Anche a Barga, feudo del senatore Andrea Marcucci e del PD, si sta riflettendo su quelli che sono i dati emersi dalle urne, che indubbiamente anche qui qualche cambiamento importante lo hanno fatto registrare.
A conti fatti, il PD ha perso quella portata che aveva nel 2008 ma alla fine le cose non sono andate poi male come qualcuno si aspettava (anche se comunque il segno negativo c’è e si vede), soprattutto pensando all’exploit che sicuramente avrebbe (ed ha) avuto il Movimento 5 Stelle. Il PD è ancora la prima forza nel comune, ma i punti di percentuale sono scesi dal 45 al 39% al Senato . Se si raffronta il dato del 2008 i voti in meno sono stati circa 600.
Il dato della Camera vede il PD in calo ancora di 6 punti rispetto al 2008. Il risultato vide il 44,09 % e 2826 voti nel 2008; adesso si è arrivati ad una percentuale del 36,80% e 2.193 voti.
Numeri, come detto, che comunque i vertici locali vogliono ridimensionare in quanto ad effetti negativi, soprattutto se raffrontati con quelli a livello nazionale dove i numeri e le percentuali sono sicuramente peggiori.
Eccellente, ed in linea con il dato nazionale, il risultato ottenuto invece dal Movimento di Grillo che nel comune diventa la seconda forza politica con alla camera un sonante 27,33% ed al senato un quasi 25%. In netto, nettissimo calo il PDL, che dal 32 % e passa del 2008 non è riuscito ad arrivare al 18% al Senato ed alla Camera ; ed in calo anche le forze più a sinistra come SEL che ha ottenuto il 2,86% rispetto al 4,02% di Sinistra Arcobaleno nel 2008 al Senato e di poco si è discostato anche alla Camera. Non ha di certo ottenuto risultati importanti anche lo schieramento che appoggiava Monti con una batosta per l’UDC alla Camera.
Facciamo adesso un riepilogo dei dati. Per quanto riguarda il Senato: PD 2.199 (39,56%); Movimento 5 Stelle 1370 (24,81%); PDL 978 (17,60%); Monti 434 (7,81%); SEL 159 (2,86%); Rivoluzione Civile Ingroia 102 (1,84%); Fratelli d’Italia 89 (1,60%); Lega Nord 48 (0,86%); La destra di Storace 38 (0,68%); Partito comunista Lavoratori 31 (0,56%); Casa Pound 12 (0,56%); Fare per fermare il declino 29 (0,52%); Forza Nuova 13 (0,23%); Centro Democratico 13 (0,23%); Amnistia Giustizia e Libertà 9 (0,16%), MIR 6 (0,11%).
Per quanto riguarda la Camera: PD 2.193 (36,80%); Movimento 5 Stelle 1611 (27,33%); PDL 1061 (17,81%); Monti 355 (5,96%); SEL 160 (2,69%); Rivoluzione Civile Ingroia 136 (12,28%); Fratelli d’Italia 89 (1,49%); UDC 77 (1,29%); Fare per fermare il declino 48 (0,81%); Lega Nord 46 (0,77%); La destra di Storace 38 (0,59%); Casa Pound 34 (0,57%); Fini 21 (0,35%); Forza Nuova 20 (0,34%); Amnistia Giustizia e Libertà 12 (0,20%); Centro Democratico 9 (0,15%); Io amo l’Italia 9 (0,15%); MIR 7 (0,12%).
[dw-post-more level=”1″] Il primo ad analizzare la situazione il sindaco Marco Bonini che si dice comunque soddisfatto di come sono andate le cose nel comune: “Anche il nostro comune ha indubbiamente risentito di quello che è l’andamento nazionale – commenta – con un grande risultato del Movimento 5 Stelle che si è attestato attorno al 25%; che non poteva non far prevedere un calo di voti nel PD.
Il PD ha comunque ottenuto un risultato importante – continua Bonini – Se si guarda anche a realtà vicine qui andata meglio. Siamo sempre su percentuali di tutto rispetto con un 39,59 al senato che non è la percentuale del 45,56% del 2008, ma è comunque di molti punti superiore al dato nazionale; con peraltro molte sezioni dove si è superato il 50% dei voti . Insomma qui il PD ha tenuto nonostante il fenomeno di protesta e sicuramente nuovo legato al Movimento di Grillo. Questo vuol dire, se vogliamo legare il risultato alla attuale colazione che guida il comune, che il dato ottenuto è alla fine positivo. Nonostante i momenti difficili e le situazioni delicate che viviamo questo voto ci conferma l’appoggio della gente”.
Sul grande risultato ottenuto dal M5s Bonini poi commenta: “Fa certo riflettere il risultato ottenuto dal Movimento. Per tutta la politica un segnale forte, di distacco, di protesta, di voglia di cambiamento che dovrà farci pensare tutti a come dare un volto nuovo alla politica”.
A poco dalla conclusione degli scrutini abbiamo sentito anche il parere di uno dei rappresentanti del M5s a Barga, Andrea Guzzoletti: “Personalmente immaginavo un risultato del genere e quindi sono più che soddisfatto. Quello che non mi aspettavo è che il PDL fosse comunque ancora così votato. Un fenomeno negativo che dimostra quanto ancora gli italiani siano influenzabili ed influenzati. Per noi comunque un grande risultato, siamo la seconda forza politica nel comune e questo è bene che faccia riflettere i vertici politici locali, soprattutto nel PD. Del PD che qui da noi è il partito più importante, ma che non lo è più con i soliti margini.”.
