The damp weather over the past few weeks has made its self felt right through this area, not just amongst the inhabitants of this lush and verdant valley* who are decidedly now completely fed up with all the rain.
Enough is enough they say but of course, enough isn’t really enough, as there will probably still be a problem with water shortage later on this season but the dampness is not just affecting peoples spirits but has also made inroads into some of the structures around the city.
Workmen recently were called to the Duomo to stop water that was leaking down through the roof and infiltrating the 1000 years old walls.
So it is somewhat ironic that the first thing that visitors to Barga see when coming into the city from the Loppia road is the large welcoming sign with an image of Barga by the photographer Paolo Marroni which is gradually being destroyed by the damp.
The Duomo which is on the top left hand side of the image is practically obliterated by a creeping black damp patch which looks set to engulf the whole image given time.
Added to which, the main image of Barga Vecchia has been there for a few years now and the sun is gradually bleaching out the image and turning it into a kind of oversized 1960’s postcard image.
Maybe the time has come for another image to welcome visitors to Barga.
It could be that Paolo has another image from his huge archives of images from Barga that would be suitable but maybe something else could be organised ?
There is a new breed of young photographers working in this area who might like the chance to put their image into the public domain.
How about if the Comune organised a competition to see who gets the chance to put up their image on the board ?
If not the Comune, then what about the recently formed Pro Loco ? Wouldn’t this be a great way of getting their new logo onto the scene where everybody can see it ?
Maybe Lucia Morelli, Nicola Salotti and Stefano Tommasi down at the iNStallazione di Venti d’Arte in Fornaci di Barga should be involved along with Vaina Continuati and Alessandro Stefani at Vaso di Pandora in Barga Vecchia – both organisation which have experience in photographic competitions and exhibitions.
*and you know why is is such a green valley don’t you ? – the high rainfall of course
L’umidità che in questi giorni ci sta affliggendo a causa del perdurare delle precipitazioni piovose e del tempo instabile non sta colpendo solo le nostre povere ossa e soprattutto i nostri spiriti, ma ha coinvolto nei suoi danni anche alcune strutture attorno alla nostra città.
Gli operai di recente sono stati chiamati in Duomo per fermare l’acqua che colava attraverso il tetto e le pareti, tanto per dirne una.
Quindi è cosa un po’ ironica che la prima cosa che i visitatori vedono di Barga quando giungono attraverso la strada di Loppia sia il grande cartellone di benvenuto, con una immagine che fu scattata dal fotografo Paolo Marroni, che viene progressivamente distrutta dall’umido e dalle intemperie.
Il Duomo, che si trova sul lato in alto a sinistra è praticamente cancellato da una specie di banda nera di umido strisciante che sembra destinata a sommergere tutto quello che prima era una bella fotografia.
Oltre a questo la luce splendente del sole che illuminava Barga vecchia nella foto si sta gradualmente sbiancando trasformando l’immagine in una sorta di vecchia cartolina anni ’60.
Forse è giunto il momento di intervenire e di realizzare un nuovo cartellone di benvenuto con una nuova immagine di Barga che renda giustizia nuovamente alla bellezza della nostra cittadina.
Potrebbe darsi che Paolo avesse un’altra immagine adatta da pescare nei suoi immensi archivi fotografici, ma si potrebbe pensare, vista l’occasione, anche a qualcosa di diverso da fare.
In questi anni qui da noi si è formata una generazione di giovani fotografi specializzati a vario titolo in questo campo ai quali farebbe sicuramente piacere avere la possibilità di vedere la propria immagine pubblicata ad uso e consumo di tutti i visitatori.
Per questo ci è venuta in mente un’idea: che ne dite se il Comune indicesse un concorso per ricercare l’immagine più bella da porre nel cartellone?
E se il Comune non potesse pensare a questa iniziativa perché non incaricarne allora la Pro Loco di recente riformazione?
Forse Lucia Morelli, Nicola Salotti e Stefano Tommasi giù al di INSTALLAZIONE Venti d’Arte in Fornaci di Barga potrebbero essere coinvolti insieme a Vaina Continuati e Alessandro Stefani dl Vaso di Pandora in Barga Vecchia. Hanno esperienza proprio in concorsi fotografici e mostre e potrebbero essere provvidenziali per organizzare questo progetto.
