I residenti e gli esercenti della parte di Barga Vecchia attorno alla sede comunale, da ieri, si trovano a fare i conti con l’inizio dei lavori su palazzo Pancrazi, intorno al quale si stanno installando impalcature per giungere fino al tetto.
Un intervento irrimandabile, deciso con urgenza e quindi comunicato ai cittadini del centro storico con una lettera lasciata ad ogni numero civico per comunicare l’inizio dei lavori.
In molti si sono chiesti perché iniziare questo intervento ingombrante e antiestetico alla fine di giugno, momento a partire dal quale il numero di visitatori e di iniziative nel castello aumenta; la domanda che in molti si pongono è: non era possibile intervenire prima del periodo più intenso dell’estate?
La risposta viene dal sindaco Marco Bonini, che ha dovuto prendere questa impopolare decisione: “Sapevamo che il tetto del comune necessitava di interventi di manutenzione – spiega – Purtroppo però non è stato possibile farlo prima per mancanza di fondi; e dato che i finanziamenti sono mirati a questo o all’altro lavoro, solo oggi abbiamo ottenuto i fondi per la messa in sicurezza della copertura di palazzo Pancrazi”.
Ma al contempo, non era nemmeno possibile rimandare a dopo il periodo estivo: l’urgenza di intervenire è stata dettata da un recente sopralluogo che ha evidenziato come la copertura del tetto, già mal messa, nelle ultime settimane abbia risentito dei forti temporali, del vento (anche se sembrano già un ricordo lontano) e delle scosse simiche le cui vibrazioni hanno inciso ancora di più sulla posizione dei tegoli già smossi.
Il problema è quindi di pubblica incolumità, con un reale rischio di caduta di frammenti di tegolo o altri materiali nei vicoli sottostanti, fatto peraltro già verificatosi nei giorni scorsi per fortuna senza conseguenze.
L’amministrazione ha quindi deciso di non aspettare oltre, scegliendo la soluzione che potesse integrarsi meglio con la vita del Castello: “Ci siamo posti anche noi il problema del turismo – continua Bonini – e quindi abbiamo optato intanto per la messa in sicurezza, con l’utilizzo di impalcature leggere alla cui sommità si trova una sorta di mantovana che raccoglierà quanto eventualmente cadrà dal tetto”.
E rassicura spiegando che una volta finito il lavoro di montaggio, queste impalcature protettive risulteranno più “leggere” alla vista e non così ingombranti.
“Questo ci permetterà di passare i mesi di luglio e di agosto in tutta sicurezza, consentendo lo svolgimento delle manifestazioni in programma – conclude il sindaco – e dalla fine di agosto partiremo con i lavori necessari alla sistemazione del tetto e delle gronde, anche in questo caso cercando di recare meno danno possibile agli abitanti e agli esercenti”.
Insomma queste impalcature sembrano proprio una medicina amara che però andava presa, ma non è escluso che possa poi essere “addolcita” da pannelli decorati dagli artisti locali.