In una ulteriore riunione di persone delle tre Parrocchie, alla guida del Proposto, è stato definito lo Statuto che regolerà l’attività del CUP , valutando con particolare attenzione gli articoli relativi alla formazione e ai compiti di questo organo ecclesiale. I modi e i tempi previsti per la realtà  fisica (elezione dei componenti) e operativa, verranno via via resi noti nelle Assemblee Eucaristiche e mediante incontri nelle tre Parrocchie. Detto questo, non è fuori luogo ripensare alla nostra identità di “fedeli laici†uniti nella Chiesa e al suo Magistero. Il Concilio Vaticano II (Costituzione dogmatica Lumen Gentium) con chiarissime definizioni ci dice che il nostro Battesimo ci “incorpora a Cristoâ€, quindi â€Per loro vocazione è proprio dei laici cercare il Regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dioâ€. Basterebbe meditare bene su queste forti parole per viverle (per quanto ci è possibile) nella nostra quotidianità e in particolare quando si presentano occasioni per testimoniare la personale vitalità nel Corpo della Chiesa. Ecco una delle “particolari†occasioni: la formazione del Consiglio della nostra Unità  Pastorale. La nascita e la futura vita di questo importante organo della nostra Chiesa locale deve sollecitare l’interesse (non la sterile curiosità ) di ognuno di noi. Il CUP infatti sarà l’interprete della nostra fede , delle nostre esigenze religiose, del nostro amore alle tradizioni .
Il CUP, per dimostrare la sua valenza unitaria e coordinatrice, dovrà accordare la diversità delle scelte sperimentando forme di pastorale ritenute più adatte, affrontare con Don Stefano le inevitabili difficoltà . Il beneficio dell’attività del CUP, se i suoi componenti sapranno agire con umiltà , generosità , aperta mentalità cristiana, si manifesterà , con l’aiuto dello Spirito, sulle comunità delle tre Parrocchie, al di là di ogni popolarità e vantaggio umano. Aiutiamo allora in ogni modo a noi possibile, ma particolarmente con la preghiera, la nascita necessaria e giusta di questo gruppo di “fedeli laici†affinché, a fianco e in aiuto a Don Stefano, promuovano e realizzino in coerente unità un “santo operareâ€.