle. A leggere l’articolo si deduce che l’unico Sindaco presente sia solo e soltanto quello di Castelnuovo.
– Piano A e Piano B. Quelli della Pieve (assenti, come si deduce) in qualche modo vanno “alleconiti”.
– dice l’autore del pezzo: “il primo cittadino (di Castelnuovo) ha sottolineato, ancora una volta, il disinteresse da parte degli altri Sindaci della Valle del Serchio,
in particolare della Garfagnana.
Ma allora era una riunione solo fra di loro, se anche il Sindaci della Garfagnana non c’erano, che questa menata è solo e soltanto una sceneggiata dovuta al sempre malcelato campanilismo e sciovinismo castelnovese.
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E’ comunque da biasimare, se non giustificata (dall’articolo non si evince), la mancata presenza dei Sindaci della Valle del Serchio ma anche della Garfagnana
al di la di Castelnuovo diretto interessato.
Mi meraviglio molto che un esponente del SEL dica: ” oggi più che mai dico a voce alta che l’ospedale unico va fatto nella zona Piano Pieve (questo non é
campanilismo?). Aggiungendo oltretutto un grave affermazione cervellotica e arbitraria dicendo che: “Mologno presenta idrogeologici”. Prima di dire certe coose un
“politico” (sic) sarebbe bene che prima si informasse bene e magari constatasse di persona.
Se poi la mancata presenza è anche dei “politici” (si fa per dire) di più alto grado (certo erano tutti a Lucca a sostenere, non le liste dei loro “partiti” che non c’erano. Ma a sostenere i loro capipopolo mascherati nelle – addirittura- undici confusionarie “liste civiche”) si deduce che o se la sono fatta per loro godimento o se volevano altre presenze dovevano scegliere una data, magari con concordata seriamente, e che non ammetteva scuse di eventuali mancate presenze.
Luti Giuseppe
Dico solo una cosa. Il fatto che una riunione di campanile come quella organizzata dal sindaco di Castelnuovo per promuovere un piano di fattibilità che indicherebbe per l’ospedale la sede del Piano Pieve, la dice lunga senza ulteriori aggiunte. La dice lunga su chi faccia o meno campanile e tiri acqua al suo mulino. Sulla localizzazione, a quanto si sa fino ad ora, dovrà essere comunque la Regione a dare indicazioni su cui poi dovranno confrontarsi i sindaci.
La dice anche lunga il fatto che a questa mossa politica, perché non vi vedo altra utilità se non quella tipica di alcuni politici di far campanile a tutti i costi e di metterla in tasca alle altre realtà della Valle, non si sia fatto vivo nessun sindaco della Garfagnana (non dico della Media Valle). Né di destra, né di sinistra. Non ci ha fatto una bella figura il sindaco Gaddi.
Aggiungo comnunque, a quanto mi risulta, che ai sindaci della Media Valle, almeno a quello di Barga, non sarebbe arrivato nessun invito.
Stupiscono infine (anche a me) non tanto le posizioni di comodo del comune di Castelnuovo, ma le parole davvero incredibili pronunciate dal consigliere del SEL, Alberto Comparini. C’è da augurarsi che gli chiedalmeno una spiegazione plausibile i colleghi di Barga e della Media Valle. Fossi al loro posto farei il diavolo a quattro.
Il braccio di ferro senza un visivo concorrente è cominciato da un pezzo e non poteva che essere così.
Barga è in posizione debole e remissiva?
Barga e i Comuni della Media Valle staranno a guardare Castelnuovo che legittimamente si sforza di progettare il suo futuro fregandosene di ciò che esiste al di là del Ponte di Campia?
Quanto importa alla totalità della Media Valle l’ospedale unico spostato più in basso rispetto a Castelnuovo?
Una cosa è certa: Castelnuovo ha messo fuori l’artiglieria.
Saprà dove prendere le munizioni e dove sparare per intimorire, oppure tutto è già deciso in loro favore?
Siamo in tanti e tutti curiosi dell’evolversi della commedia.
Commento alle dichiarazioni del ns. Sindaco a proposito
dell’ipotetico Ospedale Unico
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Belle parole. Soprattutto se si vuole credere e far credere che i politici siano persone serie. Ma siccome (purtroppo) non lo sono, ufficialmente dicono bianco, ma sotto-sotto dicono nero. Ecco questi sono i garfagnini, ma non tutti, solo quelli di Castelnuovo. Loro sfruttano l’inerzia di tutti gli altri, facendo figurare che sono gli altri a non partecipare.
