Barga Jazz Festival – Nicolao Valiensi – “il Salto del diavolo” – barganews.com v 3.0

Barga Jazz Festival – Nicolao Valiensi – “il Salto del diavolo”

LOCALITÀ “SALTO DEL DIAVOLO”, VIA PER TIGLIO – ORE 11 – NICOLAO VALIENSI – CANTO SOSPESO – 5 episodi per eufonio solo

Nicolao Valiensi, born in Garfagnana, comes from a lineage of band leaders, local music masters, and performers of folk music. He graduated from the Boccherini Conservatory in Lucca with top marks and honors, and from the advanced school in Cologne in pedagogy, jazz trombone, and arranging. A composer and arranger, he has written for theater and bands, collaborating with renowned jazz musicians such as Tom Harrell, Jiggs Whigham, Lee Konitz, Pietro Tonolo, Stefano Bollani, Claudio Riggio, John Taylor, Ares Tavolazzi, Mauro Grossi, Paolo Fresu, and Albert Mangelsdorff.

He is the principal trombone of the BargaJazz Orchestra, of which he has been a member since 1986. He has also played in some of the most prestigious national symphony orchestras and contemporary music ensembles.

“il Salto del diavolo” – The Devil’s Leap – Story one

A farmer from the locality of La Serra allegedly encountered the devil while he was praying at a small chapel dedicated to Saint Michael the Archangel, along the mule track leading to Tiglio. The devil made him promise the first soul to cross a certain threshold, hoping to deceitfully obtain that of the farmer. The clever farmer, however, first managed to distract the devil by making him jump down from a rock a couple of times, then ultimately defeated him by having his dog cross the threshold. At this, the devil vanished in a great rage, leaving his footprints etched into the rocks.

“il Salto del diavolo” – The Devil’s Leap – Story two

The devil, envious of the pilgrims who were going to ask for grace from the Madonna of Tiglio, appeared and pushed unlucky passersby into the Loppora stream.
The frightened inhabitants of Tiglio turned to the Virgin, asking for her intervention. One day, as a pilgrim was passing through, the devil appeared, grabbed the traveler, and took him to the rocky ledge right in front of the current chapel, intending to throw him into the river. Suddenly, the Madonna appeared on the rock, extended her hand, freed the pilgrim, and hurled the devil onto a rock where he struck his head with a powerful blow. According to popular tradition, since then, no passerby has been in danger. In gratitude, the small chapel, which still stands today, was erected. Besides the chapel, two signs of the legend remain: the first is the trace of two footprints engraved on the rocky ledge, attributed to the Madonna, and the second is a rock a short distance away with a hollow, where it is said the devil struck his head.

 
  

  

LOCALITÀ “SALTO DEL DIAVOLO”, VIA PER TIGLIO – ORE 11 – NICOLAO VALIENSI – CANTO SOSPESO – 5 episodi per eufonio solo

Nicolao Valiensi, nato in Garfagnana, proviene da una dinastia di capobanda, maestri di musica paesani e suonatori di musica popolare. Diplomato al Conservatorio Boccherini di Lucca con il massimo dei voti e la lode e alla scuola superiore di Colonia in pedagogia, trombone jazz e arrangiamento. Compositore e arrangiatore, ha scritto per il teatro e per la banda, collaborando con noti musicisti jazz quali Tom Harrell, Jiggs Whigham, Lee Konitz, Pietro Tonolo, Stefano Bollani, Claudio Riggio, John Taylor, Ares Tavolazzi, Mauro Grossi, Paolo Fresu e Albert Mangelsdorff.
È primo trombone della BargaJazz Orchestra, di cui è membro dal 1986. Ha inoltre suonato in alcune delle più prestigiose orchestre sinfoniche nazionali e ensemble di musica contemporanea.

“Il Salto del Diavolo” – La storia uno

Un contadino della località di La Serra avrebbe incontrato il diavolo mentre pregava presso una piccola cappella dedicata a San Michele Arcangelo, lungo il sentiero che porta a Tiglio. Il diavolo gli fece promettere la prima anima che avrebbe oltrepassato una certa soglia, sperando ingannevolmente di ottenere quella del contadino. Tuttavia, l’astuto contadino riuscì prima a distrarre il diavolo facendogli saltare giù da una roccia un paio di volte, e infine lo sconfisse facendo attraversare la soglia al suo cane. A quel punto, il diavolo scomparve in una grande rabbia, lasciando le sue impronte scolpite nelle rocce.

“Il Salto del Diavolo” – La storia due

Il diavolo, invidioso dei pellegrini che andavano a chiedere la grazia alla Madonna di Tiglio, appariva e spingeva i malcapitati passanti nel torrente Loppora.
Gli abitanti impauriti di Tiglio si rivolsero alla Vergine, chiedendo il suo intervento. Un giorno, mentre un pellegrino stava passando, il diavolo apparve, afferrò il viandante e lo portò sulla sporgenza rocciosa proprio di fronte all’attuale cappella, con l’intento di gettarlo nel fiume. Improvvisamente, la Madonna apparve sulla roccia, allungò la mano, liberò il pellegrino e scagliò il diavolo contro una roccia dove batté la testa con un potente colpo. Secondo la tradizione popolare, da allora nessun passante è stato più in pericolo. In segno di gratitudine, fu eretta la piccola cappella, che ancora oggi esiste. Oltre alla cappella, due segni della leggenda rimangono: il primo è la traccia di due impronte incise sulla sporgenza rocciosa, attribuite alla Madonna, e il secondo è una roccia poco distante con una cavità, dove si dice che il diavolo abbia battuto la testa.