The last time the musical project, Maudites Dames , comprising Azzurra Tanzini – voce and Francesco Coppedè – contrabbasso were being directed, cajoled and moved around the city the temperatures were in the high 30’s . It was August of last year and they were here to record a video for their latest song.
httpv://www.youtube.com/watch?v=y-o4vzxNSAw
The two musicians from Livorno were back in the city today to record another video but this time, no white bathing suits and no glistening tanned bodies – in fact it rained constantly during the day only stopping briefly to cover the ground with white hail stones at one point. A cold and chilly day all round BUT that did not stop the music from flowing.
Maudites Dames were here this time in a collaboration with three members of The Aristodemos and recording a video in The Aristodemos spiritual home – the unofficial cultural centre of Barga – Da Aristo’s.
A second location was used for the video – this time in the studio of Giorgia Madiai at Porta Reale but another day of filming will probably be necessary – hopefully when the weather is slightly more gentler.
Watch this space for when the video is released.
Francesco Coppedè (contrabbasso) allievo presso Scuola di Musica G. Bonamici di Pisa, frequentato le lezioni di musica tenute dal Prof. Andrea Pellegrini all’interno del Dipartimento di musica Jazz.
Azzurra ascolta?
Mah, musicalmente ho sempre ascoltato tutto e ho avuto spesso il vizio di andare un po’ a filoni. Mi fissavo su una cosa e per mesi ascoltavo solo quella, una matta, cosa ti devo dire (ride ndr). Uno di questi periodi è stato quello di Janis Joplin, me la sentivo mia, la cantavo. Ho ascoltato a periodi lunghissimi Lucio Battisti, Otis Redding, Etta James. La roba bruttina non mi è mai piaciuta. Tendenzialmente anche nel brutto ho sempre avuto un certo gusto. Non amo la musica parecchio triste.
Sei madre di due bambini. Che rapporto hai con loro?
Li considero il mio salvavita, senza di loro mi sarei persa. Penso che senza loro avrei fatto la fine delle dame maledette che canto perché anch’io ho questa indole autodistruttiva, ho sempre esuberato troppo nel farmi male, ogni cosa molto estremizzata per quanto poi c’è l’altra parte di me che vorrebbe essere sempre felice, musica allegra, sorriso. Ho questo dark side. In effetti se mi sono accostata al progetto Janis Jokin al quale tengo tantissimo è perché ho messo insieme queste donne che reputo simili a me, non perché io sia al loro livello, chiaramente, ma perché sono donne molto dotate di talento legate da una ricerca continua, dall’insofferenza. Come me.– source