Questione di Minuti played the Piazza Angelio this evening on the second night of the Festa del Centro Storico The concert almost did not take place as some local residents in the piazza called the police and complained about the noise level of the band during the sound check. It was only after the band agreed to lower their sound that the organisers continued the concert.
They had a license to play live music until 1 am but decided that discretion was the better part of valour* and on the stroke of midnight all music ceased and peace once more returned to the piazza.
An interesting side note about the concert …. the band constantly plugged their CD during the concert but without any takers … apart from one person who stepped in and paid cash on the nail during the concert for his Questione di Minuti CD. Christian Boi the singer with the band talked during his set about Barga being an international town – he might be interested to know that the CD was bought by Helgi Kristinsson, a visiting bass player from Iceland. Maybe the Questione di Minuti should think about touring further North?
*Caution is preferable to rash bravery. Said by Falstaff in King Henry the Fourth, Part One, by William Shakespeare.
La band si forma nel 2004, ma tutti i componenti hanno avuto già diverse esperienze con altri gruppi. Come tante altre band, anche i Q.D.M. hanno iniziato facendo cover, spaziando da Ben Harper a Stevie Wonder, dai Beatles fino ad alcuni grandi classici italiani. Successivamente, acquistato un po’ di coraggio, il gruppo ha iniziato a “partorire†pezzi propri da integrare con il resto delle canzoni. La formazione si è già esibita in vari locali della regione (Toscana) e in alcune feste private… all’attivo non mancano neanche i concorsi. Dopo aver ben figurato al concorso del 2004 al Mulligan’s Pub di Firenze, anche il 2005 è iniziato all’insegna dei concorsi come quello al Buena Vida, un locale della Garfagnana, arrivando in finale.
Stessa sorte al Cantiere Arena Rock dove si sono ritagliati un posto nei primi otto che gli è valso l’accesso al palco dell’Arena Rock. Infine hanno partecipato al Summer Giovani, altro concorso per band emergenti, aggiudicandosi anche qui uno degli otto posti della finale avendo cosi la possibilità di suonare nello stesso palco di grandi artisti come jamiroquai, Giorgia, subsonica etc etc.. Per questi buoni risultati il quartetto deve ringraziare anche la folta frangia di pubblico che li segue nelle varie serate trasmettendogli adrenalina e stimolandoli a dare il meglio. Uno dei loro punti di forza è saper comunicare col pubblico, rendendolo partecipe per tutto la durata del concerto.
In contemporanea alle performance live, i quattro ragazzi si sono chiusi in sala di registrazione realizzando il loro primo mini cd (demo) composto da quattro pezzi inediti e due cover. Il nome di questo disco è “Mais e poi maisâ€, titolo all’apparenza un po’ buffo, ma chi avrà la fortuna (o sfortuna) di acquistarlo e vedrà la copertina potrà facilmente interpretarlo.
Ora giunti al 2007 i ragazzi hanno una piccola sala prove tutta loro..ed è proprio qui che i ragazzi hanno lavorato al loro nuovo cd. A Gennaio 2008 esce “Senza Attese”, 11 brani inediti che riassumono 4 anni di lavoro, emozioni e sudore dei Q.d.M, presentato al pubblico in diverse serate, risquote un buon successo e gradimento da parte degli ascoltatori. “Ritornerò” si conferma brano più gettonato, è il pezzo che tutto il pubblico canta sempre insieme alla band. Nell’autunno 2007 si aggiunge Marco “Pelmo” Bevilacqua alle tastiere (già componente dei Mr.Funk), i Q.d.M. così diventano un quintetto, l’aggiunta amalgama ancora di più il sound che ne guadagna di impatto e consistenza. source
Christian Boi (voce) | Mirko Federighi (chitarra) | Riccardo Lorenzetti (basso) | Marco “Moccino” Campagna (batteria) | Marco “Pelmo” Bevilacqua (tastiere)
Click on the link below to hear the band in action this evening.
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The volume was only temporarily lowered. By 22:15 it was at ear-shattering level, where it remained until midnight. This kind of absolute contempt for residents — even after they’d expressed their concern — wins no friends, as was also evident in the sparse crowd after 22:30. It also made it impossible to tell whether the music itself was any good or only sheer noise. No wonder their cd was a worst-seller.
