Lo scenario che oggi si ha davanti giunti nel piazzale del grande centro di bricolage Brico di Fornaci è desolante. Transenne che delimitano l’accesso a tutto lo stabile, una debole colonna di fumo che ancora si alza dalle macerie, vetri infranti, strutture metalliche piegate dal calore dell’incendio, macerie ovunque ed una coltre nera che ricopre quello che fino ad ieri era il primo centro di bricolage nato in Italia e con una storia di 30 anni alle spalle.
I Vigili del Fuoco ed i loro tecnici sono ancora presenti a presidiare ed a controllare gli ultimi focolai ed a verificare la stabilità delle strutture danneggiate dal rogo.
Tutto lo stabile è inagibile e per il momento non potranno essere svolte le operazioni di sgombero delle macerie e la verifica precisa dei danni accorsi alle strutture, alle merce e alla parte del Poliambulatorio medico dove sono presenti anche macchinari costosi per la diagnostica e la terapia che non si sa ancora che fine hanno fatto.
Un danno comunque quantificabile in qualche milione di euro, ma un danno diretto anche all’occupazione locale visto che l’incendio ha lasciato a casa più di 60 persone il cui futuro per il momento è quantomeno incerto. Si parla dei dipendenti del Brico, del personale degli uffici per la gestione del Poliambulatorio e dei professionisti e del personale degli ambulatori medici, dove peraltro il 16 gennaio era stato inaugurato anche un centro radiologico dotato anche di risonanza magnetica. Ma anche del dipendenti e del titolari del centro fisioterapico Rocchiccioli-Miglianti, presente nella struttura ed anche del locale Barlume che aveva aperto solo pochi mesi fa al pian terreno.
A fare con noi una prima stima della situazione è Marco Potenti, il patron del Gruppo che gestisce Brico snc, e che ci ha rilasciato in questa audio intervista.
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