“The most Scottish town in Italy…”
Caro Frank, purtroppo Barga a quanto sembra non e’ piu “The most scottish town in Italy”, qui in Scozia ormai non si legge piu niente sulla nostra bella cittadina e’ come se fosse sparita nel nulla. Qualche anno fa non passava giorno che si leggeva qualcosa di Barga su i giornali scozzesi, il nostro vecchio sindaco sempre in prima linea a promuovere Barga sia a livello turistico sia a livello di radici familiari. Il cartellone posto alle palmente dice tutto, questa amministrazione non sembra proprio interessarsi del turismo anzi tutto l opposto, non c’e’ un assessore o consigliere che si prende cura di Barga vecchia e anzi tutto sembra si sia spostato a Fornaci, visto che la maggioranza dei consiglieri e’ della zona di Fornaci. Bella immagine che diamo ai turisti con una foto molto bella ma che ormai si sta sciupando. Il turismo e’ la forza di Barga, molte attivita’ sono nate negli ultimi anni e spero non si torni indietro di molti anni per vedere Barga morire di nuovo
Caro Gianmarco — Era una battuta! Ha piovuto qui ogni giorno da due settimane, come la clima classica della Scozia…Quindi i danni al grande cartellone di benvenuto.
It would be sad, if what Gianmarco was to become true. He is right though there is little mention here of our Scottish outpost in Italy. People here have over the past two to three years reduced their holidays or looked for cheap breaks at home. This year more seem to be looking to go abroad again. Perhaps this is the time to publisise not only Barga but the whole Garfangana.
Most people I have met who have visited Barga want to return and I know that word of mouth has produced a few extra visitors. Like any tourist destination Barga needs to get its name known again in the U.K. Perhaps inviting one or two travel journalists to see what there is to offer in the town and get the name of Barga back in the press.
Ciao Frank, si avevo capito che era una battuta, ma volevo precisare che Barga ha bisogno di nuovo di essere nel mercato turistico e a quanto pare non c’e’ nessuna intenzione di farlo e lo stato in cui versa il cartellone alle palmente purtroppo rafforza questa tesi.
As we are on the subject, I would like to point out that I received an email a few weeks ago from a very unhappy journalist from New York who wanted to write an article on Barga for an American magazine.
I shall briefly describe the outcome of her visit:
The journalist was in Lucca to write an article on emigration from Tuscany to USA for a particular section of a magazine and discovered that Barga is “The most Scottish Town in Italy” so she bought a train ticket to visit our town. When she arrived here she naturally went to the tourist information office to get some information and material but when she tried to explain in simple English the reason of her visit she was given only a grey map of the historical centre and an “arrivederci”. She was totally taken aback especially since Barga continues to promote itself as “The most Scottish Town in Italy” yet with a lack of English speaking people and info to welcome tourists at the front desk. Anyway as you can imagine she left with no article on Barga !
A real pity not just for the tourists but for everyone that lives here and loves it ! Barga is a jewel but unfortunately has lost its sparkle
I certainly agree with your main points, Sonia. But the woman in question can’t be much of a journalist if her sole source is a tourist office — and she gives up on an entire story after a single disappointment.
Sono d’accordo … ops sorry “I agree”.
As I said I have given a brief description, maybe too brief, of what happened.
Sono perfettamente d’accordo su quanto scritto a proposito della necessità di un intervento di restauro dell’immaggine di Barga. Qualcuno obietterà: sono dettagli.I problemi sono ben altri. Dettagli,certamente,ma,a parer mio, importanti che non
sfuggono sia a chi a cuore Barga,sia ai visitatori.
Sono indice di attenzione e di cura e testimoniano un senso civico fondamentale per una comunità.
Salire a Barga dalla via di Loppia é come prepararsi lentamente ad un appuntamento,all’incontro con un borgo
di cui siamo innamorati da sempre,o che siamo destinati
ad amare a prima vista.
Anche i particolari contano.Lo spazio verde ben curato
della Chiesina delle Palmente inviterebbe a sostare in
attesa dell’apparire del borgo.Al visitatore lo preannuncia
la foto pubblicitaria di Paaolo Marroni,che,propio per questo,è importante che sia, come un biglietto da visita deve essere,integra, fresca luminosa.E se non lo è più
perchè ha svolto onorevolmente la sua funzione,va rinnovata.
Personalmente,poi,vorrei un,altra cosa di cui ho parlato al Sindaco poco tempo fa. Nelle vicinanze di Bella vista
c’è un punto in cui appare il Duomo. Eccolo lassù,come per magia,in tutta la sua possanza,sospeso nel cielo.
