Sembra di essere tornati agli anni ’90. Alla guerra fra poveri, tra la Garfagnana e la Media Valle del Serchio per l’ospedale. Con l’unica differenza che allora, pur sempre se animati da posizioni di campanile, si difendeva la sopravvivenza, dall’una e dall’altra parte, di due ospedali che funzionavano e che avevano tutto (o quasi) quello che serviva alla comunità. Furono anni difficili e di grande divisione della comunità della Valle del Serchio, che poi si chiusero con il non proprio “politically correct” progetto che porto alla realizzazione di un presidio a vocazione chirurgica a Castelnuovo ed un altro a vocazione medica a Barga.
Oggi, in questi mesi, ma anche nei prossimi giorni, sembra che il tempo ci abbia giocato e ci giocherà un brutto scherzo. Che ci abbia riportato agli anni ’90 con una nuova ed ancora più sanguinosa guerra tra poveri e soprattutto con una battaglia assurda. E con una parte schierata non tanto ad ottenere una buona sanità ed un bell’ospedale, ma un ospedaletto sotto casa. Roba da far rivoltare i morti nella tomba.
Siamo adesso in attesa del fendente finale, previsto forse per il prossimo 7 gennaio, quando i sindaci della conferenza zonale dovranno votare le proposte di localizzazione e scegliere una sede per il nuovo ospedale. In lizza ci sono le due aree contigue di Castelnuovo e Pieve Fosciana (spalleggiate dai sindaci garfagnini) e quella di Mologno che invece ha l’appoggio dei sindaci della Media Valle. Ma in Garfagnana già si gongola, sono sicuri della vittoria, i sindaci garfagnini, mentre stranamente la Media Valle del Serchio ed i suoi sindaci hanno per il momento un atteggiamento distaccato. Sono sicuri in Garfagnana, perché proprio nei giorni scorsi c’è stata una importante levata di scudi. Un piccolo esercito s’è mosso in difesa delle posizioni garfagnine; un piccolo esercito che però fa la differenza. Il sindaco di Fosciandora ha annunciato che, quando si andrà a votare la localizzazione dell’ospedale unico, sceglierà senza indugi una delle due aree garfagnine ancora in lizza, Castelnuovo o Pieve Fosciana.
Non è stata una affermazione di poco conto. Pur rappresentando un piccolo comune, il sindaco di Fosciandora ha fatto pendere l’ago della bilancia fortemente sulle posizioni dei sindaci della Garfagnana che puntano a realizzare il nuovo ospedale nei territori più vicini alle popolazioni della Garfagnana intera. Si diceva che infatti in fase di voto la Media Valle avrebbe potuto contare sull’appoggio di alcuni sindaci garfagnini definiti addirittura sulla stampa dei “traditori”. Tra questi c’era anche Fosciandora insieme a Molazzana, Vergemoli, Gallicano.
Adesso è chiaro che anche con i voti degli altri… “traditori” (quello di Molazzana è già sicuro per Mologno), la localizzazione di Mologno abbia ormai poche speranze.
Tutto insomma si rifà ad un numero, ad una quota di voto. La scelta della sanità ospedaliera futura della Valle del Serchio si deciderà al voto. E con tutti a rovinarsi il sangue, a fare salti mortali pur di votare per un ospedale di serie b. Il teatro dell’assurdo fatto realtà.
I sindaci della Garfagnana, perché a questo punto è bene dire chiaramente chi sarà responsabile di questo, sono pronti ad una scelta che pur se dichiarata in nome della difesa della sanità dei garfagnini, penalizzerà invece fortemente soprattutto le popolazioni della Garfagnana, che si ritroveranno (sempre che la Regione poi decida di farlo) con un mezzo ospedale con 60/70 posti letto, una chirurgia dove si opereranno sono cisti ed unghie incarnite e dove ti cureranno a pacche sulle spalle, e nessun punto nascita. E con il risultato che le genti garfagnine, nel nome delle quali adesso i sindaci della Garfagnana levano gli scudi, si ritroveranno per partorire o a farlo in casa come un secolo fa, o ad andare a Lucca o in provincia di Massa e così pure dovranno fare per affrontare qualsiasi operazione anche di poca importanza.
Guardando a questo scenario invero, qualche differenza rispetto agli anni ’90 c’è. Allora, sia la Garfagnana che la Media Valle difendevano una sanità decente. Adesso si lotta fino all’ultimo sangue solo per ottenere l’ospedale il più vicino possibile a casa. A scapito però della qualità. Già, perché quello che ormai quasi sicuramente otterranno grazie al voto i sindaci garfagnini (andatevi a leggere quello che la commissione ha previsto per questo tipo di ospedale), sarà non un presidio ospedaliero, ma poco più di un’infermeria.
Eppure che cosa si rischiasse era apparso chiaro nella riunione del 20 dicembre scorso a Castelnuovo, dove la commissione ha presentato ai sindaci della conferenza zonale le ipotesi possibili per realizzare un nuovo ospedale a seconda delle aree proposte.
Una relazione che ha valutato gli aspetti relativi all’utenza della Valle del Serchio ed alle sue percentuali di utilizzo degli attuali presidi e dove si afferma che l’unica possibilità di poter andare a realizzare in valle del Serchio un ospedale come si deve (l’alternativa al piccolo ospedale di 70 posti letto sarebbe un ospedale di 150 posti letto) che risponda sì alla domanda locale, ma che preveda anche di recuperare la mobilità passiva, sarebbe di realizzarlo nell’area proposta in Media Valle del Serchio e cioè a Mologno. Quella insomma in grado di attrarre anche le popolazioni di tutta la Media Valle.
