Chant from a holy book | Gurdjieff 2022 - barganews

Chant from a holy book | Gurdjieff 2022

Chant from a holy book | Gurdjieff 2022 #barganews #Gurdjieff – Massimo Salotti, piano
Il video, realizzato da Stefano Cosimini e Simone Gonnelli della “Neon”, casa di produzione indipendente attiva nel settore della cultura, è stato girato interamente presso la splendida cornice di Villa Ginori. La proprietà (ai quali vanno i nostri più sentiti ringraziamenti) ha infatti messo a disposizione lo storico salone della Villa, con il pianoforte e il suo magnifico giardino: un angolo di paradiso sul Lago di Massaciuccoli, che ha ospitato nel secolo scorso artisti, pittori, scrittori e musicisti. Uno fra tutti il celebre Maestro Giacomo Puccini, che al Marchese Carlo Benedetto Ginori Lisci e a sua moglie, dedicò l’opera La Bohème, lavoro musicale che scrisse proprio suonando questo pianoforte.

Il 2022 rappresenta l’occasione per vivere il 150° anniversario dalla nascita del filosofo, scrittore, mistico e musicista greco-armeno George Ivanovitch Gurdjieff (Gyumri, 14 gennaio 1872 – Neuilly-sur-Seine, 29 ottobre 1949)… anche se forse sarebbe meglio dire “uno” dei tanti anniversari, visto il mistero legato proprio alla imprecisata data della sua nascita, che oscilla fra il 1866 e 1877.
Certamente rappresenta l’occasione per ricordare ancora una volta il celebre maestro, nel ricordo dei suoi insegnamenti.

LA MUSICA DI GURDJIEFF: “La capacità dell’uomo di provare emozioni, di raccontare esperienze del passato o di rappresentare visivamente una scena, si è sempre espressa attraverso due forme d’arte privilegiate: il teatro e la musica. Se il primo è associabile agli occhi e alla visione e il secondo all’udito comprendiamo subito, guardando lo sviluppo ontogenetico dell’essere umano, che il suono ha una presenza ancora più antica nella storia delle connessioni neurali dell’individuo. Infatti, oggi sappiamo con assoluta certezza scientifica che il feto ancora prima di nascere ha la capacità di ascoltare voci, suoni e rumori. Forse questa è la ragione per cui oggi la musica viene utilizzata non solo come forma di intrattenimento, ma anche come strumento terapeutico. Il filosofo armeno Georges Ivanovitch Gurdjieff lo sapeva molto bene quando disse: “Tutta la musica oggettiva si basa sulle ottave interiori. Essa può dare risultati precisi, non solo d’ordine psicologico, ma d’ordine fisico. (…) La leggenda della distruzione delle mura di Gerico con la musica è proprio una leggenda di musica oggettiva. La musica ordinaria, di qualunque tipo, non farà mai crollare muri, ma la musica oggettiva invece lo può. E non soltanto può distruggere, ma può anche edificare”. Uno psicologo sa quali siano le “mura di Gerico” a cui questa frase fa riferimento; al di là delle fascinazioni che può provocare il miracoloso e il magico, esistono delle mura psichiche, degli stereotipi o dei condizionamenti culturali che si impongono nella nostra anima come veri e propri limiti del ragionamento, della percezione e, spesso, anche del ricordo. Esistono muri che solo la musica può frantumare. Ed esistono musiche, come quelle patriottiche o nazifasciste, che erigono pareti identitarie che ingabbiano gli uomini in sogni di onnipotenza.”
Giovanni Maria Quinti