Barga Jazz Club – Kòmos – Alessandro Rizzardi Quartet – barganews.com v 3.0

Barga Jazz Club – Kòmos – Alessandro Rizzardi Quartet

The Kōmos (Ancient Greek: κῶμος; pl. kōmoi) was a ritualistic drunken procession performed by revelers in ancient Greece, whose participants were known as komasts (κωμασταί, kōmastaí). Its precise nature has been difficult to reconstruct from the diverse literary sources and evidence derived from vase painting.

The playing of music during the komos is also mentioned by Aristophanes (Thesmophoriazusae 104, 988)

The earliest reference to the komos is in Hesiod’s Shield of Herakles, which indicates it took place as part of wedding festivities (line 281). And famously Alcibiades gate-crashes the Symposium while carousing in a komos. However, no one kind of event is associated with the komos: Pindar describes them taking place at the city festivals (Pythian 5.21, 8.20, Olympian 4.9), while Demosthenes mentions them taking place after the pompe and choregoi on the first day of the Greater Dionysia (Speeches 21.10), which may indicate the komos might have been a competitive event.

 
 

Un progetto originale ispirato liberamente ai cortei rituali dell’antica Grecia dedicati a Dioniso in cui i partecipanti (Komastài) in preda all’ebrezza cantavano e ballavano non disdegnando momenti di oscenità…
Nell’antica Grecia queste manifestazioni facevano parte della vita sociale e non erano per niente disapprovate.
Beh ma che che cosa c’entra tutto questo con il jazz? Niente, almeno non direttamente, ma il jazz nasce nei bordelli di New Orleans, e chiunque abbia frequentato le jam session non farà fatica a cogliere delle analogie.

Alessandro Rizzardi – sax tenore | Simone Venturi – pianoforte |Mirco Capecchi – contrabbasso | Daniele Paoletti – batteria

Il termine kòmos (in greco κῶμος) indica, nell’antica Grecia, un corteo rituale, a piedi o talvolta su carri, durante il quale i partecipanti si abbandonavano a un’atmosfera di ebbrezza, a espressioni di sfrenatezza e baldoria, sottolineate da canti, accompagnate dalla musica dell’aulos, della lira e della cetra e condite da disinibite e giocose manifestazioni di oscenità e allusività a sfondo sessuale.