Un’immagine che si staglia improvvisa e coglie di sorpresa.Parla di secoli,di civiltà,di culto della bellezza.
Una immagine,però, intravista dietro una sterpaglia.
Penso,tutte le volte,che percorro la strada : occorrerebbe
che qualcuno che ci sa fare ci mettesse le mani e con una potatura ad arte,ritagliasse,per così dire,una cornice per
questa visione reale e magnifica.Sarebbe un ritratto dal vero,investito dalla luce di ogni ora e di ogni stagione.
Davvero un incomparabile biglietto da visita della nostra
Barga.
I cannot really speak too much as my spoken Italian is pretty poor [understatement], I do try honest but if someone calls themself a [travel] journalist I would expect at least a rudimentry attempt to converse in the local language. It angers me when I hear of people complaining that “the local people don’t speak English” I have found that many do but wait to see if the English speaker attempts any words in “the local language.” Why can we not at least attempt to learn some simple phrases, or better still teach our children at least one other language from an early age and not to assume that speaking English and adding an “O” to the end of a word will suffice. Sorry small rant now over.
Maitland: The frustrated “travel journalist” comes across as neither a serious traveler nor a professional journalist. In that matter I can only agree with you. But the principal charge underlying Sonia’s critique has substance. The issue is not that local people ought to speak English, any more than the people of Glasgow should be required to speak Italian, French or German. But in a town whose foreign visitors almost universally speak English as a first or second language, it makes little sense that the tourist information office is unable to converse with them. That’s the real issue, as Gianmarco so clearly points out — recognizing that foreign tourism is important to Barga’s economy, and developing a sound infrastructure to address it.
I think the point I was trying to make has been completely understood and I’m really quite surprised.
mi fa piacere che tanta gente abbia messo le proprie idee in questo argomento anche in Inglese, ma speravo almeno in un intervento da parte del comune sulla questione il che mi fa pensare purtroppo al peggio. Quetsa amministrazione aveva promesso in campagna elettorale di continuare il lavoro svolto dalla precedente amministrazione ma a quanto pare erano solo parole. Ogni tanto ritorno a Barga per vedere la mia famiglia e ogni volta che torno sembra che manchi qualcosa, vedo i ristoranti sempre piu vuoti, meno turisti e poca volonta’ di promuovere qualsiasi cosa. Purtroppo ho sentito dire che Hamish More non fara’ la sua scuola di musica quest anno perche’ non riesce a trovare aiuto dall amministrazione comunale per una sede o una stanza cosa molto triste.
Caro Giannmarco,
spesso condivido quanto esprimi nei tuoi commenti in merito alle mancanze “turistiche” da parte dell’Amministrazione ma per correttezza ti devo correggere quanto hai detto in fondo in merito alla scuola di musica di Hamish visto che faccio ormai da 3 anni l’intermedario/assistente-organizzatrice dell’evento con lui ed il Comune.
Il Comune anche questo anno si è reso disponibile per organizzare questo evento come negli annni passati offrendo una sede per lo svolgimento delle lezioni per la scuola ed il teatro per il concerto finale. Si era già stabilito il periodo dello svolgimento del corso ecc. poi sono immersi altri problemi.
Come al solito la Signora Graziella Cosimini ha esposto con grazia ed eleganza il parere che anch’io mi sento di
condividere.
Quando dice: “Sono perfettamente d’accordo a proposito della necessità di un intervento di restauro dell’immagine di Barga” io voglio leggere non solo il restauro di un cartellone publicitario, ancorché bello
e di buon gusto, ma leggere il restauro dell’immagine di Barga nel vero senso della parola. Restauro delle nostre piazze, dei nostri giardini, delle nostre siepi, delle nostre carraie, di tutta l’area che circonda il nostro bellissimo Duomo, restauro che vuol dire anche togliere
tutte quelle vetture parcheggiate in Via del Pretorio dove si arriva ormai a parcheggiare quasi sull’igresso della Vignola, risistemare la pavimentazione dei selciati più sconessi e soprattutto restaurare noi
Barghigiani,affinché ciò possa contribuire,ed esserne orgogliosi per questo, alla pulizia delle nostre strade
e piazze che ultimamnte sono sempre più insozzate dalla
nostra maleducazione.
Leggere anche di seguito.
