Bella giornata dedicata alla montagna…sulle Alpi Apuane, sotto il monte Tambura. La prima manifestazione pubblica del “NO AL TRAFORO DEL MONTE TAMBURA” Da li si vede il nastro sinuoso che traccia la via del valico; la Via Vandelli che unisce Resceto a Vagli tratto della via ideata e realizzata tra il 1738 e il 1752 su iniziativa del duca Francesco III di Modena. Suo scopo era collegare le città di Modena a Massa attraversando l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane rispettivamente dal passo di San Pellegrino e da quello della Tambura.
Nel bar del paese ho appreso che a Resceto sono favorevoli al traforo. Si mantiene vivo così, il sogno di vedere spiccare il volo ad un’economia che ora non esiste, un paese in cui farsi una doccia alla sera quando si ritorna da una giornata di lavoro è difficile per la scarsità d’acqua, i cellulari non hanno linea, internet è fantascienza e il metano non è ancora arrivato, … adesso c’è rimasto nient’altro che il traforo della Tambura per collegare Vagli a Resceto e avviare un’economia che adesso non c’è.
– Fabrizio Da Prato – More on the tambura blog here
httpv://www.youtube.com/watch?v=GbOCuvqZ0SQ
Nicola Cavazzuti – Si è svolto oggi il raduno del gruppo no! al traforo della Tambura.
Tutto è andato come previsto e i simpatizzanti parlavano dialetti differenti.
Nonostante la temperatura non fosse proprio primaverile più di un centinaio di persone si sono portate verso la casa del fondo per dare il loro contributo in termini di presenza alla manifestazione.
Dopo due breve interventi di Luca Petrazzini e di Nicola Cavazzuti la parola è stata lasciata al Sindaco di Massa Roberto Pucci che ha ribadito il proprio no all’opera ritenuta scellereta dal punto di vista economico e ambientale, la necessità di diffondere l’informazione riguardo i rischi connessi con questa opera e la necessità di mettere in campo iniziative che individuino alternative economiche e di sviluppo ai paesi della montagna che oggi hanno bisogno di un cambio di passo: se il ministero non ha problemi a destinare 200 milioni di euro per questa opera e per quelle connesse al fine di migliorare le condizioni economiche e di vita della montagna apuana, allora può ugualmente impegnarsi, megari destinando molto meno, per risolvere problemi contingenti del territorio e per dare alternative di sviluppo alle popolazioni montane senza per questo rischiare di fare danni ambientali irreversibili per tutti i nostri territori.
Ha preso poi la parola Bruno Steinberg, Presidente della Federazione Speleologica Toscana, che ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda i rischi connessi alla morfologia e alla geologia del complesso delle Apuane e ha provato ad immaginare cosa potrebbe accadere se il tunnel venisse realizzato: le probabliità di trovarsi di fronte ad un disastro ambientale, forse diverso da altri già avvenuti come al Mugello o al Gran Sasso, è molto alta proprio per l’atricolazione del sistema carsico che caratterizza le nostre Montagne.
Sia il Sindaco Pucci che Steinberg hanno lanciato l’idea di un incontro di tipo scientifico-tecnico durante il quale vengano affrontate queste tematiche per poter convincere coloro che oggi sono più possibilisti sull’opera sulla pericolosità di un Traforo che attraversi la Tambura e soprattutto metta a confronto alternative di opere che, nel rispetto di uno sviluppo sostenibile, consentano finalmente alle Alpi Apuane di uscire da letargo in cui sono cadute oramai da troppo tempo. – source – facebook – No! al traforo della Tambura (MS) and No! al traforo della Tambura (LU)
httpv://www.youtube.com/watch?v=XSIclNYsGOs