Prosegue la protesta dei lavoratori della KME Italy che oggi, Lunedì 4 febbraio, incroceranno le braccia per 4 ore presidiando l’entrata principale dello stabilimento.
Lo sciopero si terrà in maniera articolata e per reparti di produzione che entreranno in sciopero in orari diversi e sfalsati per garantire un presidio continuo all’ingresso principale dello stabilimento. Questa forte forma di protesta è stata organizzata in contemporanea con la ripresa della trattativa, che si svolgerà all’Associazione Industriali di Firenze, tra la direzione delle risorse umane del gruppo e una delegazione ristretta delle OO.SS.
“Con questa iniziativa – scrive in una nota la UILM – vogliamo dare un segnale forte e chiaro all’azienda alla quale chiediamo di tornare indietro sulle decisioni prese non accettando il piano industriale, così come ci è stato presentato; un piano che prevede lo spegnimento del forno fusorio Asarco e 275 esuberi nel gruppo Italiano. Crediamo che la crisi debba essere affrontata senza disperdere quel fondamentale patrimonio che oggi sono gli i lavoratori della KME Italy e che, a pagarla non debbano essere sempre i soliti. Siamo quindi disponibili a trattare su qualsiasi strumento alternativo ai licenziamenti e lotteremo per evitare lo spegnimento del forno e lo spostamento delle produzioni di fuso di rame in Germania.
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Se tutta questa manovra andasse in porto metterebbe definitivamente in ginocchio l’intera Valle del Serchio e tutta la Garfagnana che, già vede, un tasso di disoccupazione in costante aumento, con molte aziende che hanno chiuso i battenti e altre che stanno ricorrendo all’utilizzo di ammortizzatori sociali.
Siamo quindi determinati e continueremo a mettere campo qualsiasi iniziativa sindacale atta a tutelare tutti i lavoratori”.
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