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Ormai sembra quasi certo che il M5S sia la prima forza politica del paese, detto questo, se vincerà lo schieramento di centro sinistra e si dimostreranno persone serie che lavorano relamente per l’Italia, si potrà creare a mio avviso una situazione molto interessante, mi spego bene: contrariamente a quello che sento dire in tv da ore e cioè che il problema principale sarà l’ingovernabilità per la situazione al Senato, io invece vedo un’opportunità per il centro sinistra (se saranno loro a vincere), faccia proprie le nostre proposte e il movimento ovviamente le voterà, non sto ad elencarle ormai sono di dominio pubblico e per coloro che ancora pensano che si tratti di populismo forse è il caso che se le vadano a rileggere per bene, i discorsi stanno a zero, chiunque faccia delle proposte serie nell’interesse del popolo italiano avrà il sostegno del movimento, se non siete in grado di farle noi ne abbiamo tante basta scendere dal piedistallo e ascoltare con rispetto le idee di un Movimento fatto di gente che lavora, amministra e fa scelte tutti i giorni e paga sulla propria pelle le scelte che fa, se c’è qualcuno che ancora pensa che il 26% degli italiani abbia dato un voto di protesta sterile è bene che cambi opinione quanto prima. A buon intenditore poche parole….
Lo dico da elettore del PD, quindi non da avversario: se a sinistra l’analisi sul voto locale sarà in linea con quella espressa a caldo dal sindaco Bonini (“il dato ottenuto è alla fine positivo. Nonostante i momenti difficili e le situazioni delicate che viviamo questo voto ci conferma l’appoggio della gente”), ignorando cioé la forte domanda di cambiamento e partecipazione dal basso espressa nelle urne, ho l’impressione che fra non molto ci saranno delle sorprese anche nella nostra zona, nel “feudo del senatore Andrea Marcucci” come lo chiama Luca.
Inutile cercare di mantenere in vita un sistema che non funzionava più: la casta, di qualunque colore, si era dimenticata degli italiani che lavorano onestamente, che vivono onestamente e che pagano le tasse onestamente. Gli italiano hanno espresso la volontà di ritornare ad essere un paese onesto e laborioso come lo fu negli anni del dopoguerra e che si riconosceva in una costituzione che sarebbe da rileggere per capire ciò che sta accadendo. Adesso serve impedire che la svolta finisca per essere sfruttata ai fini di smorzarne l’effetto o, peggio ancora, per essere strumentalizzata a fini dittatoriali come nel 1922. Credo che sia compito di tutti, adesso, aiutare questa parte di popolo a ricreare le condizioni per una democrazia effettiva regolata da leggi giuste ed applicate con senso di appartenenza ad un popolo che vuole uno stato davvero trasparente e giusto nel dare secondo i meriti ed i bisogni. E’ una grande occasione che non può essere perduta da chi, secondo le sue capacità e la sua esperienza, vuole davvero contribuire a costruire una società migliore e passare dalla critica ai fatti.
La serietà del prossimo parlamento si misurerà se nella prima seduta, invece di eleggere i presidenti, delibererà che:
1. Gli eletti non sono tali in quanto nominati (tutti) dai partiti o dai movimenti
2. I nominati in quanto tali si facciano carico di tutte le spese che lo stato (noi) ha sostenuto per la loro nomina
3. Deliberino di non avere alcun compenso per il loro mandato
4. come unico atto di governo approvino una legge elettorale con pochi ma chiari punti fermi:
a) residenza dei candidati nel territorio della circoscrizione da un minimo di (non meno di 5) anni
b) unicità della circoscrizione
c) voto sui nominativi e non su partiti o coalizioni
d) compenso per i parlamentari parametrato al doppio del minimo stipendio di un lavoratore statale
5. dopo questo dimissioni in massa e pagamento, di loro tasca, delle spese per le nuove elezioni
Solo questo riporterà affezione alla politica e governabilità ad un paese.
Il resto sono chiacchiere e affezione alla poltrona, così come la lista dei neo eletti in buona parte (con le dovute eccezioni ma rare) dimostra.
E sono di quelli che, con la pinza sul naso, sono andato comunque a votare. Controvoglia, per il dovere, perchè il diritto non esiste più da un pezzo.
ci sarebbe da ridere se (purtroppo) non abitassi in questo paese…
Aggiungo anche, sperando che nessuno si senta offeso, che siamo stati chiamata ad una scelta difficile con queste elezioni.
Dovevamo scegliere, come toccò anni fa ad un capitano dell’industria, se affidare l’azienda al cugino idiota, alla zia zoccola o al nipote fatto….
Si è visto il risultato.
Si è visto con queste elezioni.
Se un cittadino qualsiasi potesse liberamente candidarsi, svincolato dai limiti di partito o di movimento…. quanti più cittadini onesti e liberi si presterebbero alla politica.
L’analisi fatta da Carlo Freccero all’indomani del voto (http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9135/) mi sembra per molti versi in linea con quando dice Andrea: vedremo come andrà a finire…