È di pochi giorni fa l’intervento del consigliere provinciale Alberto Comparini, esponente di SEL, a proposito dell’Ospedale Unico della Valle. In una sua nota a proposito del voto sulla localizzazione avvenuto il 7 gennaio scorso e l’intervento dell’assessore regionale alla sanità avvenuto il giorno successivo (ritenuto da Comparini un‘“infelice uscita”), si legge che “noi del circolo SEL (Comparini fa parte del Collegio 9 – Castelnuovo Garfagnana, Castiglione Garfagnana, Fosciandora, Pieve Fosciana, Sillano, Villa Collemandina, ndr) siamo stati fra i primi a chiedere rispetto per la parola data e per l’operato delle istituzioni locali. Ora che finalmente leggiamo la presa di posizione unitaria del PD garfagnino a favore del sito di Piano della Pieve, la Regione non può non prendere ulteriore tempo; chiarisca modi e tempi con cui intende onorare gli impegni assunti con i cittadini realizzando il nuovo nosocomio dove è stato indicato”.
Una dichiarazione affatto gradita né condivisa dal Circolo della Valle del Serchio dello stesso partito che, per mezzo di una nota, chiede di mettere a tacere le lotte di campanile: “Sinistra Ecologia e Libertà di Barga – si legge – nel puntualizzare che il Consigliere Provinciale di SEL Comparini rappresenta unicamente l’opinione del Circolo SEL Garfagnana e non la politica provinciale di SEL sulla sanità pubblica, richiama la classe politica ad abbandonare arroccamenti improduttivi che vanno solo a scapito della popolazione in un ambito così importante come quello della sanità”.
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E rincara aggiungendo che “La Garfagnana è una bella terra, ma non può condizionare le scelte di programma e di sviluppo dell’intera Valle. Se si facesse un referendum tra i residenti in tutti i Comuni, vincerebbe chiaramente la scelta di localizzare l’Ospedale nell’area indicata di Mologno e questo i Sindaci lo sanno. Sanno anche che alla Pieve l’Ospedale avrebbe una struttura ridotta sia nei posti letto che nei servizi minimali di reparto, la metà rispetto alla scelta di Mologno. Allora dove sta la furbizia di aver ribaltato una logica così evidente?
Sta nella inadeguatezza – continua il coordinamento SEL Valle del Serchio – di tanti Amministratori che hanno perso la qualità della buona politica trasformandosi in piccoli padroni dei castelletti comunali, dove è buono solo quello che si riesce a prendere e a trattenere nel proprio orto, al diavolo l’interesse collettivo”.
Ed infine, non senza ironia, svela la propria soluzione all’annosa questione: “SEL di Barga avrebbe voluto ancora qualcosa di diverso, di più normale, come l’utilizzo dell’ospedale S. Francesco, eccellente e capiente struttura così com’è con un ponte sul Serchio, appena fatto e già inutile. Bastava una breve strada di collegamento. Ma questo sarebbe stato troppo normale e avrebbe consentito risparmi e funzionalità: tutte cose oggi riprovevoli. Ma, almeno, evitiamo di andare all’eccesso, stiamo quindi su Mologno e abbandoniamo l’improponibile localizzazione sul Piano della Pieve, per avere servizi sanitari accettabili, nell’interesse della nostra salute e per l’intera comunità di Valle”.
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Firmato: Coordinamento Circolo SEL Valle del Serchio