One of the things which strikes visitors to the city once they have been here for a short time, is precisely that – time. It seems to move at a different speed to where they have come from. There is probably always a difference between the sensation of time passing in a large city as opposed to time spent in a small place especially if you happen to be on holiday but some for visitors that difference is so large and so complete it stops them in their tracks and leaves them openmouthed and wondering how is it possible that things have remained unchanged for so long and yet still remain viable, workable and above all liveable.
Visitors from other parts of Europe are generally used to the idea that the first stones for the construction of the Duomo which towers above Barga Vecchia were laid more than 1000 years ago (the walls of the office where this article is being written today was first constructed 500 years ago) Large numbers and an incredible amount of time passing. A generation is generally thought of as 20 years so anybody out there good at maths want to work out just how many generations ago work started on the Duomo?
It has to be said that it is generally visitors from the USA that have the most difficulty getting their heads around some of those numbers and figures as dates from their own country started only after 1492 and the arrival of Columbus.
So why this long introduction about the passing of time?
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Last night there was a candlelit procession presided over by the Bishop of Pisa, mons. Giovanni Paolo Benotto through the streets of Barga. Each year there are a number of processions but this one was different as it was a recreation of an event which happened 500 years ago on the 8th September 1512.
On that day a painting of the Madonna was carried from down by the river at Catagnana up to the Duomo. According to records by one of the priests of Barga ,1487 -1537, Jacapo Manni da Soraggio along the way three miracles happened and the painting, the Madonna del Molino then took its place as the most prestigious icon in the Duomo.
Yesterday’s procession followed the same route which was decorated by religious symbols and images specially prepared during the day by teams of volunteers. ( article here)
httpv://www.youtube.com/watch?v=QRH3wjXdCF0
L’Unità Pastorale di Barga, San Pietro in Campo, Sommocolonia si appresta a vivere, sabato 8 settembre, uno dei momenti più salienti delle celebrazioni per il Cinquecentenario della Madonna del Molino, compatrona insieme a San Cristoforo del Vicariato di Barga.
Alla presenza dell’Arcivescovo, S.E. Mons. Giovanni Paolo Benotto, e sotto la guida del nostro Proposto Mons. Stefano Serafini si è ripetuta la processione lungo il percorso che la Sacra Immagine compì cinquecento anno fa dal mulino dell’Opera di San Cristoforo, sul versante destro del torrente Corsonna nei pressi del Ponte di Catagnana, fino al Duomo passando per Via del Capriolo, Via dell’Acquedotto, Porta Macchiaia, Via della Rota, Via della Speranza, Piazza Beato Michele e la rampa del Duomo.
Nel Memoriale del Pievano Jacopo Manni da Soraggio, a Barga dal 1487 al 1537, conservato nell’Archivio della Prepositura, si legge che “….. a dì 5 septembre 1512 una certa ymagine antiqua dipinta in tavola che era qui a Bargha al molino di San Christofano si vidde sudare più volte da qualunque vi andò e sequitò così du’ o tre giorni per modo che mossi da questo miraculo poi il dì della Natività della Donna ci andamo con tutto il clero et il popolo et arechamola dentro in Bargha alla pieve processionalmente.”
Nel documento non si fa cenno ad avvenimenti prodigiosi, ma lo storico Groppi riferisce che, durante la processione avvennero tre guarigioni.
La Sacra Icona, portata in Duomo, fu consegnata al Pievano e, su deliberazione delle autorità barghigiane, fu stabilito di festeggiarla solennemente l’otto dicembre di ogni anno “come se fosse giorno di Pasqua solenne”.
Le celebrazioni di quest’anno mariano si sono aperte lo scorso 4 dicembre con l’accoglienza nella nostra comunità dell’immagine restaurata della Madonna del Molino. La sovrintendente Dott.ssa D’Aniello ha descritto gli aspetti storici e artistici della tavola (icona trecentesca di autore ignoto) e la stessa curatrice del lavoro, Dott.ssa Ilaria Nardini, ne ha illustrato le fasi. Il successivo contributo del Prof. Lucchesi Don Mauro ha delineato i tratti teologici e spirituali dell’immagine sacra.
Si è aperto, quindi, l’Anno Mariano Giubilare richiesto dal nostro Arcivescovo proponendo, fra l’altro, per il mese di maggio un fitto calendario di celebrazioni mariane nelle varie chiese e zone dell’Unità Pastorale. Si sono alternati momenti liturgici e di riflessione con la recita largamente partecipata del Santo Rosario e con ricchi interventi sul Cantico del Magnificat da parte di tre donne attivamente impegnate nella vita della Chiesa attraverso scelte vocazionali diverse: Donatella Tutti, Direttrice della Caritas di Lucca; Suor Cristina Gavazzi, Suora di San Giuseppe di Chambery; Agnese Garibaldi, Presidente della Misericordia di Borgo a Mozzano.
Particolare rilievo ha avuto la recita del Rosario organizzata dai giovani della Diocesi e del nostro Vicariato che, alla presenza dell’Arcivescovo, si sono raccolti in preghiera e hanno ideato momenti di animazione mariana lungo il cammino dalla Chiesa della SS. Annunziata al Duomo.
Lo scorso 22 luglio l’Arcivescovo ha inaugurato un roseto in omaggio alla Vergine Maria allestito sulla rampa di accesso al sagrato del Duomo e ha presieduto la solenne Celebrazione Eucaristica del Cinquecentenario riflettendo e pregando con le famiglie e la missione educativa che queste hanno verso i propri figli, impartendo poi la benedizione papale con l’indulgenza plenaria che i fedeli hanno potuto lucrare secondo le prescritte condizioni.
La solenne processione di questo 8 settembre corona, quindi, le celebrazioni mariane come atto devozionale di tutta la comunità vicariale con la presenza delle varie Confraternite e delle Associazioni di Volontariato, della Filarmonica di Barga e della Corale del Duomo.
Significativo è stato il coinvolgimento all’evento dei ragazzi della catechesi e del Gruppo Giovani del Vicariato che, con la guida di catechisti ed educatori, nella giornata di sabato si sono cimentati nell’Arte dei Madonnari animando il percorso con tappeti d’iconografie mariane (immagini, scritte, decorazioni) realizzati con l’uso di segatura e gessetti colorati per esprimere con gioia e in amicizia la devozione a Maria. L’esperienza già vissuta, in occasione dei festeggiamenti per la riapertura della Chiesa di San Pietro in Campo e per i quali negli ultimi anni è stato elaborato il tema proposto dal Papa per la Giornata Mondiale della Salvaguardia del creato, quest’anno si è ripetuta per celebrare il Cinquecentenario, anche con la preziosa collaborazione di un rappresentante dell’”Associazione Tappeti Segatura Camaiore”. I tappeti, d’effetto cromatico, con la simbologia religiosa scelta e programmata dai catechisti ed educatori, è stata realizzata in alcuni punti del percorso illuminato e addobbato a festa.
I festeggiamenti si chiudono con la Celebrazione Eucaristica di domenica 9 settembre, officiata nel Duomo da Don Paolo Paoletti, coordinatore dei Gruppi Mariani di tutta la Regione, per suggellare la devozione della nostra comunità a Maria, rinnovando l’amore e l’affidamento a Colei che per tutti noi è esempio di vita cristiana.
Maria Lammari
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