Nella riorganizzazione dei servizi è prevista anche la riorganizzazione della riabilitazione e per il reparto fiore all’occhiello del “San Francesco” non si preannunciano giorni tranquilli. Lo si può capire dalle affermazioni riportate stamani sul Tirreno del direttore sanitario dell’ASL, Joseph Polimeni.
Parla di quello che è previsto per Lucca, dove peraltro da tempo, medici, politici e tanti altri hanno lavorato più o meno sottobanco per screditare e poi “conquistare” il reparto di riabilitazione del “San Francesco” di Barga, purtroppo.
Ma anche di quello che non è previsto per Barga dove i posti letto del reparto di riabilitazione intensiva caleranno dagli attuali 32 a 20. Come afferma Polimeni una decisione presa perché è stato verificato che una parte dei posti letto sono, dice lui, inappropriati. E dice di più, in relazione alla diminuzione dei posti letto di Barga: “Ciò comporta che siano potenziate altre linee di erogazione. E la sfida che dobbiamo vincere è quella di fare un percorso di rete che possa dotare Lucca di una serie di prestazioni oggi erogate in presidi che non sono così baricentrici».
Insomma, l’operazione “smantellamento” della nostra riabilitazione pare arrivata alla stretta finale e anche se ancora non è chiaro quello che rimarrà a Barga, di sicuro questo reparto che per tanti anni ha ridato una speranza di vita a tante persone e le ha fatte tornare a vivere e camminare, sarà ridimensionato. Vediamo come la cosa accadrà e speriamo in bene…
Sempre sul Tirreno di stamani si leggono cose interessanti, anzi diremo pesanti, sulla nostra sanità e l’ospedale di Barga. Inte5rviene infatti relativamente al nuovo ospedale unico della Valle del Serchio, il direttore generale Antonio D’Urso che in qualche modo risponde alle tante voci che in Valle del Serchio si sono levate per chiedere se non sarebbe meglio mantenere i due attuali ospedali invece che andar a spendere soldi su un nuovo ospedale di cui peraltro ancora non si conosce l’effettiva capienza e capacità.
[dw-post-more level=”1″]D’Urso afferma che comunque sia il nuovo ospedale della Valle sia necessario perché con le due strutture non si realizza l’ospedale migliore. ”La commissione incaricata di verificare lo stato delle due strutture esistenti a Barga e Castelnuovo Garfagnana – ha dichiarato al giornale – ha concluso che adeguare le strutture per uso ospedaliero richiederebbe un notevole impegno finanziario. Impegno che sarebbe maggiore per il San Francesco. Sono state fatte valutazioni di pregi, difetti e costi dei due ospedali . Il risultato è che nessuno dei due può essere utilizzato: ecco perché serve il nuovo ospedale».
E per quanto riguarda la riorganizzazione che prima dovrà esserci dei due presidi? Ancora nessuna anticipazione o quasi. Nel senso che il direttore generale ha ribadito che prima di procedere alla riorganizzazione si aspetterà la famosa e sempre più attesa relazione della commissione che la Regione Toscana ha incaricato per conoscere dimensioni e servizi del nuovo ospedale.
Sulla base di quello che verrà fuori e che la Regione ancora si attarda a far conoscere, (non è escluso che ciò avvenga verso la fine di questo mese) si applicherà la riorganizzazione nel senso, come afferma D’Urso, che a seconda delle attività che andranno nel nuovo ospedale si deciderà se attivarle o meno nell’ambito della riorganizzazione e dell’accorpamento dei due presidi. Ergo, se veramente la commissione affermerà come da queste parti si è sempre sostenuto, che l’ubicazione al Piano Pieve non porterà che un ospedaletto, ci sarà da attendersi anche dalla riorganizzazione la realizzazione di un “prologo di ospedaletto”…. Sicuramente, viste anche le parole di D’Urso di stamani, non a Barga.
Le mazzate arriveranno sia con la riorganizzazione che con la nuova guerra, dopo quella sulla dislocazione del nuovo ospedale, che si scatenerà quando partirà la riorganizzazione dei due presidi. Con i sindaci nuovamente a scannarsi per difendere uno dei due ospedali dato che alla fine dovranno essere loro a votare. Visto peraltro le tanto criticate e contestate quote dei voti in seno alal conferenza dei sindaci, che attribuiscono ad un territorio con minore popolazione comunque la maggioranza, c’è da aspettarsi come le cose andranno a finire. Rischiamo di perdere una nuova battaglia, anzi la guerra. E rischiamo di avere una volta per tutte una valle profondamente divisa e lacerata. E per questo col fianco scoperto a qualsiasi tipo di attacco. Anche a quelli per il ridimensionamento e l’impoverimento dei suoi servizi sanitari….
Ultima chicca della mattinata che ci regala D’Urso. Sui servizi sanitari garantiti in valle ha fatto solo qualche anticipazione sul punto nascita. Che sarà comunque presente. Ma solo per i parti fisiologici, lasciando a Lucca l’assistenza in caso di seri problemi per madre e bambino…
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