• Che Barga è un paese sporco e poco curato é da anni che io lo sostengo,
con grande dispiacere, ed ormai sono anni che mando e-mail presso tutti gli uffici del Comune, al Giornale di Barga, alla stampa locale (pubblicati), corredati di foto che dimostrano la noncuranza ed il menefreghismo acuto che
caratterizza chi dovrebbe prendere a cuore il o i problemi
di questo tipo. Ho più volte colloquiato con assessori e consiglieri e anche con personale
addetto a questo genere di incombenze. Belle parole e
tante promesse, la sostanza é che negli anni tutto peggiora e si deteriora.
Dice: “c’è la crisi, non abbiamo più soldi, ce ne danno
sempre di meno”.
Beh! Allora lasciamo perdere. Però che si abbia il coraggio di rinunciare a patacche quali Bandiera Arancione, Borghi più belli d’Italia e via dicendo.
Gli stranieri che vengono da noi ci giudicano anche e
soprattutto da come abbiamo cura della nostra Barga(del resto anche noi quando andiamo all’estero ci facciamo una
idea della città che visitiamo da come si prendono cura
della pulizia delle strade e da come sono tenuti parchi
e giardini pubblici, anche i più piccoli e nei più remoti
angoli della città stessa).
Purtroppo a Barga la spazzatura viene messa in evidenza
a tutte le ore del giorno e possiamo dire in modo capillare dappertutto indistintamente, i bisogni di gatti e cani fanno bella mostra nelle nostre strade (Via
della Fontana ne é un campionario a cielo aperto, e pensare che è una delle vie più usate dai cittadini per scendere al Giardino, oserei dire una delle principali
di Barga), Via di Borgo e Piazza del Comune sono coperte
delle deiezione dei piccioni, gli esterni del
nostro Duomo sono altamente trascurati, per non dire
il verde del bastione del Fosso, soprattutto dietro
è in uno stato di degrado quasi assoluto, come del resto
tutti i giardini pubblici, in Via del Pretorio nella
piazzetta davanti alla casa di riposo sono stati tagliati i pini dei giardini adiacenti ma non si è assolutamente provveduto alla risistemazione delle aiole
con altri tipi di piante e nemmeno di corredarla con
qualche panchina per potersi godere la nostra pace.
L’elenco sarebbe molto, molto lungo e ci sarebbe da aggiungere tutti i piccoli giardini o aiole o siepi
che dovrebbero corredare, abbellendoli, i nostri (pochi)
parcheggi che invece fanno letteralmente schifo e c’è quasi di tutto all’infuori che fiori e/o piante, per non dire, ANCHE PER IL DECORO URBANO DELLA NOSTRA CITTA’,
dei muri sfatti e cadenti da anni e di cui c’è un grosso evidente
menefreghismo; tipo il muro di Piazza della Vittoria adiacente alla Villa Barsanti(è dalla prima amministrazione Sereni che è in
quelle condizioni), il
muro pericolosamente cadente del fabbricato ex Sip
in Via del Giardino adiacente al ristorante la Pergola,
la
mulattiera che dalla località Lato conduce in Corsonna
e
che si sta deteriorando in modo continuo e vistoso rendendola in qualche modo pericolosa anche per gli escursionisti che intendono seguire i percorsi ben segnalati dal nostro CAI. E poi ancora e ancora.
Purtroppo quando per anni e anni si tinge solo la facciata della casa, questa sembra bella e ben tenuta,
ma quando si entra dentro si vedono le stanze senza intonaco, le scale a cui manca qualche gradino, le ringhiere sono arrugginite e sporcano di ruggine le mani
di chi vi si appoggia, i mobili nelle stanze sono fatiscenti, il tetto fa acqua. Ma dall’esterno sembra
tutto a posto.
Che mestizia.
Luti Giuseppe
..Non si perde occasione per polemizzare!!!
L’articolo, è evidente, voleva essere propositivo, ognuno con la sua sensibilità e competenza dovrebbe proporre una modalità di intervento, come giustamente ha fatto Graziella, dando il proprio contributo di idee. Personalmente non avrei mai pensato “alla cura del verde” che invece riflettendoci è fondamentale.
Elaboriamo una proposta da portare in Comune sotto il cappello “GiornalediBarganews”.
Potremmo proporre ad un artista affermato di rappresentare con una sua opera la nostra Barga per un anno. l’immagine sarà esposta sul “Cartello di Benvenuto” e potrà essere utilizzata come “visual” per manifesti ecc. Per dare maggior rilievo all’iniziativa sarebbe importante ospitare contemporaneamente in una “piccola” mostra nel centro storico altre opere dell’artista. Ogni anno sarà selezionato un nome per l’anno successivo.
