Nonostante questi chiari di luna il comune di Barga si attesta virtuoso nella presentazione del bilancio consuntivo. A dirlo sono i fatti – il non sforamento del patto di stabilità, l’accantonamento di un piccolo fondo-emergenze, l’estinzione di un grosso debito – ed il nuovo revisore dei conti, che ha certificato e approvato il rendiconto della gestione per l’anno 2012.
I dati sono stati presentati durante il consiglio comunale di giovedì 9 maggio, per mezzo di una relazione stilata dall’assessore Gianpiero Passini , delegato al bilancio, e dai professionisti degli uffici amministrativi.
Molte le cifre, le leggi, le difficoltà ed i tagli citati nella rendicontazione del bilancio consuntivo, dal quale però trapela anche qualche buona notizia.
La prima è che si è riusciti ad avere un avanzo di 49mila euro ricavati dal fondo svalutazione crediti, un “tesoretto” che soddisfa il “principio di prudenza” richiesto dalla legge sulla spending review e che permette di compensare, almeno di un poco, i limiti imposti dal Patto di Stabilità.
[dw-post-more level=”1″] Tale strumento, imposto dall’unione europea per limitare il debito pubblico, di fatto in molti casi ostacola nuovi investimenti poiché impedisce la contrazione di nuovi mutui; il disavanzo appena citato sarà quindi utile per accedere a bandi regionali, nazionali o europei che prevedono una partecipazione economica dell’ente.
Un’altra buona notizia che viene dal bilancio consuntivo è il fatto che, nonostante l’emorragia ormai cronica di trasferimenti, alcuni capitoli non hanno avuto revisioni con segno “meno”: si tratta in particolare dei settori del Sociale e dell’Istruzione dove, anzi, si è intervenuti per rendere migliori servizi, agevolando le famiglie in difficoltà riducendo (o azzerando) l’IMU sulla prima casa e istituendo un fondo di solidarietà da usare per chi si trova in crisi.
Anche la cultura ha mantenuto tutti i fondi previsti, grazie, in questo caso, alla partecipazione economica di sponsor esterni quali ditte e imprenditori della zona o altri enti.
Non di poco conto anche l’estinzione, tra il 2010 e il 2012, di un milione di euro di debito.
Accanto a questi plus, ci sono però anche certe difficoltà che l’ente ha incontrato – ed incontrerà in fase di preparazione del bilancio preventivo 2013 – come la riduzione dei trasferimenti statali, che nel solo 2012 hanno privato le casse comunali di oltre 600mila euro, o la riduzione del flusso di cassa dovuta all’introduzione dell’IMU che, seppur più esosa per i cittadini, lascia meno sostanze ai comuni.
Insomma, i tempi continuano ad essere duri per gli enti – che entro il 30 giugno dovranno approvare il bilancio di previsione senza sapere ancora se potranno contare sulla seconda rata dell’IMU e sull’introduzione della nuova tassa dei rifiuti denominata TARES – e per i cittadini, che si trovano ad avere una pressione fiscale altissima.
Ed è proprio su questo punto che il gruppo di opposizione di Spazio Libero ha basato il proprio voto contrario all’approvazione del bilancio consuntivo, ritenendo che la gestione 2012 sia stata eccessivamente basata sull’aumento delle tasse.
Tasse imposte dal governo centrale e per la maggior parte riassorbite dallo Stato stesso, hanno ribadito il indaco Bonini e l’assessore al Bilancio Passini, dimostrando una volta ancora che la coperta è corta e la materia molto, molto complessa.
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