Dopo le dichiarazioni di KME in merito al nuovo incontro avvenuto con i sindacati lunedì scorso a Firenze, interviene con una nota la UILM che ribadisce la netta posizione dei sindacati alle proposte di KME ed annuncia la proclamazione da parte della RSU di KME di Fornaci di Barga, per domani mercoledì 30 gennaio, di 2 ore di sciopero e un ulteriore pacchetto di 12 ore di sciopero da effettuarsi nel mese di febbraio deciso dal Coordinamento Nazionale di FIM FIOM e UILM. Il coordinamento dei tre sindacati avanzerà anche la richiesta di apertura di un tavolo di confronto con la Regione Toscana.
“E’ stato un incontro interlocutorio – afferma la UILM – dove l’azienda pur confermando la piena volontà di mantenere una forte presenza industriale in Italia, mantenendo tutte le produzioni di prodotto finito, sviluppando la produzione di laminati di ottone e del forno di raffinazione Properzi, conferma anche tutte le decisioni rese note nei precedenti incontri, cioè 275 esuberi negli stabilimenti italiani di cui 142 a Fornaci di Barga (dove si rende disponibile a ricercare vie per ridurre il numero e per mitigare l’impatto sociale ma continua a proporre come soluzione la Cassa Integrazione a zero ore e lo spegnimento del forno Asarco) con lo spostamento della produzione di 32.000 tonnellate di fuso di rame nello stabilimento tedesco di Osnabrueck.
[dw-post-more level=”1″] Il coordinamento Nazionale di FIM FIOM e UILM non è disposto a trattare a certe condizioni, non accettando la messa in Cassa Integrazione a zero ore e pone come priorità assoluta il mantenimento del forno fusorio a Fornaci di Barga, ribadendo con forza e convinzione che se questa manovra andrà in porto, sarà il primo segnale di un disinteresse della KME Italy a rimanere in Italia e sarà l’inizio di un lento declino degli stabilimenti italiani.
Le delegazioni si sono lasciate programmando un altro incontro, in delegazione ristretta, per il giorno 04 febbraio 2013”.
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