A.Stefani -Inspired by Barga-
Well, I can’t help but weigh in here.
I believe that there should be a certain ‘balance’ to the concept of tourism and what it can and should bring to the economy of Barga. As a fairly regular traveler to Barga, who by profession, is also in the tourism ‘industry’, I believe that careful thought should prevail in the planning for tourism.
While I might agree that the attention of the present municipal (comune) government may well be going in the wrong direction, I might suggest that careful thought be given to what it is that is truly special about Barga, and who it is that you might want to come to Barga to see it.
I can bet that T-shirt and souvenir shops catering to bus tours is not a good goal for the growth of tourism. We have all traveled to ‘towns’ and ‘villages’ that are make believe, and are all but created (Disneyesq) so that they look like something that there really are not. These towns and villages are devoid of anything real, are devoid of that which probably made them really neat places to visit in the first place.
“Balance” is the key, in my opinion. To me, the Barga that I first fell in love with, was a perfect tender balance of real life, not-to-easy to get around, (still some challenges-maybe the tourism office should be Italian only speaking, so that visitors are forced to fend for themselves a little, forced to listen for a minute, instead of having everything presented to them on a silver T-Shirt) and still rough around the edges spectacular beauty.
When the balance of this combination is upset, then the magic starts to disappear.
Ciao,
Scusate, forse sarò controcorrente, ma io tutta questa tragedia per cui Barga improvvisamente sembra una sorta di giardino pieno di sterpaglie e cartacce con un campanile che timidamente fa capolino, con i muri diroccati del tennis club, con pali della luce che attentano alla vita delle persone, con immagini sbiadite, con la sporcizia che regna sovrana non la condivido, io onestamente non mi sento ancora il personaggio di un romanzo di Orhan Pamuk.
Mi scuserete se invece a me la mia città piace, con qualche difetto per l’amor del cielo, ma con difetti che con un po’ di sano senso civico, e forse anche un po’ di campanilismo, possono essere risolti o migliorati.
Non fraintendetemi, non dico che la dove non arriva il comune si debba sempre arrivare noi, dico solo che questa tendenza (sempre più radicata nei commenti che leggo su questo sito) per cui si punta il dito aspettando che qualcuno provveda è un po’ pericolosa. E’ un qualcosa, in questi tempi duri, che non ci possiamo permettere e in parte, dirò di più, mi trovo d’accordo anche con chi dice che un ritorno al passato, almeno per certe cose, non sarebbe del tutto negativo.
Problema turismo:
Il turismo non lo fa il Comune, o non solo. Il Comune può dare un contributo per le manifestazioni, può concedere gratuitamente l’utilizzo del suolo pubblico, può concedere gratuitamente il teatro, può occuparsi di stampare locandine e manifesti, diciamo in generale può partecipare alle spese e all’organizzazione degli eventi e, forse ancora più importante, può aiutare il cittadino a sbrigarsela tra pratiche, pratichette, permesse, contropermessi ecc. ecc. cercando di combattere a favore di una semplificazione degli stessi, ma il turismo in realtà lo facciamo noi, organizzando rassegne, concerti, esibizioni, mercatini, tenendo i ristoranti aperti, annaffiando la piantina davanti al nostro negozio o mettendo dei bei fiori sui davanzali ecc. ecc.
Il turismo si fa anche non rompendo continuamente le scatole ogni volta che c’è una manifestazione pretendendo che i turisti e cittadini di Barga accettino l’immagine di una città-dormitorio imposta da chi non sopporta 10 giorni all’anno di festa ( non mi scorderò mai quando alle 3 del pomeriggio sono stato minacciato di aspettarmi una fucilata se non la smettevo subito di suonare perchè qualche attempato signore di Piazza Angelio sentiva come irrimediabilmente compromesso il suo diritto alla pennichella ), si fa non tirando le secchiate d’acqua in testa alla gente fuori da un locale perchè fuma una sigaretta o addosso ai musicisti perchè si ritiene che il volume ( negli orari consentiti ) sia troppo alto (nella fattispecie un gruppo acustico)…capisco che Barga sia una cittadina medievale ma insomma …
Si fa anche promuovendo ed aiutando quello che già c’è, e non parlo solo di un’azione da parte del comune, che comunque dovrebbe sempre esserci, ma anche di tutti i cittadini. Mi riferisco soprattutto alle varie associazioni culturali, associazioni folkloristiche, alla neo(ri)nata Pro Loco, tutta linfa vitale per una cittadina che vuol fare del turismo la sua marcia in più o semplicemente per chi vuole rendere la propria città più vivibile. Risorse da sfruttare e sponsorizzare nel corso di tutto l’anno non considerandole un qualcosa “che non ci riguarda”.