The following is from just one week ago:
Recently it has been almost impossible to run the kind of music and food festa that traditionally was held for many years in Barga Vecchia. The regulations concerning drink and food preparations and the rules about noise levels for live music inside the castle has meant that something had to change.
The Lake Angels building on their experience of running a very successful piazza during the Festa season decided this year to make a jump out of the city and move operations down to the sports stadium where it would be possible in theory to cater for 400 – 500 people and put on live music events without incurring the wrath of local residents …. So what now is the future for music and food events in Barga ? Change is probably the way forward with smaller more intimate events.
Maybe now is the time to relaunch the idea of the Festa del Centro Storico which is programmed to start on the 17th of this month in an acoustic version ? source here
Una volta, the festa delle piazzette was an entirely different affair. The residents surrounding each piazza were in charge of their own local arrangements — producing and selling traditional foods, organizing music, establishing venues of exhibitions of arts and crafts. How and why did it turn into a bad echo of Woodstock? Or more important, how did it evolve into an event that is regarded with anxiety and trepidation by so many of the very people who live here? Yes, it is better this year than last (which was an unqualified nightmare), thanks in part to the brilliant step taken by the Lake Angels. But we’d make real progress if we tried to recover some of the broad engagement and community spirit that once characterized these days.
Vicino Deluso: le piazzette una volta erano diverse, è vero. Io ci ho fatto innumerevoli compleanni da ragazzino, e quello che ora è diventato una “Festa di Piazza Angelio e dei ristoranti di Barga” una volta era una vera e propria festa del centro storico.
Le cose sono cambiate, ma la responsabilità non è dei musicisti, la responsabilità è dei tempi che cambiano. In pochi anni ho visto la popolazione di Barga cambiare, ad oggi metà della popolazione parla inglese e con la lingua ha importato un tipo di cultura che fa si che determinata musica ( Soul/Blues/Country) ecc. ecc. veda la partecipazione emotiva di molte persone che, anche ieri sera, sono saltate in piedi di fronte ad un repertorio “evergreen” suonato dai T-Jayz. E’ questione di capire se questo ci va bene o no. A me va benissimo: in quanto cittadino del mondo non può che farmi piacere parlare italiano e poi voltarmi dall’altra parte e parlare inglese. Per non parlare poi della musica di cui sopra che amo.
D’altronde non si può pensare di suonare per chi la musica non la vuole ma è pronta a fare faville quando in gruppo di mammalucchi vestiti da medievali arrivano con i tamburi e con le balestre.
La seconda delle reponsabilità ( ma è la più importante ) è di tutti coloro che imponendo limiti, esami, vaccini, controlli sulla peste bubbonica e sul colera, allestimento di cucine stile Sheraton per fare du’ salsicce e du’ bistecche, ecc. ecc. hanno finito per scoraggiare chi organizzava le piazzette.
Il terzo motivo sono tutti gli insofferenti, stile te, che anno dopo anno tentano di spengere quell’unico moccolo che resta di una festa che aveva centinaia di luci.
Chi sta nel centro storico dovrebbe sapere che, come in qualsiasi centro storico, periodicamente, nel corso dell’anno, vengono organizzate “feste danzanti” come si diceva una volta, per cui è inutile prendere casa per poi lamentarsi o pretendere che Barga, che da anni ormai è riconosciuta come un centro culturale di spicco nel patrimonio toscano, diventi la tomba di se stessa per qualche frustrato con degli evidenti problemi di eccessivo tremore del timpano.
Stasera suono io, con la mia band, e sono già stato allertato: niente microfoni alla batteria! Suonare pianissimo!
Bravi, bella storia.
Complimenti a tutti:”bona la musica, bravi i ‘ssonadori”
Tornando in tema musica, purtroppo non sono potuta venire a sentire i Q.D.M., ma spero che a Barga abbiano fatto la loro figura, al di là del volume. Li seguo da diversi anni e trovo che siano uno dei gruppi più interessanti della zona e che propongano dell’ottima musica propria.
“Senza Attese”, il loro cd, non è davvero un ottimo lavoro e spero con tutto il cuore di risentirli a Barga, anche allo stadio… 😀
Sorry, ho scritto male… intendevo, ovviamente, è davvero un ottimo lavoro!
