Dopo un anno di stop dovuto al maltempo e ai lavori che hanno coinvolto la secolare Torre di Castruccio Castracani sabato 15 dicembre, è tornato a Ghivizzano Alto il tradizionale appuntamento con il Presepe Vivente.
Quest’anno l’evento era legato ad un momento importante per il recupero del patrimonio storico ed architettonico di Ghivizzano Alto. Prima della rievocazione si è svolta infatti la cerimonia inaugurale dei lavori che hanno riguardato il restauro della bellissima torre di Castruccio. Il monumento secolare, uno dei fiori all’occhiello del patrimonio storico dell’intera vallata, è stato riaperto al pubblico dopo importanti lavori di restauro nell’ambito del progetto “Rocche e fortificazioni della Valle del Serchio”, un’idea nata nel 2007, ai tempi del Governo Prodi; fu portata avanti (e sostenuta tutt’ora) dall’allora sottosegretario ai Beni Culturali, Andrea Marcucci e ha già visto importanti recuperi in tutto il territorio.
Le Unioni dei Comuni sono gli enti che coordinano tutti i progetti ed i lavori in corso e così la cerimonia ha visto la presenza del presidente dell’Unione dei Comuni della Media Valle, Nicola Boggi, con il sindaco di Barga Marco Bonini in qualità di delegato al progetto “Torri e fortificazioni” per l’Unione ed il sindaco di Coreglia Valerio Amadei a fare gli onori di casa insieme al senatore Andrea Marcucci, al presidente dell’Unione dei Comuni Garfagnana, Francesco Puppa ed a tante autorità.
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La torre diverrà adesso una struttura ricettiva di carattere pubblico, facendole assumere un importante ruolo nell’ambito della valorizzazione turistica ricreativa del borgo. I lavori, (l’intero progetto è stato finanziato nella quasi totalità da ARCUS, 2 milioni di euro, e dalla Fondazione CRL, 1 milione di euro) sono costati circa 500 mila euro. Se si troveranno i finanziamenti, in progetto anche un secondo lotto che dovrebbe recuipoerare e valorizzare tutta l’area esterna della Torre.
Al suo interno, in occasione dell’inaugurazione, è stata allestita per l’occasione una mostra retrospettiva sulla ormai quasi ventennale storia del presepe vivente con tante belle immagini, accostate a sculture dedicate al Presepe e che fanno parte del bel patrimonio del museo della figurina di gesso di Coreglia; durante la cerimonia è stato anche presentato uno speciale manifesto realizzato dall’artista Nazareno Giusti.
Da notare, nell’ambito degli interventi di restauro completati, la realizzazione di un avveniristico ascensore che permette di raggiungere il monumento anche per i portatori di handicap. Primo esempio importante, al quale speriamo ne seguano altri, di abbattimento delle barriere architettoniche relativa all’accesso ai monumenti della Valle del Serchio.
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