Ora, mi sembra che sia una ottusità di tutti quelli che credono nella politica a livello istituzionale, quella di
credere che certe diatribe si svolgano senza sotterfugi o
colpi più o meno bassi tra campanilismi incalliti tra poveri. Siamo così poveri che non abbiamo nemmeno una,
dico una, strada decente per raggiungere il nostro capoluogo di provincia. Quelle che ci sono, sono solo dei
percorsi ad ostacoli. Tra buche, dossi, attraversamenti di zone abitate e/o pseudo artigiano/commerciali, scelleratamente autorizzate a ridosso delle “circonvallazioni” che dovevano evitare l’attraversamento dei centri abitati (vedi: Gallicano, Gioviano, Borgo a Mozzano, Diecimo)zone che se non fossero state fatte abitare, sarebbero servite a velocizzare il traffico. (in queste zone, pur essendo in gran parte dei rettilinei, ci sono i limiti di un centro
urbano ed il divieto di sorpasso, e poi da Sesto di Moriano fino a Marlia è (sarebbe)vietato sorpassare
per la doppia striscia continua, quando, almeno, in direzione Lucca, si potrebbe deviare il traffico pesante
nel vecchio tracciato della Ludovica non consentendogli di attraversare il ponte del “Piaggione”). Ma questo è solo un inciso, una divagazione, ma sarebbe bene che tutti i cittadini ne facessero una buona riflessione.
Ritornando all’Ospedale unico, non essendoci una fattiva
unità di intenti, checchè se ne dica o si sbandieri nelle
occasioni in cui tutti i “papaveri” della amministrazione
politica si “pavoneggiano”, chi fa per primo la voce grossa, chi per primo creà del chiasso sull’argomento,
chi per primo presenta una qualche documentazione come fatta e definitiva, si presenta agli occhi dei “papaveri
della regione” con più possibilità. Noi della “Media Valle del Serchio” siamo dei coglioni.
Bagni di Lucca non gliene frega nulla, per la sanità sono da tempo su Lucca e come ex Conunità Montana
volevano andare con Villa Basilica (il che è tutto dire).
Borgo a Mozzano come sanità gravita su Lucca, ma tiene il
piede su due staffe perchè è sede dell’Unione dei Comuni,
e quindi non può non interessarsi alle nostre beghe ospedaliere, ma in realtà credo che siano molto indifferenti.
Gallicano e Fabbriche di Vallico, stanno nel mezzo,
non sono nè in Media Valle nè in Garfagnana, quindi essendo
nè carne nè pesce,probabilmente cavalcheranno la tigre al
momento giusto.
Quindi, caro Sindaco, la tua onestà, più intellettuale che politica, non pagherà.
Noi abbiano in zona due Senatori della Repubblica, Andrea Marcucci e Nedo Poli, oltre a consiglieri regionali che sono della Media Valle. Che si mettano in
moto in maniera concreta. Se nò i nostri Ospedali faranno la fine del “Corsonna”.
Luti Giuseppe
Sprechi, sprechi, sprechi e ancora sprechi.
Questo è quanto chi (ritenendosi) eletto è capace di proporre.
Per far funzionare la sanità servono mura nuove o servono braccia che lavorano?
Questa è la domanda.
Ha senso spendere x milioni di Euro (che alla fine saranno il triplo o giù di lì) per mura nuove e svendere le mura vecchie a qualche cordata di amici per realizzarci chissà cosa?
O non sarebbe meglio utilizzare queste somme per far funzionare la macchina in modo più efficace.
Ma è come per la TAV: che non serve a nessuno lo sanno tutti, ma è un appalto che fa gola a tanti: su quello si può speculare, sul funzionamento ordinario (me)no.
Posizione ingombrante, la mia, ma lo dico e lo ripeto: di ospedali ne basterebbero due o tre in tutta la regione, efficienti, super specializzati.
Servirebbero, però, e sarebbero la salvezza dei cittadini, veri pronto soccorso iper efficienti ed in grado di prendere il paziente, eseguire tutto ciò che può essere risolto in due tre giorni o stabilizzarlo negli altri casi per trasferirlo velocemente (elicottero sempre disponibile accanto al ps) nell’ospedale regionale, uno ogni 15/20 km dall’altro.
E, soprattutto, far funzionare l’esistente, riducendo le liste di attesa dagli attuali due/tre anni per la diagnostica ad un ragionevole lasso di tre/quattro mesi (scusate se è polemico, ma se aspetti la diagnostica pubblica fai in tempo a morire di vecchiaia)