Mariuccia Marchetti




I TERREMOTI

del 1902

A BARGA





Barga

Il Cartolibraio s.n.c.

1998











PRESENTAZIONE

  Sono venuto in possesso di alcuni scritti antichi riguardanti personaggi, vicende e luoghi della nostra Barga.

  Della loro lettura io mi sono molto dilettato e penso possa essere un piacere anche per altri che si appassionano a queste cose.

  Ho pensato, allora, di farne una piccola serie da mettere a disposizione di tutti.

  Poiché, però, non sarà possibile produrne tante copie, dovrò necessariamente farli da me, e mi scuso fin d'ora per la loro veste modesta, spero che supplisca il loro contenuto.

  Anticipatamente ringrazio per l'accoglienza che verrà loro riservata.

  Questo libretto riguarda il terremoto avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 marzo 1902 e ciò che ne seguì tra la popolazione giustamente spaventata.

  Buona lettura

                                         Ivo Moriconi






La sera del 4 Marzo sebbene fredda con una brezzina pungente, era bella, serena, tranquilla da farci sperare un felice riposo.

     Fino dalle ore 9 di sera da alcuni del paese fu avvertita una leggera scossa di terremoto, un'altra alle ore 11 e una terza più sensibile verso la mezzanotte. Molti insospettiti, si alzarono dal letto e alcuni uscirono anche di casa, ma i più immersi nel sonno non le avvertirono.

     Circa alle ore tre e un quarto della mattina del dì 5 si udì un'altra scossa piccola, di breve durata ; pochi minuti dopo un'altra, poi una terza, una quarta, una quinta a distanza di cinque minuti circa l'una dall'altra e finalmente una sesta così forte che mise in allarme tutto il paese. Fu allora un movimento generale. Le strade, le piazze cominciarono ad affollarsi e la gente in atto di sgomento cercava di uscire più che mai dalle proprie abitazioni. Circa alle ore 4 e ½  si udirono suonare le campane del Duomo ; fu esposto immediatamente il SS. Sacramento alla pubblica venerazione coll'idea

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di tenerlo esposto tutto il giorno e molta gente si riversò in Chiesa a pregare.

     Dall'ultima scossa alle ore 5 se ne sentirono almeno 6. Alle 5 e ½  né ripeté un'altra che impressionò l'intera popolazione. Tuttavia nella speranza che oramai con queste due forti scosse, tutto fosse cessato, la maggior parte della popolazione si era ritirata dalle strade per riprendere le proprie occupazioni mentre altri se ne erano andati ad ascoltare la S. Messa in qualche Chiesa del paese per implorare da Dio la cessazione di sì tremendo flagello. Nella Chiesa dell'Annunziata fu scoperta l'immagine della SS. Vergine salutata dall'Angelo. Nella Chiesa del SS. Crocifisso l'immagine del taumaturgo S. Antonio e quivi pure accorse una folla devota. Si pregava e si sperava, ma non cessarono le piccole scosse, nella mattinata al dire di molti che si trovavano in casa, ma non avvertite da chi era all'aperto. Ben presto doveva succeder di

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