Si fa anche organizzando un calendario serio degli eventi evitando accavallamenti, cosa che si rende possibile non solo attraverso una gestione super-partes da parte dal comune ma soprattutto attraverso il dialogo tra le varie realtà del territorio.
Turismo è anche l’accoglienza di chi sta male, delle strutture ospedaliere che dimostrino come in caso di bisogno questo non diventi un incubo fatto di lastre eseguite ma letture delle stesse da spedire, viaggi in ambulanza da un posto all’altro ecc. ecc.
Io fortunatamente non ho mai avuto episodi di infortunio all’estero, ma ero presente quando è successo ad un mio parente in Cina e vi posso assicurare che ci sono stati momenti di panico con dottori che parlavano solo cinese, ospedali sovraffollati, trasferimenti non si sa dove e perchè.
Onestamente mi spaventa pensare ad un mondo, che per i prossimi 5-10 vivrà probabilmente momenti molto brutti, senza la prospettiva ogni tanto di poter non pensare al lavoro, alla fatica, ai pochi soldi e potendo invece goderci qualcosa di bello, qualcosa che riguarda quella parte di Barga che veramente ci piace.
Scusate se sono stato prolisso, ma è un argomento che mi sta molto a cuore.
Simone
Caro Simone, qui non stiamo parlando di un romanzo ma della realtà di un Comune che sventola la Bandiera Arancione, di un Comune che ha delle enormi potenzialità turistiche, di un Comune che anche io amo, della realtà di tanti volontari come me che cercano di rendere il nostro Comune più accogliente ed all’avanguardia possibile nel settore culturale, sociale e sportiva ma che a volte si devono fermare davanti a dei problemi reali che secondo me sarebbero anche facilmente risolvibili ma che necessitano purtroppo risposte veloci e tempestivi interventi da parte del Comune che molto spesso non avvenga e questo è il problema fondamentale. Non certamente la mancanza di volontà da parte dei cittadini per promuovere il paese.
Hai fatto riferimento all’appello del TC Barga – allora ti invito a venire a vedere di persona così ci spieghi come facciamo ad accogliere nostri amici tennisti ed ad organizzare la stagione estiva tennistica a pieno ritmo come da programmma quando ci sono questi problemi reali sollecitati più volte che noi volontari non possiamo risolvere da soli ?
Cara Sonia,
io non voglio insegnare niente a nessuno e soprattutto non ho alcuna competenza in fatto di edifici in muratura ( apparte qualche pezzo di intonaco che ogni tanto casca dalla mia vecchia casa).
Se tu ( perchè su internet darsi del Lei suona vagamente polemico )mi avessi chiesto che pianoforte comprare o se il piatto in cui mangi alla sagra di paese è biodegradabile o no probabilmente ti avrei risposto in maniera più esaustiva 🙂
Detto ciò: ho preso ad esempio i campi da tennis così come il duomo così come altre situazioni non per sminuirne la gravità o farne una perizia tecnica, semplicemente per dire che descrivere Barga come la si è descritta in questi giorni la fa sembrare agli occhi della gente una specie di rudere cosa che a mio parere non è! Ci saranno pure i muri decadenti o le sterpaglie davanti al duomo e magari anche qualche cacata di cane, ma tutto sommato non mi sembra un posto così brutto dove vivere, ci sono anche dei bellissimi scenari, io passo nel mio paese bellissimi momenti o forse semplicemente fare polemica per fare politica.
Ognuno d’altronde è fatto a modo suo.
Tralascio di commentare l’inizio del tuo messaggio sperando di mal interpretare una sospetta ironia su quanto io possa o non possa avere una visione consapevole del mondo che mi circonda. Se così fosse colgo l’occasione per rassicurarti sul fatto che, almeno per il momento, sono abbastanza sano di mente.
Saluti.
Edit:Ci saranno pure i muri decadenti o le sterpaglie davanti al duomo e magari anche qualche cacata di cane, ma tutto sommato non mi sembra un posto così brutto dove vivere, ci sono anche dei bellissimi scenari, io passo nel mio paese bellissimi momenti o forse semplicemente non mi interessa fare polemica per fare politica.
Ognuno d’altronde è fatto a modo suo.