Il nostro grande musicista Rhazckal fa, come sempre, argomenti molto intelligente e benissime ragionati. Comunque contrariamente alle sue conclusione, reconosco anch’io che “the times, they are a changin'”. Speriamo che questi cambiamenti ci porteranno verso il futuro del cittadino del mondo. Bravo, caro Rhaz. Ma seconda me, quel futuro dev’includere un rispetto comune fra la gente. La faccenda venerdi sera non era quella dei “limiti, esami, vaccini, controlli sulla peste.” Non trattava di fascismo nascosto (o della peste bubbonica!). Trattava di disprezzo egoistico invece di minimo rispetto per i residenti del centro storico.
rhazckal è Simone Venturi.
Vicino Deluso?
No, si trattava di un gruppo di ragazzi molto giovani, che, con grande entusiasmo hanno proposto un loro lavoro e, come contropartita, sono costretti a leggere quanto sopra.
P.S.
Casomai: grasso musicista 🙂
Umberto Eco
Grazie per il chiarimento, il nostro grasso (ma molto ricco di talento) musicista. Voglio offrire un altro: forse mi trovi uno degli “insofferenti” — anche se non e giusto. Ma la verita e che non sono fra di coloro chi hanno chiamato la polizia. Erano tutti barghigiani di nascita. L’anno scorso uguale…
comunque sia ancora una volta a Barga si insiste a infilare la testa nella sabbia e far finta di non vedere il problema per quel che è!
ma … le feste delle piazzette:
– le organizza qualcuno e, se sì, a quale titolo?
– hanno un loro bilancio economico e quindi degli eventuali costi quanto viene a pesare sulle casse della communità ?
– creano un indotto per le attività commerciali del centro storico?
– chi ne è beneficiario?
– le forze deputate all’ordine pubblico hanno il dovere di vigilare anche a priori sull’andamento di qualsiasi manifestazione in modo autonomo e propositivo e non solo a posteriori dopo le lamentele più o meno giustificate della popolazione?
martoriare musicisti che, dopo tutto, se suonano alle piazzette lo fanno solo perché ingaggiati a farlo (magari con grande sacrificio di tempo ed energia e anche dispendio economico) è paragonabile a colpevolizzare il produttore di automobile per l’incidente causato dall’autista ubriaco!
siete tutti cittadini di Barga:
– potete scegliere chi vi governa
– potete scegliere chi si occupa di ‘cultura’ e quant’altro
– potete scegliere chi dirige associazioni quali la Pro Loco e comitati vari
e l’avete fatto, no?
ma di che vi state lamentando?
E va beh, è storia vecchia e noi siamo sempre lì da anni e anni che tentiamo di tenere in piedi una storica festa che non ha eguali in tutta la provincia.
Non c’ero venerdì, ero a suonare alla festa della birra a Borgo a Mozzano, davanti a tre persone che si sono stramoltiplicate quando abbiamo smesso e ha cominciato il dj con la hit “fammela vedè, fammela toccà “.
C’ero però domenica con la stessa band a godermi un concerto come se fossi a casa mia circondato dalla famiglia, il livello a Barga è diverso, c’è poco da fare.
Sarà per la sua “internazionalità “, come è stato già detto o sarà per gente come il Jack Rizzardi che ha, volenti o nolenti, influenzato un po’ tutti proponendo alla luce del sole spettacoli che nel resto della provincia si facevano ben nascosti (sto parlando del jazz, non vorrei che si capisse chissachè).
Sicuramente una serie di positive concause hanno fatto in modo che a Barga si respirasse un’aria diversa.
Non è un parere di chi gioca in casa, molti musicisti provenienti da ogni luogo mi hanno assicurato che a Barga i loro concerti sono più seguiti ed ascoltati e quando parlo loro delle noie causate dai vicini delusi rimangono increduli (finchè non ci battono il naso personalmente, ovvio).
Beh, vedremo se anche quest’anno finirà tutto senza troppi problemi, sperando che ci siano meno “vicini delusi” ma anche meno organizzatori delusi.
P.S.
Grazie ai Gatti Randagi per l’ottima accoglienza e complimenti per il bellissimo allestimento della Piazza.
Che diplomazia Carde …. non è da te.
sto andando a scuola