E che solo in questo caso si avrebbe un presidio ospedaliero su cui, come ho già avuto modo di dire, ci sarebbe da fare subito la firma: dotato di pronto soccorso, medicina interna, una vera chirurgia generale, ortopedia, anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva o in regime di pronta disponibilità H24 di radiologia, laboratorio, emoteca; dotato di posti letto di “osservazione breve intensiva”. Un presidio dove possono essere previsti anche i letti per la riabilitazione post-acuzie. Ma un ospedale dove soprattutto sarebbe possibile mantenere anche il punto nascita.
“Per quanto riguarda il punto nascita – dice infatti la relazione della commissione – il suo mantenimento, in considerazione della specificità delle aree geografiche interessate, è un’ipotesi possibile purché mantenga un numero di parti all’anno non inferiore ai 500 e sia orientato essenzialmente al parto fisiologico.”
Di fronte a tale ipotesi uno penserebbe che qualsiasi persona dotata di un po’ di sale in zucca sceglierebbe per la localizzazione di Mologno, anche se non proprio sotto casa. Invece? Invece quasi sicuramente no. Si voterà per mantenere il piccolo orticello dove però, tanto è piccolo, si coltivano solo cavoli.
Se fossi un abitante della Garfagnana, più che della Media Valle (perché è chiaro che la maggioranza della popolazione della Media Valle – che è anche quella più preponderante rispetto alla Garfagnana – in caso di un ospedaletto a Castelnuovo sceglierà per i ricoveri Lucca) io chiederei a questo punto spiegazioni al mio sindaco. E gli chiederei di fare la scelta migliore in nome della sanità migliore e non quella basata solo su una vittoria politica a difesa di interessi di bottega e di un agognato maggiore prestigio rispetto alla controparte del territorio della Valle del Serchio (per il quale i sindaci garfagnini – almeno alcuni di loro – accusano un ispiegabile, sociologicamente da studiare, ma innato senso di inferiorità). Quasi sicuramente mi sentirei raccontare una serie di balle o di frasi che ormai sono divenute preconfezionate sul perché la scelta migliore sia quella della Garfagnana. Ma se fossi un abitante della Garfagnana, visto quello che è scritto sulla carta (e che ha scritto una commissione nominata anche dalla conferenza dei sindaci intera), non mi farei tante illusioni…. E penserei che ancora una volta la politica ha difeso i suoi interessi e me l’ha messa in quel posto…
Se invece fossi, come sono, un abitante della Media Valle chiederei ai miei sindaci. E voi? Che fate? Accettate tutto questa assurdità senza colpo ferire?
io mi domando come possano interferire nella sanità di un bacino di utenza di oltre 30.000 abitanti (Gallicano, Molazzana, Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano, Coreglia, Fabbriche di Vallico e Vergemoli per indicare solo i comuni che gravitano naturalmente su Mologno) pendendo come ago della bilancia per la localizzazione di un ospedale che diventerà niente di più che una grossa infermeria comuni che sono poco più grandi di un consiglio di frazione di alcuni dei comuni della Mediavalle. Fosciandora, Giuncugnano, Sillano, per fare alcuni esempi, si arrogheranno il diritto di votare una scelta così importante pur avendo una popolazione pari a Castelvecchio Pascoli…alla fine il mio timore si è concretizzato, come esplicavo nel mio post precedente, e il buonsenso ovviamente ha lasciato spazio ai campanili…personalmente, se l’arroganza di certe amministrazioni a preferire l’orticello di casa continuerà a prevalere, penso che sarebbe opportuno rinegoziare i nostri rapporti con certi enti locali e provvedere, per esempio, ad uscire dal circuito del giudice di pace di Castelnuovo e degli altri servizi che gravitano sulla autonominatasi capitale della Garfagnana, non foss’altro per dare un segnale di protesta verso simili (lecite ma incongruenti) scelte.
Luca Galeotti ha scritto:
“E penserei che ancora una volta la politica ha difeso i suoi interessi e me l’ha messa in quel posto…”
Già. Come sempre.
Come ormai avviene da molti anni per non dire secoli.
E a noi rimarrà solo l’amaro in bocca.
A meno che non ci ribelliamo, anche in forme non proprio democratiche, a questo modus operandi di pochi.
I nomi, Luca, voglio i nomi scritti in grande di chi ha deciso di fare di tutt’erba un fascio e condannare a rimanere senza sanità (che poi è ciò che vuole lo Stato e la Regione) 50.000 persone.
Non perchè non li conosca, ma perchè li devono conoscere tutti.
Per le denunce al giornale non ti preoccupare, faremo una colletta!
Lo stanno dicendo a gran voce, sotto sotto lo fanno per altre vie: la sanità dovrà essere privata, con pochi scrupoli per chi non potrà pagare.
E’ già pronta, per chi non lo sapesse, la società che gestirà il futuro ospedale privato (e carissimo, ma vicino, comodo e senza liste di attesa) della Valle.
Società in cui, dopo il lavoro nel pubblico, lavoreranno i soliti medici del solito ospedaletto inutile che verrà realizzato.
Ma, visto e considerato che molti sindaci sono medici, cosa ci aspettavamo?